Le settimane passarono, il tempo cambiò e l'inverno era alle porte.
Il campionato stava ormai per finire e Lewis, stava per aggiudicarsi il settimo titolo mondiale tanto atteso.
Aveva vinto altre sue Gran Premi dopo quello in Germania e dopo il fatidico funerale.
Si era aggiudicato la vittoria anche in Portogallo e Italia, di nuovo e Klara le aveva seguite entrambe, perché dopo averlo visto al funerale qualcosa dentro di lei era cresciuto ancora di più.Fu un momento così dolce quanto straziante vederlo lì, con gli occhiali da sole ed il cappello per non farsi riconoscere, ma lei in mezzo a tutto quel dolore lo aveva visto comunque.
Aveva percepito la sua presenza dal momento in cui vide Angela, sapeva che era lì, lo sentiva fino a dentro le ossa, fino a dentro gli angoli più remoti del proprio cuore e quelle sensazioni erano reali.
Per quel motivo aveva pregato i suoi genitori di aspettare qualche altro minuti prima di andar via, perché sapeva che prima o poi, sarebbe uscito da qualche parte e sarebbe andato da Scott.Ma in quel momento, quando lo vide uscire dall'auto nera, tutto il coraggio era svanito.
Aver capito di aver ragione, che fosse realmente li le aveva buttato addosso l'intero mondo in un modo quasi orribile.
Lewis era stato lì.
Lo aveva rivisto ed era più bello che in televisione, aveva un'aura intorno così chiara e leggiadra, che a stento ricordava come ci si sentiva a stargli accanto.Ines concluse la copertina per il suo romanzo e le mandò una bozza.
Aprì l'email e sorrise come una stupida.Nella copertina era rappresentato un ragazzo con la schiena ricoperta di tatuaggi, e dietro la sua possente figura il volto di una ragazza dagli occhi azzurri come il cobalto.
Ed infine quel bellissimo titolo, illuminato da un font che lo inalzava di fronte a tutto.
"Il linguaggio del sole" fronteggiava su tutta la copertina e Klara ne fu entusiasta, il momento della pubblicazione si stava avvicinando sempre di più e non vedeva l'ora.
Lewis era arrivato finalmente in Turchia, dove con una vittoria si sarebbe aggiudicato quel settimo titolo.
Raggiunse insieme a Toto e Angela l'hotel che li avrebbe ospitati. Salì fino al piano della sua stanza ed entrò dentro, buttandosi poi sul letto esausto.
Prese il cellulare dalla tasca dei cargo ed aprì Instagram, dove postò qualche foto per poi guardare le storie di Klara.
Erano vuote, fino all'ultima, dove annunciava che ben presto il suo romanzo si sarebbe trovato in tutte le librerie d'Inghilterra, e fu felice di leggere quell'annuncio.
Perché ricordava quanto la ragazza tenesse a quel suo libro e quanto si era impegnata nel scriverlo.
Ricordò alcune frasi che aveva letto mentre lei dormiva, quei lunghi capitoli dove lei parlava di lui, dove si sfogava e raccontava ogni suo sentimento. Erano parole ancora impresse nella sua mente e tatuate nel suo cuore;
<Lewis! Sono Toto> sentì urlare da fuori la porta. Così lascio il telefono sul letto e si alzò per andare ad aprire.
Toto era di fronte alla porta d'ingresso, con uno stile totalmente casual ed era una delle poche volte in cui Lewis lo vide vestito in quel modo.
<posso entrare?> Lewis annuì e si spostò per farlo entrare, poi chiuse la porta dietro di lui.<ceniamo insieme, ho già ordinato la cena>
<vuoi dirmi qualcosa di specifico?> domandò stranito il pilota.
<la gara di questo weekend è importante, molto importante> cominciò a parlare <spero tu sia in grado di concentrarti senza intoppi. È in ballo il titolo mondiale, se vinciamo la gara di domenica ci portiamo a casa un altro titolo> concluse sedendosi vicino al tavolino affacciato alla grande vetrata che dava sulla città.
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Fuoco e Benzina | LH44
FanfictionLui che non avrebbe mai voluto affezionarsi a qualcuno, lei che non vedeva l'ora di trovare l'amore. Si sono incontrati, morsi, accarezzati ed ora il fuoco stava bruciando le loro anime. Lei che era come benzina che divampava le fiamme dentro di lu...