yatake pt.3 - koji

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"Cazzo... Un altro figlio? E tu non lo sapevi?" Il mio migliore amico scosse la testa. Mi aveva spiegato tutto riguardo a Koi e Ugetsu, ed era davvero sconvolto.
"Il... Il fatto è che sta pensando solo ai suoi problemi, sta trascurando i nostri figli per stare dietro a Koi e... È rimasto così stupito che non è mai attento... Non so cosa fare, ho bisogno che lui mi dica che va tutto bene e che questa cosa non manderà le nostre vite all'aria... Anche ai ragazzi Koi e Ugetsu non stanno troppo simpatici..."
Lo fermai, abbracciandolo. "Ho un'idea. Lascia la casa di Ritsuka, vieni a stare con noi. Solo tu. Lascia che la situazione si sistemi... Dai, ci divertiremo... Così gli Uenoyama avranno anche meno persone da tenere in piedi... Ti devo così tanti favori, Haruki, lasciami fare almeno questo per te!"
Lui sospirò e si appoggiò alla mia spalla.
"Hm, amico mio... Mi piacerebbe, dovrei davvero staccare... Però so che i tuoi momenti di privacy con Yayoi sono importanti... Non vorrei strapparvi da uno stile di vita a cui siete abituati."
Gli sorrisi e scossi la testa.
"Bros before hoes, Haru. Dai, sono sicuro che Yayoi sarà d'accordo senza neanche pensarci."
Mi sbagliavo.
"Dai, amore... È solo per qualche settimana, insomma, lo sai anche tu che Akihiko è imprevedibile e... anche insopportabile..."
"No significa no. Quell'uomo è già abbastanza legato alla mia vita o mi sbaglio? È il migliore amico di mio marito, il marito del mio ex, ha fatto più da padre a ritsuka che il nostro vero padre, e la sua prole e la mia prole sono inseparabili come se avessero legato le loro caviglie insieme. Dev'essere anche il mio coinquilino? Lo sai che non mi va giù."
Mi avvicinai a lei, prendendola per i fianchi. "Ma amore, è proprio per questo che dobbiamo farlo... È una parte fondamentale delle nostre vite, e tu come ti sentiresti se ti dicessi che ho un figlio fatto con un'altra donna? E se spuntasse a casa nostra in un momento di crisi?"
"Beh, io ti darei due schiaffi e mi trasferirei in Francia-" Risi, baciandola sulla fronte.
"Ecco, capisci? Deve staccarsi, ma a differenza tua non ha quel tipo di soldi. Ti prego..." Feci gli occhi dolci. Sapevo che non poteva resistere.
"E va bene... Sei proprio un manipolatore!"
Sorrisi, dandole un bacio sonoro e stringendola. "Ti amo, ti amo, ti amo."
"Sì, sì, okay, ma ti occuperai della casa per un mese." mi guardò male.
"Oh, okay, baby. Già lo faccio!"
Rise anche lei. Appena tutto fu sistemato, andai a prendere Haruki a casa Uenoyama.
Appena entrai, Akihiko stava seguendo il marito con lo sguardo.
"Ti richiedo scusa, Aki... Ho solo bisogno di pensare ad alcune cose."
Lui non gli rispose, e mi lanciò un'occhiataccia.
"Voglio comunque vederti tutti i giorni, sai che ti amo-"
Ancora non rispondeva, ma stavolta si mosse. Venne verso di me, e mi prese per il colletto della maglietta.
"Woah, non siamo un po' vecchi per fare questo tipo di cose?" Alzai le mani, ridendo per la paura che avevo di guardarlo negli occhi. Era come se ci fossero due fuochi al posto delle sue pupille.
"Aki, non stai migliorando niente..." Haruki non aveva intenzione di fare niente, così come io non ne avevo.
"Andate a divertirvi, allora." Mi diede due lievi colpetti sulla guancia, poi mi lasciò.
"Voglio venire anche io! Papà, posso? Per favore... Voglio stare con K... Con papà Haru..." La voce arrivava dalla figlia più piccola dei Kaji. Ovvio, lei e Kaori stavano sempre insieme...
"Oh, Toshi... Come stai bene con i capelli corti. Puoi venire, Kaori sarebbe felice di avere una sorellina per qualche tempo..." Le sorrisi, sperando di farla felice, ma si avvicinò al padre in silenzio, annuendo e basta.
"Ooooooooookay. Andiamo, Haruki." Non chiudemmo la porta dietro di noi. Fu Akihiko a farlo. Sbattendola.

It's a Family Matter (Given ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora