Ancora non ci posso credere. Qualche ora qui in Italia e poi partirò per l'America, il mio sogno da sempre! Oh scusatemi, non mi sono presentata, ma come potete ben capire sono piuttosto euforica! Mi chiamo Giulia Costa, ho 20 anni, sono orfana di entrambi i genitori da quando sono piccola e fino ad oggi ho vissuto in un convento di suore. Si, avete letto bene. Ma non temete, sono cresciuta come tutte le giovani ragazze di oggi e anche se non ho ancora avuto esperienze con un ragazzo, non voglio affatto diventare suora! Non che sia una cosa brutta eh, badate bene!
Dicevo, ho vissuto fino ad ora qui in questo convento di Udine, nel nord Italia, ma ora che ho vinto la borsa di studio potrò partire per studiare letteratura e arte nell'università più prestigiosa di New York: la New York University o anche NWU!
Va bene, va bene, la smetto, ma dovete capire, sono agitata! Devo ancora finire di preparare le valige (e ne ho ben 3 enormi), per non parlare dei due scatoloni che ho già spedito due settimane fa! Inoltre devo ricontrollare biglietti e passaporto e ho solo qualche ora!
Comunque, mentre finisco di sistemarmi vi parlerò meglio di me e di dove sono cresciuta: le suore del convento che mi hanno adottata hanno funto sia da madri che da nonne e ormai penso mi considerino a metà tra una figlia e una nipote. Mi hanno educata con le regole e i principi religiosi, ma siccome ho sempre frequentato scuole esterne e anche le famiglie dei miei compagni di classe, non mi sono mai sentita diversa dagli altri. In ogni caso, se ve lo state chiedendo, sono cresciuta in un posto a metà tra la canonica di Don Matteo (anche se qui c'è solo una signora che si possa considerare al pari di Natalina, ed è suor Aurora) e il convento del programma televisivo "Che Dio ci aiuti". Anche se qui abbiamo due suore che competono con la protagonista e sono: suor Alisha e suor Marta.
"Giulia sei pronta? Tra poco ti dobbiamo accompagnare all'aeroporto" questa è suor Aurora che mi sta chiamando dalla cucina. Ma come molto spesso mi capita, sono in ritardo!
"Arrivo tra un momento, chiudo l'ultima valigia" le rispondo e non sto mentendo. Ho davvero appena chiuso anche l'ultimo pezzo di vita che avevo qui in questa camera in cui dormo fin da che ne ho memoria.
"Giuliaaa!" di nuovo suor Aurora. Ora devo proprio scendere. Così spingo le valige fuori dalla porta e con lo zaino in spalla mi guardo indietro. Sto per cambiare radicalmente la mia vita e se fino ad ora ero entusiasta ed euforica, beh ora ho paura, paura di tutto! Ma voglio e devo rischiare, lo devo a me e anche ad un'altra persona di cui ora non vi posso parlare, ma di cui spiegherò ogni cosa appena possibile.
"Gli aerei non aspettano sai tesoro?" mi chiede retoricamente Laila, una delle ragazze grandi che vivono qui in convitto come esterne.
"Eh già" mormoro sorridendo lievemente prima di pietrificarmi: io non ho mai preso un aereo!
STAI LEGGENDO
La speranza oltre l'oceano
RomanceGiulia, una ragazza italiana di 20 anni, parte per il college NYU in seguito alla vincita di un'importante borsa di studio. Oltre a coronare il suo sogno di un'esperienza negli States, incontrerà nuovi amici e un ragazzo davvero mozzafiato che le fa...