Oggi, finalmente, è il giorno prima della nostra partenza verso casa di Nora. Anche se lei abita a solo un'ora e qualcosa con la corriera, sono molto contenta di lasciare il campus e non perché non mi piaccia, ma perché non sopporto più Hazel e Tyler. Sono così fastidiosi. Lui, devo dire, che mi sembra piuttosto freddo nei suoi confronti, ma evidentemente mi sbaglio. Anche perché ogni tanto si baciano che sembra quasi che vogliano succhiare via le labbra dal corpo!
"Pronta per l'ultima giornata?" mi chiede Nora raggiante.
Annuisco, anche se di malavoglia. Oggi avrei intenzione di saltare la mensa o quantomeno di fare solo una piccola apparizione e poi di scappare per andare a mangiare da qualche parte in un posto tranquillo, anche se temo non avrò scampo.
Finite le lezioni arriva il pranzo. Il mio stomaco è chiuso e non vuole saperne di aprirsi. Io sospiro, non voglio mangiare. Vado ugualmente in mensa, ma quando entro e sento odore di cibo la nausea si fa ancora più pressante. Aggiunto al fatto che seduta al mio posto c'è Hazel, beh mi sembra quasi di poter vomitare da un momento all'altro.
I ragazzi mi salutano e mi sento in dovere di andare a rispondere. Anche perchè ci tengo ormai alla loro amicizia e alla loro presenza nella mia vita.
"Ehi, non ti siedi con noi?" mi chiedono Matt e Paul.
Scuoto il capo, dico che non mi sento bene e che ci vediamo più tardi. Nora si offre di accompagnarmi, ma nego. Voglio stare sola. Esco dalla mensa e dopo poco sento qualcuno chiamarmi e prendermi per un braccio, è Tyler.
"Cosa vuoi?" gli domando tagliente.
"Cos'hai?" mi chiede.
Lo guardo con gli occhi sgranati. Non ci posso credere. "Non l'hai ancora capito?" gli domando.
"Hazel vero?" mi chiede.
Sospiro. "Hazel è una brava ragazze e una mia conoscente. Il fatto che tu la stia prendendo in giro è ignobile e vergognoso da parte tua!" gli dico con amarezza, "E si, sto male per lei, perchè vi vedo insieme tutto il tempo quando fino a un mese fa sembrava che stessi pensando solo a me. Poi vieni qui, mi chiedi cos'ho, come sto mentre tu sei fidanzato, sei tranquillo e felice. Non hai mai pensato, anche solo per un minuto, che forse mi sono sentita usata da te? Tutto quell'interesse e poi assolutamente nulla! Cos'è? Eh? Non sono all'altezza delle tue aspettative?" gli sputo con gli occhi velati dalle lacrime e la nausea che si fa più forte.
Tyler rimane in silenzio. Il suo sguardo è triste, spento. Sembra che anche lui stia male, ma non dice nulla.
"Sei incredibile" sussurro con voce rotta, "Va dalla tua ragazza e lasciami in pace" gli dico prima di voltargli le spalle e andarmene.
La mattina successiva io e Nora ci rechiamo a prendere la corriera per andare a casa sua. Le sono davvero grata per avermi offerto di passare le feste da lei e sono anche sicura che siccome saremo insieme tutto il tempo non avrò modo di pensare a Tyler. Ieri a lei ho raccontato tutto, ma fortunatamente non ha più tirato fuori il discorso. Mi ha detto semplicemente che dovevo assolutamente fare quello che mi sentivo e se la sua presenza mi creava disagio, beh se potevo evitarla avrei fatto solo che bene. Infondo se lo meritava per come mi aveva trattata.
Il viaggio non dura molto, ma è davvero piacevole. Usciamo dalla città e vediamo un po' di campagna, infine giungiamo a Monroe, una piccola cittadina, contea nello stato di New York.
"Benvenuta a casa" mi dice Nora aiutandomi con la valigia mentre scendiamo dal pullman.
Mi guardo intorno. Una piccola cittadina esattamente come quelle che si vedono nei film. Beh, gli americani sanno essere fedeli su questo!
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La speranza oltre l'oceano
RomanceGiulia, una ragazza italiana di 20 anni, parte per il college NYU in seguito alla vincita di un'importante borsa di studio. Oltre a coronare il suo sogno di un'esperienza negli States, incontrerà nuovi amici e un ragazzo davvero mozzafiato che le fa...