William

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14 luglio 2016

Salii in macchina, papà mi doveva accompagnare a lezione di taekwondo. Stava guidando, ma il suo sguardo non sembrava molto tranquillo. Erano le 15.30 del pomeriggio, e avrei avuto lezione alle 17, perciò chiesi a papà di fare un giro per la città. Mi piaceva passare del tempo con lui. Mio padre era il mio migliore amico.
Papà: Billy, devo dirti una cosa.
Sembrava abbastanza preoccupato, il suo sguardo era molto serio.
Billy: Papà che succede? Stai bene?
Papà: Mi hanno diagnosticato un cancro. Al sangue. Leucemia figliolo.
Il mio respiro diventò pesante e affannoso, le mani mi cominciarono a sudare e i miei occhi si riempirono di lacrime.
Billy: Le-leucemia? Ma da quanto?!
Alzai il tono di voce. Chissà da quanto ci stava nascondendo questa cosa.
Papà: Una settimana William.
Billy: E quando pensavi di dircelo? Quando pensavi di dirlo a Bev?! Sei impazzito papà. Come ti salta in mente di nasconderci una cosa del genere?!
Scoppiai dalla rabbia e dal dolore e colpii il cruscotto con un pugno. Mio padre accostò.
Papà: Billy io ho intenzione di suicidarmi, oggi stesso.
Billy: Ma cosa stai dicendo?! Non puoi lasciarci così?! MA CHE STORIA È QUESTA PAPÀ?! BEV NON TI POTRÀ MAI DIRE ADDIO?!
Papà: Figliolo dobbiamo far si che loro pensino che tu sia morto con me.
Impallidii al solo pensiero di lasciare Beverly da sola.
Billy: Papà ma che dici, non posso lasciare Beverly.
Papà: Resterà con tua madre. Ma tu William figlio mio.. Mi appoggiò le mani sulle spalle.
Tu non devi più fare ritorno in quella casa. Io andrò fuori strada e sbattendo con le altre macchine, la mia esploderà causando un incendio. Io brucerò qui dentro. E tu figlio mio, scapperai, i paramedici non potranno mai sapere se i corpi sono due o uno, perché si sarà già dissolto tutto.
Billy: Perché mi stai dicendo questo? Perché vuoi morire! Non puoi combattere per la tua vita! Per me e Beverly! Per la mamma!
Papà: Sono un codardo figliolo. Sono sempre scappato da tutto. Non ho possibilità di vivere. I medici mi hanno detto che ho solo un mese di vita. Non ho niente da perdere.
Billy: Ma io che farò papà? Da solo!
Mi porse una busta bianca, l'aprii e c'erano centinaia di yen. C'era anche un biglietto per Kyoto.
Papà: Scapperai a Kyoto, ti ho già preso un appartamento e iscritto in una scuola.
Lo guardai incredulo. Non potevo crederci. Mio padre voleva arrendersi dopo tutto quello che aveva affrontato! Vuole abbandonarci. E far scappare me, perché?!
Billy: Se è questo che vuoi, allora lo farò.
Voleva smettere di combattere e io non potevo fare niente per dissuaderlo. Proprio niente. Era molto determinato nella sua decisione.
Mise in moto e si diresse verso lo Shrine Bridge. Prima di salire sul ponte, accostò.
Papà: Ti voglio bene figliolo, vi voglio bene più della mia stessa vita. Ma non posso. Scendi e scappa non voglio che tu veda questa enorme tragedia che sto per compire.
Mi abbracciò e io mi strinsi a lui più forte che potevo. Sarebbe stata l'ultima volta.
Billy: Mi mancherai papà, sarai sempre la mia persona preferita.
Si staccò da me e per la prima volta nella mia vita, vidi mio padre piangere.
Papà: Stammi bene William.
Scesi dalla macchina con il borsone e mi nascosi dietro la ringhiera. Visti tutta la scena nonostante mio padre avesse detto di andarmene.
Si scontrò con tre macchina andando fuori strada a metà dello Shrine Bridge, e poi un esplosione. Colpì anche altre macchine che stavano passando. Mi asciugai le lacrime e mi diressi verso la direzione che avrebbe cambiato la mia vita per sempre. Non avrei più visto Mamma. Non avrei più visto mia sorella. La mia vita sarebbe cambiata. Non potevo più tornare indietro.
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Ritorno alla realtà

Beverly;

Beverly: Niragi aspetta!
Gli bloccai il polso, quando riconobbi la persona che avevo davanti. William. Era mio fratello William, Billy.
Niragi: Lo conosci?
Niragi si staccò da lui e mi guardò. Iniziò ad alternare  lo sguardo da me a Billy.
Beverly: Billy sei tu? Sei ancora vivo?!
Gli urlai in faccia, lui appena mi riconobbe abbassò lo sguardo.
Billy: Ciao Bev.
Si avvicinò abbracciandomi, io restai immobile scettica, non avevo ancora realizzato la situazione.
Non sembrava reale, sembrava un fottuto sogno, vedere mio fratello in vita davanti a me, dopo questi anni.
Niragi: Beverly mi spieghi che cazzo sta succedendo?! Chi diavolo è sto tizio?
Ricambiai l'abbraccio di Billy e lo strinsi forte. Poi mi voltai verso Niragi.
Beverly: Niragi lui è Billy, mio fratello gemello.
Niragi sbarrò gli occhi e ci guardò scettico.
Niragi: Tuo fratello?! Ma lui non era..
Continuai a fissare Billy.
Beverly: A quanto pare no. Lui viene con noi.
Niragi non mi rispose, e poco dopo Billy salii in macchina con noi insieme agli altri ragazzi della spiaggia. Nessuno parlò per tutto il tragitto, qualche volta Niragi mi dava un occhiata ma io continuavo a guardare la strada impassibile.
Arrivati alla spiaggia andammo subito dal cappellaio, ad annunciargli che Billy si sarebbe unito alla spiaggia. Il cappellaio lo accolse allegramente in "famiglia" come definisce lui questa specie di legame che ormai abbiamo tutti alla spiaggia. Entrammo in camera mia, e Billy mi raccontò tutto, ogni cosa. Del suicidio di papà, dell'inizio della sua vita. Mi disse che non voleva lasciarmi da sola, ma papà gli aveva imposto così. Gli raccontai della mamma, che si trovava in carcere, se era ancora viva ovviamente.
Billy: Bella merda eh?
Beverly: Già.
Dissi asciugandomi le lacrime.
Billy: Quel tipo è il tuo ragazzo?
Si riferiva a Niragi. In realtà non sapevo cosa fossimo. Ma io stavo bene con lui.
Beverly: Ecco in realtà non lo so. Però ci tengo tanto a lui e penso che sia lo stesso anche per lui.
Dissi accennando un sorriso guardandomi le mani.
Billy: Beh sembra un bel tipetto!
Ci misimo a ridere.
Beverly: Oh lo è , anche se è un po' stronzo. Anzi un grande stronzo. Ma da quando mi ha conosciuta in molti mi hanno detto che sembra essersi calmato. Trasformato in un nuovo Niragi!
Sorrisi, e mio fratello anche.
Billy: Spero ti tratti bene, sennò lo picchio con le mie mani!!
Alzò i pugni in aria, e io iniziai a ridere.
Dopo andammo da Arisu, gli raccontai ogni cosa.
Arisu: Perciò adesso ho un altro fratello!
Fui davvero felice della sua reazione. Inoltre Arisu è sempre stato un ragazzo dolce e gentile, gli è sempre piaciuto passare del tempo con le persone.

Lasciai Billy a conoscersi con Arisu, e bussai alla porta di camera di Niragi.
Niragi: Ehi. Come stai?
Mi abbracciò sull'orlo della porta e mi diede un bacio sulla fronte, io mi strinsi al suo petto.
Beverly: È ok. Posso stare con te stanotte?
Lui annuì e mi fece entrare. Parlammo della faccenda dell'incidente. Finto incidente. Ormai proclamato suicidio. Confermato.
Niragi: Che tipo è tuo fratello?
Era appoggiato sul gomito a petto nudo e mi guardava aspettando che continuassi a parlare.
Beverly: È sempre stato un bravo ragazzo. Sai uno di quelli che cerchi tutta la vita e non ti aspetti mai. Uno di quelli che ti tiene per mano quando attraversi la strada. Una persona che vorresti accanto per tutta la vita. Questo è mio fratello Billy.
Dissi appoggiandomi di schiena sul letto.
Niragi: Mmh..
Si sporse e mi baciò, e io gli misi le mani sul viso per attirarlo a me.
Niragi: Sei così bella
Mi sbottonò i jeans e me li sfilò mentre io continuavo a giocare con i suoi capelli. Lo fecimo due volte quella sera. Ed ero felice. Felice di avere accanto una persona così bella. Può sembrare brutta all'esterno. Ma bella dentro. Io lo amo.

Quello stronzo di Niragi Suguru// the next levelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora