TW: scene forti
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«È meglio che tu ti metta comodo» gli disse il bardo biondo, sistemandosi alla meglio su di una botte «Se conosco bene mia sorella si prenderà tutto il tempo che può col tuo bel cavaliere. Le piacciono quelli come lui»La sua testa scattò verso l'alto talmente tanto in fretta che il collo emise un rumore sonoro, un crack sinistro che fu seguito da una fitta ai muscoli che esprimevano così il loro lamento.
«Come lui che?» domandò, udendosi parlare in tono fin troppo stizzito e ripromettendosi mentalmente di mantenere la calma.
«Alti. Forti. Muscolosi e perennemente con l'aria corrucciata» elencò il musico accordando il suo strumento con dita sottili «È esattamente il suo tipo ideale di uomo il tuo signore. E col viso che si ritrova poi...».
«Poi cosa?» respirò più forte «Che ha il suo viso che non va?».
«Che pare scolpito dagli angeli» commentò serenamente «Un po' come il tuo in effetti, se me lo permetti. Ma credo che tu lo possa dire che il tuo signore è particolarmente bello, non è così?».
«Manuel è...» iniziò a dire, reprimendo certe immagini nella sua testa «...è molto bello si».
"Specialmente se gli togli l'armatura ed il mantello" aggiunse a tradimento la sua mente.
«Non era intenzione mia quella di metterti in imbarazzo» gli arrivò alle orecchie il suono musicante della voce del biondo.
«Non sono in imbarazzo» ribatté «Che cosa te lo fa insinuare».
«Sei diventato tutto rosso» gli rimandò indietro, pizzicando lo strumento a corde che emise una nota stonata a giudicare dalla faccia contrariata che il bardo mise su «Per lo vero non in maniera massiccia ma Dio t'ha fatto dello stesso materiale con cui son fatte le perle e se cambi colore si vede assai».
«Non sono in imbarazzo» insistette, stavolta per celare qualcosa di ben più importante «È semplicemente che mi fa strano dire certe cose su di un uomo».
«Questo dalle parti mie si chiama imbarazzo, ma magari in Linguadoca avete altri termini pure se non lo credo» ridacchiò l'interlocutore «E poi pure che è un uomo che cambia? Che messer Ferro sia bello è sotto agli occhi di tutti, non mi dire che non t'è mai venuta alla cervice l'idea di vedere cosa ci fosse sotto a tutta quella stoffa?».
"Conosco ogni pollice sotto a quella stoffa"
«Cosa vai a pensare per l'amor di Dio!» finse d'essere oltraggiato «È peccato pensare certe cose, specialmente se a farlo è un uomo su di un altro uomo».
«Peccato o no gli occhi sono fatti per guardare e ci sono cose che sono gradevoli allo sguardo sempre, pure se gli occhi che li guardano sono d'uomo piuttosto che di donna» ridacchiò «Io, avessi la tua possibilità, guarderei e come. E sono convinto che pure lui abbia guardato te talvolta, è assolutamente normale guardarsi fra uomini».
«Quello che intendi tu non è il semplice guardare» respinse al mittente «La tua si chiama lussuria».
«Volesse Iddio» rispedì indietro, stavolta però in un sussurrò sibilato nel vento che potè capire solo grazie alla scarsa distanza fra loro «Alle volte invidio Ramira sai?».
«Ti chiederei di non insistere oltre su queste speculazioni» decise di troncare il discorso, che la sola idea di Manuel e quella Ramira gli faceva rimescolare le viscere sapendo più che perfettane che, in circostanze normali, Manuel l'avrebbe già portata nelle sue stanze e consumato tutto quello che c'era da consumare «Sono qui per fare la guardia a te e alla tua gente, non per discorrere dell'onorabilità di tua sorella. Ad esser sincero non riesco neppure a credere che tu sia disposto a parlarne con sì tanta faciloneria».
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La ballata del cigno e dello scorpione
FanficCi sono persone che vengono al mondo per motivazioni ignote, altre che la gente segue spontaneamente. Ci sono persone che nascondo segreti, altre che neppure sanno di averne. Ci sono persone che sopravvivono contro tutto e contro tutti ed altre che...