Un bravo cacciatore non uccide la sua volpe, la sottomette affinché lo conduca alla tana.
⚜️
Sarò buona. Come un pasticcino alla vaniglia, anzi, alla zucca. Il mio preferito.In silenzio. Come una bambolina di porcellana, muta e graziosa.
Composta. Basta. Non ci credevo più nemmeno io.
«Vai a cambiarti, immediatamente» fu la prima cosa che disse, non appena mi vide arrivare.
Avevo passato la nottata nel suo letto e avevo dormito troppo bene per ignorare quanto la sua presenza mi aiutasse, dopo la serata precedente non sarei mai riuscita a passare quella notte nella mia camera del college.
Nonostante i pensieri che il racconto del suo passato aveva suscitato in me, sentivo come se il semplice stare nella stessa casa risolvesse tutto. Anche senza parlarci o toccarci. La sua presenza era terapeutica per me.
Alzai così gli occhi al cielo. Davil era poggiato contro la sua Camaro e stava fumando un'altra sigaretta, lo guardai scettica spegnerla contro l'asfalto. Aveva preso quel brutto vizio, non lo avevo visto fumare così tanto come negli ultimi tempi.
«Ho solo questa qui da te. Va più che bene».
«Da quando ci sono i tuoi vestiti a casa mia?» il leggero venticello primaverile di quella mattina gli scompigliava i capelli già mossi. «Quella camicetta è oscena».
Mi guardai il seno e tentai così di sistemare meglio il tutto, all'interno. Ma per quanto ci provassi era impossibile.
«Mi si sono gonfiate, non ci posso fare nulla».
«Cosa sei, incinta per caso?»
«E tu sei il papà?»
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UNREPENTAINT
Romance"Uno novembre. Ore zero quattro e sette di mattina. Il soggetto è esausto, sembra delirante. Si muove con lentezza nell'ombra, non reagisce agli stimoli. I muscoli fanno scatti improvvisi e i farmaci non funzionano. È un topo da laboratorio, gira e...