divorandomi, bruciandomi dall'interno

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Beverly;

Niragi sta in piedi alla finestra e continua a scuotere la testa. Kuina e Chishiya sono tornati in stanza.
Kuina: Cazzo Niragi, sta tranquillo. Il medico ha detto che si può risolvere.
Lanciò le braccia al cielo e le fece ricadere sui fianchi.
Non biasimo Niragi, io ho cercato di prenderla bene subito. Queste cose succedono, ma lui si spaventa di più. Non ha mai voluto figli, e la paura lo assale. Tra meno di cinque mesi saranno tra le sue braccia, è tutto così assurdo e strano per lui.
Niragi: Si Kuina. Lo so cazzo! Ma mi viene l'ansia comunque.
Lui ancora voltato alla finestra con le braccia al petto, noi tre ci guardiamo negli occhi da un po'. La situazione non era una delle migliori, ma quel problema, nonostante fosse mia figlia, era secondario rispetto a ciò che stavamo vivendo adesso.
Beverly: Adesso cerca di non pensarci. Abbiamo problemi più grandi, e al contrario di mio fratello, nostra figlia si può salvare.
Mi alzai in piedi con una smorfia, i bambini stavano crescendo e diventava difficile trasportarne il peso.
Chishiya: Bill-
Niragi: Billy? Cos'è successo a Billy?!
Si allarmò subito nonostante non avesse chissà quale rapporto con lui, ma era pur sempre mio fratello e Niragi adesso era di famiglia e aveva iniziato ad essere sensibile. Pazzesco vero?!
Beverly: È in terapia intensiva.
Chishiya: Ma nel Borderland non ha subito danni, che io ricordi.
Sospirai pesantemente e mi alzai per dirigermi verso la porta, Kuina mi seguii.
Niragi: Dove stai andando?
Beverly: Da lui. Dobbiamo ancora trovare Arisu e Usagi, per quanto riguarda Aguni e Heiya... loro se la caveranno da soli.
Niragi annuisce e fa per venire con noi ma lo fermo subito.
Beverly: Cristo, ma ti sei visto? Non puoi fare sforzi tu resti qui.
Niragi: Bev non rompermi il cazzo, vengo anch'io.
Lo vidi sedersi su una sedia a rotelle, sfoggiai un sorriso falso e accondiscendente, non avrei potuto fare niente, la sua testa dura non la smuove nessuno benché meno io.
Niragi: Su dammi una mano.
Fece cenno a Chishiya, e quest'ultimo iniziò a spingere.
Chishiya: Stiamo diventando amiciii!
Niragi: Ahhh, chiudi quella bocca.
Si mise una mano alla fronte disperato. Scena alquanto divertente e anche soddisfacente per Chishiya.

Dopo una decina di minuti arrivammo al piano della terapia intensiva. Chishiya non era chissà quanto bravo per spingere una carrozzina.
Chishiya: Fiu. Adesso dove dobbiamo andare?
Sospirò, riuscivo a vedere anche delle goccioline di sudore sulla sua fronte.
Infermiera: Dottore? Lei che ci fa qui?
Si avvicinò la receptionist alzandosi dalla sua angolazione computer e si rivolse a Chishiya.
Chishiya: Un mio amico è qui, si chiama William.
Infermiera: Ohh va bene.
Si scusò per il disturbo e tornò alla sua postazione. Ero meravigliata da come Chishiya si ricordasse di ogni cosa.
Ci dirigemmo nella stanza di Billy e a mia sorpresa ci trovai...
Beverly: Arisu?
Mio fratello si voltò e scorsi anche Usagi dietro di lui. Venne ad abbracciarmi stringendomi forte.
Beverly: Ricordate tutto?
Arisu: Appena ci siamo incontrati i ricordi hanno iniziato ad affievolirsi.
Sorrise ad Usagi di fianco a lui che si reggeva su una stampella.
Arisu: Niragi! Ti vedo alla grande!
Puntò il dito contro Niragi che lo guardava maliziosamente con un piccolo ghigno sul volto. Ma quel ghigno era un ghigno abbastanza trattenuto dal prenderlo a pugni.
Niragi: Davvero divertente.
Scoppiamo a ridere tutti. Poi rivolsi uno sguardo a Billy ancora dormiente e in coma. Le cose sarebbero andate come volevo se soltanto lui si fosse svegliato. Adesso eravamo riuniti tutti, nonostante Last. Adesso poteva tornare tutto come prima.



5 anni dopo







Beverly: Mackenzie! Takatora! Venite a cambiarvi!
Urlai dal piano di sopra. Niragi era sotto la doccia. Oggi era il grande giorno, doveva essere tutto perfetto.
M: Mamma! Mamma!
Scesi di corsa le scale e la vidi saltare per cercare di prendere i biscotti sul bancone della cucina.
Beverly: Ecco tieni.
Aprii il barattolo e gliene porsi uno. Erano i suoi preferiti, con le noccioline. I preferiti di Niragi.
Beverly: Dov'è tuo fratello?
T: Sono qui mamma.
Mi voltai e lo trovai seduto sul divano che smanettava con il telecomando. Avevano soltanto cinque anni, compiuti da poco, ma parlavano già molto bene. Sarà dovuto ai corsi che Niragi ha voluto fargli fare.
Beverly: Su andiamo. Dobbiamo cambiarci, tra poco dobbiamo andare.
Presi per mano Mackenzie ed andai incontro a Takatora per prendere anche lui e dirigerci al piano di sopra.
M: Sono sicura che zia Kuina sarà bellissima!
Esultò saltellante lanciandosi sul letto matrimoniale.
Beverly: Lo credo anch'io tesoro.
Sorrisi e aprii le ante dell'armadio per uscire fuori il mio vestito. Lilla, lungo e stretto fino a poco sopra il ginocchio e con dei brillantini sulla scollatura a forma di cuore. Lo poggiai sul letto e presi Mackenzie in braccio per portarla nella sua stanzetta, Takatora ci seguii.
La loro stanzetta era molto grande divisa in due al centro, un lato rosso e un lato verde. I loro colori preferiti. Il rosso, era di Mackenzie e la sua stanzetta era piena di macchinine e piccoli pupazzetti, non le piacevano per niente le bambole. Occhi neri e capelli lisci e neri, come il padre. Takatora, il verde, la sua parte era piena di lego e costruzioni ovunque e un letto a forma di macchinina. Occhi verdi e capelli ricci e neri. Erano gemelli eterozigoti, cosa alquanto strana per me all'inizio, ma il fatto che siano diversi mi piace ancora di più, più facile distinguerli.
Niragi: Ehi ehi ehi!
Entrò in cameretta mentre si asciugava i capelli con un asciugamano.
T: Papà!
Gli si aggrappò alla gamba destra, e Niragi gli scompigliò i capelli.
Beverly: Ciao.
Sorrisi guardandolo incantata. Era sempre più affascinante.
Niragi: Ciao bellezza.
Mi baciò a stampo accarezzandomi la guancia.
Niragi: A che ora dobbiamo essere lì?
Beverly: Mezz'ora circa.
Annuisce sbuffando e dirigendosi verso la camera da letto. Iniziai a vestire Mackenzie, una vestito bianco con un po' di pizzo qua e la e delle scarpette del medesimo colore con un fiocco sopra. Le misi un fiocco anche tra i capelli, lilla.
Takatora, un piccolo smoking nero con un papillon bianco sopra. Volevo acconciargli un po' i capelli con del gel, ma non si fece toccare. Tipico.
Infine andai a vestirmi io. Sentii un respiro caldo sul mio collo, chiuse la zip e mi spostò i capelli di lato per impadronirsi del mio collo.
Niragi: Sei bellissima.
Sorrisi guardando la scena dallo specchio.
Beverly: Dobbiamo andare...
Continuò a lasciarmi leggeri baci sul collo e sulla clavicola. Mi girai di scatto e lo baciai.
Niragi: Non riesci mai a non infilarmi subito la lingua in bocca eh?
Gli diedi uno schiaffetto sulla spalla.
Beverly: Andiamo idiota.
Dieci minuti dopo eravamo arrivati al luogo.
Sullo striscione celeste c'era scritto in caratteri cubitali: William e Kuina. Sorrisi come un isterica al vedere quei due nomi accanto. Non vedevo l'ora.
Il matrimonio si svolse tranquillamente, Kuina era bellissima avvolta da un vestito bianco a sirena, Billy vestito completamente di nero, un sorriso da ebete sul volto. Erano felici. Il matrimonio era stato fatto in piccolo, eravamo soltanto noi del Borderland e i genitori di Kuina, che se ne andarono dopo il taglio della torta poiché la madre non stava affatto bene.
C'eravamo tutti, persino Aguni ed Heiya. Quest'ultima prese il bouquet, Aguni non ne era molto felice, adesso si era fidanzata e lui le faceva praticamente da padre ed era un gran gelosone.
Tutto si complicò all'apertura dei regali.
Kuina: Questo è l'ultimo.
Era una scatola abbastanza piccola, Billy si avvicinò per aprirla. La sua espressione di stupore misto paura mi fece avvicinare a loro.
Beverly: Che succede?
Kuina: B-Beverly..
Presi la scatola dalle mani di Billy e ci guardai dentro. Quest'ultimo era rimasto con la bocca leggermente aperta e gli occhi spalancati.
Ciò che vidi mi sconvolse.
M: Mamma che succede?
Quella piccola vocina mi risvegliò dal piccolo stato di trance in cui sarei entrata.
Niragi: Beverly?
Si avvicinò anche lui seguito da Arisu e Usagi e anche Heiya e Aguni, e Chishiya.
Presi il contenuto tra le mani voltandolo ai presenti che ormai si erano stretti in centro formando un cerchio il cui interno era occupato dalla scatola che tenevo tra le mani e i gemellini che non capivano la situazione. Sfoggiai la carte girandola su se stessa. 🃏
Arisu: Porca puttana!
Imprecò cacciando la testa all'indietro guardando il cielo.
Beverly: L'avete vista morire voi?
Chiesi sussurrando ma mi sentirono tutti quanti.
Usagi: C-cosa?
Niragi: Mira. L'avete vista morire?!
Alzò la voce e alzai lo sguardo per incontrarlo col suo. Non era in lui, come nessuno di noi. Eravamo tutti sconvolti. Arisu non rispose e chinò il capo così come Usagi, un silenzio così orribile, segno di risposta negativa. Non era stata trafitta dal laser come tutti gli altri.
Aguni: Se non accettiamo, non succederà niente.
Chishiya: Pensi sul serio che si possa risolvere così facilmente?
Mi spostai per sedermi, non ci vedevo più, era come tutto offuscato.
Aguni: Strappatela. Questa situazione deve finire. Non può venire qui dopo 5 anni e farci rientrare nel gioco.
Scoppiai in una risata isterica.
Beverly; Bruciate quella dannata carta del cazzo, ok?!
Mackenzie venne ad abbracciarmi e Takatora si strinse al vestito di Kuina, come spaventato.
Niragi: Ragazzi godiamoci questo matrimonio a pieno. Godiamoci la nostra cazzo di vita.
Prese l'accendino e strisciò la fiamma sulla carta lanciandola sul terriccio. Bruciava e una fiammella azzurra si fece spazio tra il rosso e l'arancione.
Non era la fine, ma nemmeno l'inizio.
E il presentimento di ciò che secondo me sarebbe successo anni dopo iniziò a divorarmi da dentro, a bruciarmi.
Noi avevamo assistito e preso parte all'inizio della fine, ma chi ci sarebbe stato fino alla fine?



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Siamo arrivati al termine della storia.
La fine sta arrivando. Qual è il presentimento di Beverly? Cosa accadrà a breve.

Volevo chiedervi se vi piacerebbe che facessi un sequel, con nuovissimi personaggi.
Fatemi sapere!
Bacii, ros❤️

Quello stronzo di Niragi Suguru// the next levelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora