1: Il Dono

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Anno Domini 867, Puglie,
confine fra Ducato di Benevento
ed Emirato di Bari


Il vento caldo dell'estate, ancora rovente nonostante il crepuscolo imminente, sfiorava la sua pelle come una carezza gentile, quasi a volergli ricordare le medesime carezze che gli avevano fatto coloro che aveva perduto lungo l'accidentato percorso che era stata la sua vita.

Il terreno sotto ai suoi piedi, invece, crocchiolava allegro a causa del suo passaggio, quasi che non fosse abituato al passaggio di piedi umani anche se lui sapeva per certo che non fosse vero. Aveva passato troppo tempo nella foresta, aveva speso troppi giorni fra le fronde per non aver appreso come il mondo dovesse essere guardato e che, molto spesso, ciò che si vedeva non era altro che la realtà che ci si era immaginati e non quella che concretamente era. Tutto attorno a lui, infatti, erano i segni del passaggio dell'uomo su quella stessa terra, sottoforma di rami spezzati, erba schiacciata e orme, decine di migliaia di orme.

Del resto, rifletté, la cosa non doveva stupirlo. Aveva intrapreso quel lungo percorso dal suo villaggio in Linguadoca proprio a quel fine, aveva attraversato la Francia, la Provenza, le Alpi e l'Italia al solo scopo di trovare quella gente ed unirsi alla loro impresa, sperando che ciò potesse bastare a placare la sua anima dallo strazio a cui lui stesso e quell'insano momento di follia mista a disperazione lo aveva condannato.

Senza fatica, si faceva per dire, superò un grosso albero dalle radici sporgenti e svoltò a destra secondo quanto detto dalla strada e finalmente la sua meta entrò nel suo campo visivo sottoforma di un enorme, sconfinato mare di tende ora bianche e ora variopinte che si estendeva a perdita d'occhio nel vallone sottostante, punteggiato qua e là dalle colonne di fumo dei fuochi da campo e circondato da pali di legno appuntiti disposti ad arte per tappare i buchi che la natura stessa aveva lasciato scoperti nel tessuto della realtà.

Aveva finalmente trovato il campo base dell'esercito cristiano.

Se doveva essere onesto, quantomeno con sé stesso, a lui non era mai importato granché della guerra, degli infedeli o di quanto capitava lontano dal suo bosco e dalla sua casetta ai confini di Sainte-Enimie. Il suo mondo era sempre stato piccolo e lui non vi si era mai allontanato.

Per sedici lunghi anni la sua vita era stata la casetta di legno su tre piani in cui abitavano lui e la buona Virginia, la donna che si era presa cura di lui dopo averlo trovato nella foresta e che gli aveva insegnato tutto quello che sapeva, prima fra tutte a pensare con la sua testa e non con quella dei preti che dicevano di parlare per Dio pur essendo solo uomini.
Per sedici lunghi anni il suo mondo erano state le quindici casette del suo villaggio, la chiesetta in cui andava ogni domenica mattina di buon'ora, le foreste lussureggianti in cui cacciava col suo arco e la bottega del macellaio a cui vendeva ciò che lui o Virginia non consumavano dei suoi sforzi venatori, contrattando ogni volta sul prezzo che l'uomo intendeva pagargli. Era stato lì che era cresciuto, lì che aveva corso e giocato da piccolo assieme a tutti gli altri bambini del villaggio, lì che aveva preso i sacramenti e lì che aveva fatto tutte le sue prime esperienze. Era fra quei vicoli che si era innamorato e dietro a quelle pareti di legno e muschio che aveva conosciuto la passione che i poeti sublimavano in rime e suoni dolci, quella a cui gli uomini che si votavano a Dio rinunciavano e che lo aveva fatto bruciare nel suo fuoco come quando aveva la febbre mentre le carni su fondevano e le mani si cercavano per stringersi e non lasciarsi più in quella tempesta di piacere.
Per tutta la vita aveva pensato che sarebbe morto lì, magari col suo amore che gli teneva la mano come lui aveva fatto con Virginia quando se ne era andata e anche che, come Virgina, il suo corpo avrebbe riposato nella terra ghiacciata del cimitero, una croce sghemba in legno al fianco di quella della donna e tanti fiori colorati che facevano la guardia al suo sonno.

La ballata del cigno e dello scorpione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora