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@wverstappen

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Gioca...divertiti ma soprattutto non ti pentire di nulla 😜

@carlossainz55: questo Verstappen inizia a piacermi 😂😂😂
@maxverstappen: attento che ti controllo

@kellypiquet: ma quanto sei bella? 😍
@wverstappen: tesoro mio grazie 😍😘

@maxverstappen: quello cos'è? 🤬
@wverstappen: ma la smetti? 😤😤😤😤

Lewis era venuto a prendermi, gli avevo detto di aspettarmi un po' distante da casa, perché ero certa che Max avrebbe controllato dal balcone con chi mi vedessi e infatti quando uscì dal palazzo, alzando la testa per controllare lo vidi affacciato per vedere con chi mi vedessi, lo salutai con la mano prima di allontanarmi e girare l'angolo per raggiungere l'inglese.
L: sei stupenda
W: ne avrai viste di ragazze stupende, anzi anche meglio di me
L: no non credo che esista qualcuna migliore di te...
W: vediamo...Rihanna
L: ti assicuro che sei meglio.
Wendy zitta prendi e porta a casa, quando ti ricapiterà di sentirti dire che sei meglio di Rihanna? Mai quindi zitta.
È quello che pensai fra me e me dopo aver sentito quelle parole.
Dissi a lewis di fare inversione e non passare sotto casa di mio fratello perché era lì che controllava e sicuramente avrebbe riconosciuto la sua auto.
L: max gelosone
W: si e pensare che sono io la più grande.
Si mise a ridere e poi con totale naturalezza fece inversione, poggió una mano sulla mia coscia e questo mi provocò dei brividi.
Per tutto il viaggio nessuno dei due spiccicò una parola, sentivo la bocca secca però allo stesso tempo ero curiosa di capire dove mi stesse portando, decisi di rompere quel silenzio assordante.
W: dove andiamo?
L: nel miglior ristorante vegano di tutta Montecarlo.
W: vegano? Esistono ristoranti vegani?
L: si e ti piacerà
W: poi però mi porti al McDonald's  così mangio qualcosa di normale?
Mi guardò male, non so se fosse per il McDonald's o per il normale, sorrisi e gli dissi di stare tranquillo perché stavo solo scherzando.
Finalmente eravamo arrivati, ma non c'era nessuna insegna di ristoranti o altro, c'era un palazzo, molto simile a quello in cui vivevo con mio fratello, ero leggermente confusa.
Poi il portiere del palazzo salutò Lewis e capì che eravamo a casa sua...cazzo e ora che faccio? Cosa mi invento?
L: venga mia cara per il ristorante di qua
Mi condusse in quell'enorme ascensore e poi schiacciò il tasto PH, l'attico, era ovvio e dove altro poteva vivere Sir Lewis Hamilton con il suo enorme ego?
Quando mi aprì la porta di casa rimasi senza parole, era così bella e minimal come piaceva a me, la vista sulla città era magnifica, poco dopo ci raggiunse anche il suo amato Roscoe, mi chinai per coccolarlo.
L: gli piaci, questo è un bel segnale.
W: be gli animali le capiscono le persone
L: è quello che dico sempre io, infatti a Roscoe non piace tuo fratello.
W: smettila, Max è una persona dolcissima sei solo prevenuto nei suoi confronti e il tuo cane lo sente.
L: sarà
W: quindi io mi sarei vestita così per mangiare a casa tua?
L: si mia cara, siediti che porto da mangiare.
C'era un tavolo rotondo vicino all'enorme vetrata, era perfettamente apparecchiato, con candele e poi c'era un mazzo di rose, erano bellissime.
L: ed ecco dell'ottimo sushi, per te normale, per me vegano.
Scoppiai a ridere, mio padre mi aveva sempre detto che ridere in quel modo avrebbe fatto scappare i ragazzi, dovevo sorridere non ridere come una matta, così mi fermai immediatamente e cercai di tornare seria.
L: perché hai smesso di ridere? Sei bella quando ridi, anzi più bella.
W: grazie, ma la cena vegana!?
L: la verità?
Feci di sì con la testa
L: non so cucinare, e non impongo agli altri la mia alimentazione.
W: questo ti fa onore, molti invece diventano una sorta di pazzi dittatori.
L: per me uno deve scegliere ciò che lo fa sentire meglio, e non parlo solo del cibo.
W: infatti io sto molto bene
Gli feci l'occhiolino, sapevo benissimo a cosa si riferisse, al lavoro e al mio rapporto con max.
Continuammo a parlare del più e del meno, ogni volta scoprivo qualcosa di lui che mi sorprendeva, se avevo sempre difeso mio fratello dicendo che nessuno lo conosceva sul serio e che erano tutti pregiudizi quelli che si avevano su di lui, anche per Hamilton era così.
Non era il ragazzo che tutti descrivevano, o almeno non era il ragazzo che mio fratello pensava che fosse, anzi avevano più punti in comune di quanto loro pensassero.
W: il piano è lì di bellezza o lo sai suonare?
Non disse nulla mi prese per mano e mi portò al piano, si sedette e iniziò a suonare una canzone di Adele, poco dopo mi sedetti vicino a lui e iniziai a cantare.
L: che voce meravigliosa
W: grazie
Mi prese il volto fra le sue mani e mi baciò, era un bacio profondo, intenso passionale, lo desideravo con tutta me stessa e lui lo aveva capito.
Mi fece alzare e mi prese in braccio, mi fece distendere sul suo letto e iniziò a baciarmi, sul collo e poi scese, diciamo che il vestito poco coprente lo aiutava e poi il mio telefono inizió a suonare.
L: ti prego non rispondere
W: è max devo rispondere
L: e poi mi chiedi perché lo odio
Gli feci la linguaccia e poi risposi, max mi chiese dove fossi e di tornare a casa che era tardi.
W: devo tornare a casa, max rompe, però è stata una bella serata
Gli diedi un bacio e poi chiamai un taxi a questo giro ero stata salvata da una chiamata di mio fratello, ma la volta dopo? Chi mi avrebbe salvato e soprattutto desideravo davvero essere salvata o invece volevo andare oltre?
Una parte di me voleva scappare dal bel pilota inglese, mentre l'altra parte voleva fare il passo successivo, desideravo andare oltre.
Insomma era un bel casino e mio fratello aveva ragione.

Pilota,campione,playboy,filantropoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora