"Uno novembre.
Ore zero quattro e sette di mattina.
Il soggetto è esausto, sembra delirante.
Si muove con lentezza nell'ombra, non reagisce agli stimoli.
I muscoli fanno scatti improvvisi e i farmaci non funzionano.
È un topo da laboratorio, gira e...
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Non sottovalutare il fascino dell'oscurità. Anche il cuore più puro può esserne attratto.
Klaus Mikaelson di The vampire diaries
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«Dottor Crain».
Dottore. È così che ti chiamano quando hai una laurea in medicina. Anche se non avevo mai esercitato la mia specializzazione da medico legale, questo era l'epiteto che mi apparteneva.
Ma io ero tutto fuorché un curatore. E preferivo lasciare agli altri l'onore di profanare i cadaveri, io preferivo concentrarmi sul reo e la sua condotta. I morti mi interessavano fino a un certo punto, era dei vivi che mi preoccupavo.
Non uccidevo, ma nemmeno salvavo. Non custodivo la vita, ma diagnosticavo. E i mali che diagnosticavo erano i peggiori di tutti.
Io però non ero tanto diverso dalle bestie che esaminavo. Solo che ancora non lo vedevo, ma era chiaro che per riconoscere un figlio di puttana bisogna essere tale. Quis custodiet ipsos custodes?
Anche io avevo bisogno di una perizia, mi domandavo solo chi sarebbe stata quell'anima pura che si sarebbe lasciata contaminare irreversibilmente per arrivare a fondo nel mio caso.
Di tutte le diagnosi che avevo portato a termine, di me stesso potevo decretare soltanto una cosa: il tempo che mi restava da vivere da libero cittadino. Che per la cronaca, ero certo avesse iniziato un conto alla rovescia dal momento esatto in cui avevo incontrato lei.
«La avviso che non sarà una cosa molto piacevole da vedere». Il detective Gideon Cavanough camminava rasentato al mio fianco, facendomi strada nella casa della morte.
I mocassini ai miei piedi tralucevano sotto il lucore dei fari che costellavano il soffitto a intermittenza, il linoleum che calpestavo dava all'obitorio l'aria di un labirinto senza uscita. Tutti i vicoli portavano a un corridoio identico al precedente.
Non risposi alla sua provocazione, probabilmente credeva che non mi fossi mai trovato di fronte a una scena del crimine in vita mia e io non avevo certo necessità di raffrontarmi alla sua esperienza in campo. Se avesse saputo a cosa ero stato capace di assistere proprio in prima fila, si sarebbe tolto quel ghigno da sotto il baffo. Mi domandavo se avrebbe avuto la stessa faccia tosta se, sdraiato sul tavolo proprio sotto il naso del medico legale, ci fosse stato suo figlio invece dell'ennesima, anonima vittima.
