Un mostro

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Niragi;

Nessuno dei due parlò per tutto il viaggio, la guardai qualche volta di sfuggita e lei non lo notò.
Beverly: Non è che per caso, hai una sigaretta?
chiese all'improvviso continuando a guardare davanti a se. Cercai di guardare la strada mentre cercavo un pacchetto di winston blue, che solitamente fumiamo io e last boss quando andiamo in città per cercare provviste.
Niragi: Da quando fumi?
Le chiesi porgendole il pacchetto.
Beverly: Ho iniziato quattro anni fa più o meno, tu fumi anche immagino.
Accese la sigaretta.
Niragi: Quando capita si..
Il silenzio inondò di nuovo la macchina. Arrivati alla spiaggia, scesi dalla macchina e la aiutai a entrare dentro. La portai in infermeria dove si trovavano Claire e Ann. Ad Ann piace ispezionare cadaveri e a volte opera anche le persone che si feriscono. Nel vecchio mondo lavorava nella scientifica di Tokyo. Mentre Claire è lì per aiutare Ann. Qualche volta scopiamo, penso che abbia una cotta per me.
Ann: Niragi cosa è successo?
Appoggiai sul lettino Beverly che fece una smorfia di dolore. Dopodiché volsi il mio sguardo ad Ann, senza minimamente guardare Claire.
Niragi: Un proiettile le ha sfiorato il fianco durante un game, fortunatamente non ha preso le costole.
Beverly: Puoi dirlo a mio fratello?
Disse tirandomi per la camicia per far si che non me ne andassi. Annuì e uscì dalla stanza, per dirigermi da Arisu.
Lo cercai dovunque e finalmente lo trovai al bar, insieme a Kuina e l'altra ragazza, credo si chiamasse Usagi.
Niragi: Arisu!
Urlai mentre gli andavo incontro. Arisu si voltò scrutandomi.
Kuina: Niragi? Che succede?
Chiese Kuina alzandosi in piedi di scatto e così fecero anche gli altri due.
Arisu: Dov'è Bev?
Niragi: In infermeria. Un proiettile le ha sfiorato il fianco, ha un taglio non molto profondo, Ann le sta mettendo i punti. Mi ha detto di chiamarti.
Arisu continuò a scrutarmi. Hanno tutti paura di me, mi definiscono pericoloso e psicopatico. Beh lo sono.
Ma a quanto pare non con Bev.
Arisu mi si avvicinò e mi diede una pacca sulla spalla.
Arisu: Grazie Niragi, stronzo con tutti ma non con mia sorella eh?
Arisu sorrise e corse in infermeria seguito da Usagi.
Io rimasi immobile lì con Kuina che mi fissava.
Kuina: Questo Niragi potrebbe piacermi.
Sorrise.
Niragi: Non abituartici troppo.
Dissi ridendo e poi insieme ci dirigemmo in infermeria.

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Beverly;

Niragi è corso a chiamare Arisu e le altre.
Si è preso cura di me e gli sono grata, se non ci fosse stato lui probabilmente sarei morta dissanguata.
Ann mi stava mettendo i punti.
Beverly: Ah cazzo porca troia!
Strinsi il cuscino più forte che potevo, alcune lacrime solcarono il mio viso.
Ann: È tutto ok Beverly, ho finito. 11 punti. Un bel taglio.
Ann sorrise e si andò a lavare le mani. Claire si avvicinò per fasciarmi i fianchi.
Mi mossi per il dolore e la poca delicatezza che stava usando.
Claire: Sta ferma.
Beverly: Se usassi un po' più di garbo e delicatezza forse starei ferma.
Claire mi guardò per qualche secondo e continuò a fasciarmi la ferita.
Claire: Cosa c'è tra te e Niragi?
La fulminai di scatto e poi spostai il mio sguardo verso Ann che stava sistemando delle cose sul bancone.
Beverly: Credo che questi siano cazzi miei e di Niragi, non immischiarti.
Claire: Ma non farmi ridere, non sai che scopiamo?
Beverly: Oh cazzo se lo so. Infatti mi disgusti. Non prova niente per te, come non prova nulla per me. Niragi sta meglio da solo. Adesso levati dal cazzo, faccio da sola!
La spinsi e continuai a sistemarmi le fasce.
Lei si alzò e uscì dalla stanza. Dopo pochi secondi Arisu entrò nella stanza, seguito da Usagi, Kuina, Chishiya e Niragi.
Arisu: Bev come stai?
Si avvicinò mio fratello e mi abbracciò. Provai dolore ma cercai di non farlo notare.
Beverly: Sto bene ragazzi, ma vorrei tornare in camera mia se è possibile.
Spostai il mio sguardo su Niragi che mi stava già guardando e subito dopo su Kuina.
Kuina: Ann? Possiamo portarla in camera?
Ann si voltò e si avvicinò per controllare la fasciatura.
Ann: Si certo ma non devi fare troppi sforzi Beverly. Dov'è Claire?
Beverly: Le ho detto io di andarsene, mi dava sui nervi. Scusa Ann, ma non tollero le persone che si fanno gli affari altrui.
Ann: Oh ma è ok! Non sai che farei per non averla intorno.
Iniziammo tutti a ridere in coro, Niragi compreso.
In quell'istante qualcuno bussò con due dita alla porta. Era Last Boss.
Last Boss: Ehi Beverly, ti vuole il Cappellaio.
Disse facendomi cenno con la testa e poi continuò. Niragi, vuole anche te.
Mi tirai su dal letto e misi i piedi per terra. Niragi mi si avvicinò e mi porse un braccio.
Niragi: Forza andiamo.
Mi aggrappai a lui e iniziammo a camminare.
Beverly: Ci vediamo dopo ragazzi. Ci si vede Ann!
Le urlai salutandola. Dopo un po' di sforzi arrivammo davanti alla porta della sala riunioni. Entrammo e nella stanza c'eravamo solo io, Niragi, Last Boss, Il Cappellaio e Aguni.
Cappellaio: Bentornata Beverly, Come va? Spero bene, da adesso sei un membro ufficiale!
Il cappellaio aprì le braccia e cacciò la testa all'indietro. Aguni mi si avvicinò, io ero ancora aggrappata alla camicia di Niragi, e non mi sarei staccata.
Aguni: Benvenuta nei lottatori Bev, penso che tu sappia già chi sono.
Mi porse la mano e io gliela strinsi.
Beverly: Si lo so già, per me è un piacere essere uno dei vostri.
Sorrisi e dopodiché mi spiegarono che c'erano dei turni che tutti i lottatori facevano, uscivano dalla spiaggia per cercare provviste e nuovi game da affrontare. E ogni sera due lottatori diversi dovevano fare da guardia alla spiaggia. Dopo essere stata a conoscenza di tutte queste cose, Niragi mi riportò in camera. Mi poggiò sul letto e si sedette accanto a me, poggiando il suo mitra al comodino.
Niragi: Beverly, è colpa mia, se non mi fossi arrabbiato con te non mi saresti corsa dietro e il condotto non si sarebbe sfondato.
Si coprì gli occhi con le mani e io lo guardai e gliele spostai. Lui alzò la testa verso il soffitto.
Beverly: Non è colpa tua. Ti ho trattato di merda, hai fatto bene ad incazzarti. Lo avrei fatto anch'io.
Continuai a osservarlo in silenzio. Osservai i suoi lineamenti, i suoi scurissimi occhi, e i suoi capelli raccolti.
Niragi: Io.. ecco io ho bisogno di starti lontano Bev
Beverly: Ma che stai dicendo Niragi?
Niragi: Non so cosa cazzo mi stia succedendo. Che cazzo mi stai facendo?!
Si alzò di colpo e diede un pugno al muro. Lanciò il mitra contro l'armadio. Mi alzai dolorante e cercai di fermarlo.
Niragi: Cazzo non toccarmi!
Mi spinse. Una spinta di quelle forti, che non dimentichi. Mi scaraventò contro la parete di fianco al bagno. Quando se ne accorse impallidì, si guardò le mani piene di sangue dopo aver preso a pugni il muro e poi guardò me.
Niragi: Ecco a te il mostro che non avevi ancora avuto l'onore di vedere! Non avvicinarti più a me.
Gli occhi gli si arrossirono, prese il mitra e uscì dalla stanza.
Piansi tutta la sera fino ad addormentarmi.



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Piaciuto? Sto già iniziando il capito successivo, lo pubblicherò domattina, vero 11.30. Buona letturaa💓💓💓

Quello stronzo di Niragi Suguru// the next levelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora