16. Some like it violent

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Vi ricordo che questa storia è un dark romance e pertanto presenta scene esplicite che potrebbero urtare la sensibilità di alcuni lettori.

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Con un filo d'oro
la vorrei a me legare.
Poi, come prova d'amore,
la vorrei per sempre liberare.

Con un filo d'oro
di Vivian Lamarque

⚜️





La lampadina appesa al soffitto faceva uno strano rumore. Sentiva il ronzio entrare dentro l'orecchio e martoriare fino al timpano, come una zanzara che non ti lascia dormire la notte mentre ti rigiri nelle lenzuola.

Un orologio era appeso al muro e ticchettava, i secondi sembravano scorrere più velocemente del normale ad ascoltare quel ritmo. Il suo cuore non riusciva a stare allo stesso passo, lo sentiva che pulsava adagio.

Non capiva nulla. Era tutto confuso nella sua testa e non riusciva a tenere le palpebre aperte, erano troppo pesanti per combattere contro la forza di gravità.

Che cosa mi hanno dato?, si chiese. Provò a mettersi in piedi, ma non ci riuscì. Le gambe non reagivano più agli stimoli. Dove mi trovo?

Temeva che il sonno sarebbe arrivato a momenti. Così usò tutta la forza che aveva per spalancare quanto più possibile gli occhi e guardarsi intorno.

Mosse la mano, qualcosa tintinnò. Il polso era legato.

Tutto ciò che vide, prima di perdere completamente coscienza, fu la porta aprirsi.

E solo a quel punto capì che si trovava nella stanza delle bambole.






E solo a quel punto capì che si trovava nella stanza delle bambole

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Davil si accese un'altra sigaretta appena risalimmo in macchina.

«Non credi di fumare un po' troppo?» gli domandai, mettendo la cintura di sicurezza.

Ero ancora inibita dalle due ore appena trascorse insieme a lui, sotto quel fenomeno ottico e celestiale con cui aveva deciso di viziarmi quella notte. Ma dovevo essere davvero stupida nel credere che si sarebbe limitato a questo.

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