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Klara in quel periodo sistemò a suo piacimento il nuovo appartamento, con l'aiuto di sua madre.
E quella sera avrebbe finalmente preso coraggio e parlato alla sua famiglia delle novità.

<allora ci vediamo stasera a cena> disse sua madre aprendo la porta dell'appartamento. Klara annuì e la salutò, lasciando che la porta si chiudesse dietro di lei.

Pensò tutto il giorno a cosa poter dire, ricordando ogni secondo le parole di Angela "se si ha un buon rapporto con loro, sarà facile" si ripeteva fra se e se, fin quando il campanello la risvegliò dai propri pensieri.
Guardò l'orologio appeso al muro e si rese conto che era già arrivata l'ora di cena.

Andò ad aprire con l'ansia alle stelle, trovandosi davanti il suo amato Scott, con un enorme sorriso stampato sul volto e gli occhi esaminatori che cominciarono a guardare ogni dettaglio dell'appartamento.
Sua madre entrò con in mano una torta salata e suo padre con una bottiglia di vino, la teneva stretta fra le braccia come se fosse oro, sorrise.

Scott l'aiutò ad apparecchiare il tavolo mentre sua madre mise a riscaldare la torta e suo padre esplorava la casa.
<è molto carina> ammise finendo di guardarsi intorno.
Suo fratello prese l'ultimo calice, ma Klara lo fermò <no io non bevo...> borbottò timidamente, Scott la guardò stranito, sapeva che sua sorella amava bere e quella frase lo stupì a tal punto di dover indagare.

Si sedettero non appena fu tutto pronto e cominciarono a cenare tutti insieme, mentre Scott ad ogni boccone puntava gli occhi su di lei, cercando di scrutare dei particolari.

<vi dovrei dire una cosa importante> borbottò Klara cominciando a tremare non appena ebbe la loro attenzione.
Scott sorrise, ormai aveva capito.
<penso di sapere cosa stai per dirci> disse sua madre anticipandola. Klara la guardò stranita <tesoro, ci sono passata due volte, percepisco i segnali> lei la guardò <prima di tutto non ti ho mai vista con così tanta fame, soprattutto se a tavola c'è la torta salata, poi non stai neanche bevendo. Lui lo sa?> sua figlia abbassò lo sguardo.
<vorreste rendermi partecipe?> domandò suo padre non capendo.
<sono incinta di 5 settimane, papà> ammise e Scott urlò <sarò lo zio del figlio di Hamilton!> ma Klara non sorrise a quella sua esclamazione.
<presumo che lui non lo sappia> continuò sua madre con tono serio e con lo sguardo di una madre delusa e arrabbiata.

<per ora no, ma glielo dirò>

La cena finì con un tocco di imbarazzo, giocarono un pò a carte e dopo averla aiutata a lavare i piatti si prepararono per tornare a casa.

Scott e la mamma uscirono, mentre suo padre si fermò qualche secondo alla porta. Lei lo guardò aspettando il rimprovero ma avvenne il contrario <so che sembrava arrabbiata, ma è solo preoccupata. Chiamaci se ci sono problemi o se hai bisogno, noi ci saremo sempre per te e ti aiuteremo in questo passo> disse sorridendole, lei d'istinto lo abbracciò e piccole lacrime uscirono improvvisamente.
<non sa cosa si perde> disse riferendosi a Lewis.
<non vorrei distrarlo con questa cosa, mi sentirei uno schifo se perdesse a causa mia> disse staccandosi dall'abbraccio.
<lo so, sei abbastanza adulta per prendere le decisioni da sola. Sai cosa sia giusto per tutti e tre> le rispose sfiorando la pancia ancora piatta, per poi uscire.


Le vacanze per Lewis ormai finirono e la settimana del weekend a SPA cominciò.
Ma il fine settimana cominciò nel peggior modo possibile.

I giornali ed i social media portarono l'intero mondo in lutto.
Lewis continuava a leggere notizie su quella morte che gli aveva scombussolato l'anima.
<non posso credere che sia davvero morto> sussurrò continuando a guardare l'immagine di Chadwick al televisore, dove ormai era un'ora buona che parlavano di lui.

Fuoco e Benzina | LH44Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora