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"Quel giorno passavo per puro caso davanti ad una caffettiera.

Profumi esotici e dolci mi riempivano le narici, ormai sfatte e arrossate dai continui pianti.

Neanche quei milioni di profumi riuscivano a distrarmi da quel pensiero fisso, perché lui era diventato come una droga, una dipendenza.
E come ogni dipendenza, l'astinenza ti distrugge interiormente.
Ti sgretola lo stomaco, ti distrugge il cervello e ti fa impazzire fino a tremare.

Imparare a vivere senza Liam, stava diventando una missione impossibile.

Il costante bisogno di sentire il suo calore corporeo circondarmi. Sentire il suo respiro caldo picchiarmi sulle guance ogni volta che si avvicinava al mio viso.

La mia vita assunse le sembianze di una caccia al tesoro.

La ricerca di una figura così potente per poter rimpiazzare le sue spalle possenti. Cercare il suo sorriso in mezzo a centinaia di persone e non trovarlo, arrivare a immaginarlo fino a torturarmi.

Liam riusciva a farmi questo anche involontariamente.

Dopo tutto era un mago, uno di quelli che ti ipnotizza e ti fa vivere una vita che lui pianifica a suo piacimento..."

Klara passava così le sue giornate, a scrivere continuamente capitoli su capitoli per finire in tempo quel suo romanzo.

Aveva bisogno di finirlo il prima possibile, di scrivere la parola fine nell'ultima pagina e di chiudere definitivamente tutto;

Perché ogni parola che scriveva era un pieno ricordo che la uccideva lentamente.

Mancavano pochi giorni al suo compleanno, che per la prima volta veniva di domenica, il giorno del GP a Monza, uno dei circuiti che Klara avrebbe tanto voluto visitare.

Quella mattina Olivia sembrava più felice del solito.
Si avvicinò di soppiatto alla sua scrivania e ci lasciò sopra una busta interamente blu, un blu elettrico, quasi ipnotico.
Proprio nel momento in cui Klara tornò con un tè fra le mani, in compagnia di Ines che aveva cercato di distrarla il più possibile.

<cosa è> borbottò Klara posando il bicchiere di carta e prendendo la busta fra le mani.

" a te che sei la più forte "

L'aprì.

Spalancò gli occhi, era un biglietto per andare a vedere la MotoGP in Italia, a San Marino.
<state scherzando vero? è un badge per il paddock...>

<auguri!!> esclamarono entrambe.
<e noi verremo con te> continuarono, tirando fuori i loro biglietti.

<ho letteralmente bisogno di vedere Bagnaia a pochi metri da me> ammise Ines.
<vorrei l'autografo di Quartararo> borbottò Klara pensando
al suo pilota preferito.

Lei amava la MotoGP, l'aveva sempre adorata fin da piccola, periodo in cui nacque la sua passione per le moto. Anni fa era riuscita ad andare a vedere una gara con suo padre, li in Inghilterra, ai tempi in cui il mitico Valentino Rossi regnava;

E per questo era emozionata all'idea di rivedere una gara dal vivo.

<partiamo il 10, vi passo a prendere io> l'avvertì Olivia per poi tornare a guardare il suo computer per lavorare a qualche grafica.

Passarono la giornata a lavorare e parlare del viaggio.
Olivia le aveva parlato di ogni dettaglio e lei non vedeva l'ora di partire.

Fuoco e Benzina | LH44Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora