E le notti, più grandi di quanto sia immaginabile: nere, immense, spazzate dal vento; caotiche e pazze di stelle.
Dio di illusioni
di Donna Tartt⚜️
Gli squilli scandivano i battiti del mio cuore. Il pericardio entrava in astinenza e poi riprendeva a scuotersi a intermittenza.Andiamo, rispondi.
Mai come in quel momento avevo desiderato sentire la sua voce. Poi la linea incespicò, ci fu un breve attimo di silenzio e come un fulmine a ciel sereno, la sua voce profonda mi scosse da capo a piedi.
«Dottor Crain».
Un rantolo di sollievo mi travolse la gola.
«Davil...» biascicai il suo nome in un gemito, sentendo il mio corpo rilassarsi all'improvviso tutto insieme.
«Kerys?» domandò sorpreso. «Che ci fai in centrale?» La chiamata doveva essere stata preceduta da un avviso.
«Sono finita nei casini, non è che potresti venire a riprendermi? O magari chiamare uno dei Cavanough».
«Arrivo subito. Cerca di stare buona fino a quando non sono lì».
Annuii, anche se non poteva vedermi e lo salutai prima di riattaccare. La guardia mi scortò di nuovo nella cella, dove attesi per una buona mezz'ora.
Fino a quando non mi chiamarono e mi lasciarono definitivamente andare.
Quando arrivai nella sala principale della centrale per riprendere le mie cose, Davil era intento a chiacchierare amichevolmente con l'ufficiale che solo poco prima mi aveva rinchiusa in cella. Non appena mi vide, i due si salutarono e così gli andai incontro.
La sua espressione però era mutata completamente. Era diventato all'improvviso più severo mentre mi studiava, lui come sempre era vestito con quel suo stile old money. Classici pantaloni neri e un maglioncino.
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UNREPENTAINT
Romance"Uno novembre. Ore zero quattro e sette di mattina. Il soggetto è esausto, sembra delirante. Si muove con lentezza nell'ombra, non reagisce agli stimoli. I muscoli fanno scatti improvvisi e i farmaci non funzionano. È un topo da laboratorio, gira e...