yagi pt. 4 - hiiragi

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"Caspita... Ma è diventato uno scheletro... Com'è possibile? Quell'uomo mangia sempre..."  Guardai Mafuyu mentre la macchina di Shizu si allontanava.
"Sono cambiate tante cose da quando vi siete lasciati, Gi..." mi rispose, e capii che forse lo stavo mettendo a disagio.
"Fa niente... Entriamo? È da un po' che non vengo a casa vostra." Annuì, e dentro trovammo un'atmosfera più tesa che fuori. I ragazzi erano quasi tutti fuori dalle stanze, e io mi soffermai a guardare Shin.
"Oh mio Dio..." Mi appoggiai al muro.
"Che succede?" Mafuyu prese subito il mio gomito, guardandomi preoccupato.
"È stato Shizu... Sono sicuro al cento percento, lui... Lui e Shin..."
"Ma che dici? Tsk..." Guardò xlx figlix, e i succhiotti sul suo collo. Li riconoscevo. Erano nel punto preferito di Shizu, che poi, era il mio. Tanti e piccoli, e poi sulle clavicole. Non c'era nessun dubbio, era opera sua.
"No, Mafuyu, te lo giuro..."
"Pft. Shin! Tesoro, Hiiragi pensa che tu abbia fatto.. insomma, delle cose non troppo carine insieme a zio Shizu..."
Lxi rise.
"Non troppo carine? Papi, ci dovrebbero mettere come copertina di qualsiasi porno esistente. Siamo stupendi insieme. Mi distrugge ogni volta." Sorrise maliziosamente, poi se ne andò via saltellando. Mafuyu si passò le mani callose sulla faccia.
"Cazzo... Mi spiace, Hiiragi."
"No, non è colpa tua... Shizu è solo un maniaco. Io non sono nemmeno uscito a cena con qualcun altro, mentre lui... Cazzo... Ugh, mi sento svenire..."
"Aspetta..." Raggiungemmo la sua camera, dove c'era Ritsuka. "Hey, amore, Hiiragi non si sente tanto bene, può riposare un secondo qua?" Suo marito rispose di sì, e rimasi lì con lui a spiegargli tutto mentre Mafuyu mi prendeva un bicchiere d'acqua.
"... È che non avevo mai realizzato che non ci saremmo effettivamente rimessi insieme... Pensavo che a un certo punto gli sarei mancato... Come lui è mancato a me..."
Una mano mi accarezzava i capelli mentre mi stavo asciugando gli occhi. La stessa mano mi massaggiò la base del collo, e poi si infilò nella mia maglietta.
"Ritsuka... Che fai?"
"Ti conforto." Lo sguardo che lanciò a Mafuyu fu abbastanza per capire. Il rosso si sedette davanti a me, appoggiando le mani sulle mie cosce.
"Ragazzi...?" La mano di Ritsuka accarezzava tutta la parte superiore della mia schiena, e poi tornò su, sul collo, e poi sul mento. Intanto, Mafuyu mi stava facendo venire un piccolo tremolio alle gambe dovuto al massaggio delicato a cui stava sottoponendo le mie cosce. "R-ragazzi, dai..."
"Rilassati." Il moro mi diede un bacio sul collo, e io mi sciolsi. Aprii di più le gambe, andando un po' verso le dita di Mafuyu, e girai il viso verso l'altro, chiudendo gli occhi. Le sue labbra erano morbide e calde, e le sue mani erano tornate ad accarezzarmi, ma stavolta mi spinsero a sdraiarmi, il rosso ancora in mezzo alle mie gambe e Ritsuka che trovava l'orlo della mia maglietta e non esitava a superarlo, andando a toccare tutto quello che poteva toccare.
"Secondo me devi solo lasciarti un po' andare, Hiiragi."

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