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Il ginecologo aveva detto che andava tutto bene, avevo solo il livello del ferro leggermente basso, mi aveva dato delle medicine da prendere e mi aveva detto di stare a riposo il più possibile.
Volevo dire alla mia famiglia della gravidanza, ma era giusto aspettare ancora un po', quando tornai a casa preparai una tisana e mi misi al lavoro per il vestito della principessa Carolina, cucire mi rilassava e a quanto pare rilassava anche il piccolino o la piccolina, ero curiosa di sapere di che sesso fosse, dopo la lunga chiacchierata con lewis avevo iniziato a fantasticare sul baby.
Se fosse stato un maschio mi sarebbe piaciuto chiamarlo Thomas mentre se fosse stata una femmina l'avrei voluta chiamare Elisabeth.
Gli avrei cucito tanti abitìni carini, li avrei portati a vedere lewis correre e in cuor mio speravo che Max potesse essere uno zio presente per lui.
Max era la persona più dolce del mondo e allo stesso tempo era anche la persona più testarda del mondo.

Messaggio a idiot:

Ehi max come va?
Mi manchi...

Anche tu
Sai come riavermi...

Max ti prego
Ho provato a stare lontana da lewis
Ma lo amo
Ci amiamo e ti dovresti accettarlo

Mi dispiace non ci riesco
Anche Kelly continua a dirmi di scriverti di accettare questa situazione ma non ce la faccio è più forte di me

Ascolta Kelly ti prego
Senti domani vieni qua a cena con noi e ci riproviamo
Fallo per me

Ci proverò ma non ti prometto niente

Grazie max
Non lo sai ma questo significa molto per me

Ero felice, e questa cosa era come se la stesse avvertendo anche il piccolino, avrei fatto di tutto per avere la mia famiglia unita, volevo fare a mio figlio la miglior famiglia possibile e sapevo che avevo bisogno di mio fratello per far in modo che mio padre accettasse a cuor leggero tutto questo.
Chiamai lewis e gli dissi che il giorno dopo per cena sarebbero venuti Kelly e max e gli dissi che lui era disposto a riprovarci, anche lewis era disposto a farlo, avremmo ordinato qualcosa così non mi sarei affaticata.

Il giorno dopo...

Ero tesa come una corda di violino, la prima volta che si era tentato un avvicinamento fra Max e Lewis non andò proprio bene, e c'era anche la piccola Penelope, figuriamoci questa sera nella quale lei non ci sarebbe stata.
Lewis aveva preparato tutto a tavola, la cena ce l'avrebbero portata a casa verso le 20, mio fratello e Kelly sarebbero arrivati alle 19, così lewis decise di preparare un piccolo aperitivo.
Qualche verdirono, dell'humus, e vari stuzzichini.
L: per te stasera solo acqua frizzante.
W: uf potevi prendermi della coca cola, e non dirmi che mi fa male perché potrei impazzire
L: amore se vuoi ti faccio del te matcha giapponese...
W: piuttosto che niente...
Le premure di lewis erano fantastiche ma a volte davvero eccessive, insomma della coca cola non mi avrebbe mica ucciso e neanche il piccolo ne avrebbe risentito.
Mia mamma mi raccontava che quando mi aspettava mangiava di tutto ed ero nata comunque, sana bella e forte.
Sentì il rumore dell'ascensore, max e Kelly erano arrivati, lewis si sistemò la camicia, mi prese per mano e andammo ad accogliere i nostri ospiti.
K: tesoro mio eccoti
Kelly mi venne incontro abbracciandomi e max andò a salutare lewis, fu un saluto freddo, certo mai mi sarei aspettata un saluto come il mio e quello di Kelly, però insomma qualcosina di più potevano fare, ma dopotutto andava bene così.
Poi Max venne verso di me e mi abbracciò, mi era mancato l'abbraccio del mio fratellino.
M: ho portato del vino, ah Lewis è vegano così puoi berlo anche tu
L: grazie Max è un bel gesto.
Rimasi sorpresa di quello scambio di battute.
W: andiamo in cucina, Lewis ha preparato un aperitivo nell'attesa della cena.
Kelly e max ci seguirono, mio fratello sembrava rilassato, diverso comunque dalla sera al mare in Italia.
K: lewis complimenti hai una casa molto bella.
L: grazie Kelly, prendo i bicchieri...
Max notò che lewis non mi diede il bicchiere del vino e chiese come mai.
Gli dissi che ero stata poco bene e il vino dovevo evitarlo, per il momento pericolo scoperta gravidanza scampato, ma non sapevo ancora per quanto avrei resistito.
Ovviamente il via per la conversazione lo davamo sempre io e Kelly, ma almeno loro due interagivano senza menarsi o offendersi, poi arrivò la cena e ci spostammo in sala da pranzo.
K: ma Roscoe non c'è?
L: è da qualche parte a dormire, di solito quando ci sono ospiti sta sempre per i fatti suoi, ha un carattere particolare.
M: come quello del padrone...
Momento di panico e di silenzio, poi lewis rispose
L: esatto Max, d'altronde lo dicono che i cani prendono dai padroni
Max sorrise e lewis anche, pericolo scampato.
La cena si svolse tranquillamente senza intoppi o battute fuori luogo, si continuavano a restare freddi l'uno nei confronti dell'altro però rimanevano sui toni civili, non pretendevo che diventassero migliori amici, ma solo che potessero avere un buon rapporto per il bene di tutti.
W: Lewis perché non porti Max nella tua stanza preferita mentre io e Kelly pensiamo alla tavola e prepariamo per il dolce?
L: va bene, vieni Max ti porto nel mio santuario.
Max si alzò dalla sedia e lo seguì senza proferire parola, mentre Kelly mi aiutò con la tavola.
K: allora come sta il piccolin/a?
W: bene, avevo il ferro un po' basso, ma ora meglio
K: non riesco più a mentire a Max
W: non dirlo a me, prima per il vino stavo per dirgli tutto.
K: ma tranquilla che non gli dirò nulla, che dici si stanno menando?
W: no non si sentono rumori strani.
Poco dopo li sentimmo arrivare, stavano ridendo, io e Kelly non è che fossimo stupite, di più.
M: oddio lewis ma davvero?
L: te lo giuro, quando incontrai Schumacher per la prima volta non riuscivo a dire neanche il mio nome, mi guardò come se fossi un cretino.
M: non l'avrei mai detto
Mio fratello tirò una pacca sulla spalla di Lewis e poi si voltarono verso me e Kelly, che nel frattempo eravamo rimaste paralizzate.
M: ehi che avete, stiamo andando d'accordo e non vi va bene?
Con la testa sia io che Kelly facemmo di no.
M: devo ammetterlo ti ho giudicato male lewis, dopotutto non sei così male e se ami mia sorella e la rispetti io non posso fare altro che approvare questa relazione.
K: uomini
W: già
L: max vieni qui
Lewis prese Max e lo abbracciò, scoppiai a piangere, maledetti ormoni.
M: ehi sorellina che c'è?
Kelly e lewis mi guardarono, non potevo dirglielo ora, però oddio non riuscivo più a tenerlo per me.
W: sono incinta...

Pilota,campione,playboy,filantropoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora