Pilota,campione,playboy,filantropo

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@maxverstappen

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Una serata speciale con la mia bellissima @kellypiquet con uno splendido abito firmato @wverstappen ❤️

@kellypiquet: l'abito più bello mai indossato nella mia vita grazie @wverstappen 😘

@wverstappen: grazie fratellino ❤️ @kellypiquet diciamo che aiuti il mio vestito bella come sei 😘

@carlossainz55: ma il talento allora è di famiglia

@redbullrancing: 😎😍 che classe che eleganza e che campione

Dopo il post di mio fratello decisi di aprire una pagina Instagram per pubblicizzare i miei abiti, ne avevo realizzati alcuni e avevo chiesto a delle amiche e a Kelly di farmi da modelle.
Ero elettrizzata, ovviamente mi ero licenziata dal negozio dove lavoravo, dopo che il mio nome era uscito in relazione all'abito di Nicole mi avevano chiamato i grandi capi, volevano che gli vendessi i bozzetti e che lavorassi per loro nel reparto sartoria, quindi più che un aumento di stipendio e una promozione sarebbe stato un declassamento, nel mio ruolo prendevo il doppio di una sarta, rifiutai l'offerta e me ne andai.
Per fortuna l'appartamento di mio fratello era grande, ma dovevo trovare un laboratorio per lavorare al meglio, ma in quel momento non potevo permettermelo.

Messaggio da lewis:

Ehi stilista cosa fai?

Cerco qualche laboratorio
Economico 🙈

Aaah potrei aiutarti
Ma tu non aceteresti

Bravo
Devo riuscirci da sola

Stasera posso portati a cena?

Si dai

Per le 20 sono da te

Ok

Perfetto ero in un caos totale e lewis mi voleva portare fuori a cena, per fortuna Max era via con Kelly, almeno non dovevo inventarmi una scusa.
Non sapevo neanche cosa mettermi, il che era comico.
Aprì l'armadio ma non c'era nulla che mi piacesse, così presi uno dei modelli che avevo realizzato e lo indossai, insomma dovevano pur esserci dei benefici nel fare abiti.
Per le 20 come un orologio svizzero arrivò sotto casa a prendermi, presi le scarpe e la borsa e lo raggiunsi.
L: mi vuoi forse morto?
W: no perché?
L: quell'abito è un attentato...ai miei pantaloni
W: sei un pirla, dai che ho fame.
L: agli ordini capo.
Mise in moto e partì in direzione del ristorante, ovviamente anche quella sera non mi disse dove mi avrebbe portato.
Arrivati al ristorante mi accorsi che era quello della prima volta, di quando mi portò nel prive, ma quella volta eravamo lì per cenare.
Il solito metre ci accompagnó al tavolo, ci portó in una saletta intima e privata.
X: come da sue disposizioni lo chef ha pensato ad un menù particolare, per ogni pietanza abbiamo pensato ad un vino da abbinare, se per voi va bene.
L: si grazie.
Il metre si congedò lasciandoci soli.
W: andava bene anche il menù alla carta.
L: è in occasione speciale e volevo qualcosa di particolare.
W: grazie.
Nel frattempo arrivó l'entré dello chef sia nella versione normale che vegana per lui.
W: grazie
L: te l'ho detto è un occasione speciale
W: no grazie per avermi mandato Nicole
L: te lo ha detto lei?
W: no ma l'ho capito da sola.
L: sapevo che se ti avessi organizzato un incontro con qualche stilista, o se ti avessi dato dei soldi non avresti accettato mentre Nicole potevi accettarla, dopo tutto non avrebbe mai indossato un abito che non le piaceva sole per...
W: solo per cosa?
L: solo per farmi contento
W: solo per questo? Magari è ancora innamorata di te
L: no, siamo amici non è facile da capire o accettare ma è così.
W: lo trovo bello invece, alla fine è stata importante per te. E a dirla tutta mi piacevate come coppia.
Scoppiò a ridere, in effetti era strana come cosa, insomma stavamo uscendo e gli avevo appena detto che mi piaceva quando stava con Nicole.
L: e ora non ti piace la ragazza che frequento?
Mi prese la mano e la baciò delicatamente prima di guardarmi in attesa di una mia risposta.
W: mmm vedremo, non so non mi convince molto.
L: be ti farò cambiare idea.
Tra una portata e l'altra e una chiacchiera e l'altra arrivammo a fine cena, andò a pagare e poi mi riaccompagnò a casa.
W: ti va di salire?
L: e max?
W: be non c'è
L: allora accetto ben volentieri
Salì con me fino all'appartamento di Max, potevo sentire il suo sguardo fisso sul mio corpo ma cercavo di ignorarlo.
W: cosa vuoi? Vodka, gin, altro?
L: altro...
W: tipo?
L: te...
Mi piombò addosso baciandomi con veemenza, cercavo di fermare le sue mani che in qualche modo stavano per intrufolarsi sotto al mio vestito.
W: Lewis placati...
L: sono stato anche fin troppo calmo, mi provochi fin dalla sera del titolo, ti voglio e ti desidero.
Tornó a baciarmi, il collo e poi scese fino alla scollatura del vestito.
...be del sano sesso cosa potrebbe comportare? Alla fine la cosa che conta è non innamorarsi di lui...
pensai che dopo tutto farci sesso non era poi così male, certo avrebbe potuto usarla come arma contro Max però non potevo resistergli ancora, soprattutto dopo quello che mi stava facendo.
W: lewis in camera mia
Si fermò e mi sollevó di peso per portarmi in camera.
Mi lasciò cadere sul letto e poi iniziò a spogliarsi, lento, letale, sexy, il suo corpo era come scolpito nel marmo, i miei occhi si beavano di quella immagine.
Tornò a baciarmi, eravamo nudi pronti a fare l'unica cosa che avevo giurato a mio fratello che non avrei mai fatto: sesso con lewis Hamilton.
Quando entrò in me una scarica di piacere mi percorse ogni centimetro del mio corpo.
...Dio mio ma 44 è solo il numero con il quale gareggia o fa riferimento ad altro? Wendy contieniti...
Nella mia vita ero stata con ragazzi non troppo dotati però diciamo messi bene, ma lui era messo più che bene, insomma era una gara che avrebbe vinto a mani basse.
Ogni colpo era un'ondata di piacere e più lui se ne accorgeva e più aumentava l'intensità dei colpi.
W: lewis fermo
L: perché?
W: mi scappa la pipì
L: tesoro quella non è pipì
Mi ignorò bellamente e continuò fino a quando non raggiunsi l'orgasmo più bello e appagante della mia vita e lui venne con me e si quella non era pipì.