O è destino o è solo una bella presa in giro

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Domenica mattina mi ero alzata sentendomi così pesante come non mi era mai capitato. Avevo deciso di non toccare più la vodka in vita mia e di riposarmi di più quando sarei andata a fare festa nuovamente.

Nora era tornata circa due ore dopo di me, ma nonostante questo era già in piedi che sistemava un po' il casino sul suo letto. Ci salutammo e ci raccontammo della sera prima, poi aspettai il pranzo per fare il discorso che mi aveva detto Tyler e tutti erano rimasti a bocca aperta. Lui non c'era, non so per quale motivo, ma fortunatamente non c'era. 

La giornata poi era trascorsa facilmente, io e Nora avevamo studiato ancora un po' e poi eravamo uscite per andare a fare un giro, ancora senza Tyler.

Ora è lunedì mattina, abbiamo già fatto colazione e io sono seduta qui in aula ad aspettare il prof di letteratura inglese 1. Sono sola e la mia postazione è già stata sistemata al meglio. Tutti i posti si riempiono piano piano, tranne quello alla mia sinistra, che rimane vuoto. Il prof entra, comincia a spiegare e dopo qualche minuto entra qualcuno che viene a sedersi proprio accanto a me. Io non alzo nemmeno lo sguardo, non voglio perdermi neanche una parola del prof. Proprio quando lui dice di  esaminare un passaggio dal libro,  con il proprio compagno alla destra, io mi volto verso la mia compagna che però è già impegnata con una sua amica, così mi volto alla mia sinistra, ma quando vedo chi ho davanti non posso non spalancare la bocca.

"Cosa ci fai qui?" chiedo a un Tyler stupito.

"Anche io ho questo corso" mi dice serenamente.

"Ma se sei del secondo anno!" esclamo a bassa voce. Mi prende in giro?

"Si, ma questo corso vale per più anni. Non lo sapevi?" mi domanda.

"NO" gli rispondo. Sbuffo e mi guardo intorno. Benissimo, mi mancava anche questa.

"Quindi, vogliamo metterci a fare?" mi domanda lui. 

"Ma come cavolo fa a fare finta di nulla?" mi domando sconvolta, per poi rispondere: "Si, si certo" e ci mettiamo a discutere del passaggio.

Finita la lezione io scappo via per quella successiva e momenti quasi neanche lo saluto. Che orribile scherzo del destino!

Una volta finita la giornata torno subito in stanza a sistemare gli appunti e finisco poco prima di cena.

"Ciao Giuly" mi saluta Nora che rientra ora dall'aula studio.

"Ciao Nora, come è andata oggi?" le chiedo.

"Bene!" mi risponde e mentre continuiamo a parlare ci dirigiamo verso la mensa. C'è anche Tyler, il mio cuore salta un battito, ma nulla di più. Sto cercando di imporre al mio corpo di farmi passare quello che provo per lui, per ora sembra funzionare, ma non so per quanto possa reggere.

"Ciao a tutti" saluta Nora e io la seguo. Mi siedo al solito posto e poi parlo con i ragazzi. Cerco di evitare Tyler, anche se a volte mi lancia delle provocazioni alle quali non posso non rispondere. Poi Matt mi informa che un ragazzo ha cominciato a chiedere in giro di me, dopo la festa del mese scorso.

"Ah si?" chiedo curiosa.

"Si" annuisce Kyle.

"E chi?" domando.

"Quel ragazzo italiano con cui hai stretto amicizia" mi dice Matt.

"Oh si, mi ricordo" annuisco. Era carino e anche simpatico, forse non ci siamo nemmeno presentati.

"Come si chiama? Non ricordo il suo nome" dico.

"Eri troppo ubriaca" borbotta Tyler per provocarmi.

Lo fulmino con uno sguardo.

"Giovanni Zanetti" mi risponde Matt con accento italiano pessimo.

Sorrido per la sua pronuncia e poi lo ringrazio. 

"Ha detto che sei molto bella e ci ha chiesto l'Instagram. Gliel'abbiamo dato, spero che non sia un problema" mi dice Kyle.

"No no va benissimo. Grazie" dico seria e poi lo vado a cercare. Sono curiosa, mi sembrava simpatico, però ci esco solo in amicizia per ora. La storia di Tyler mi ha aiutato a ridimensionarmi nelle relazioni.

"Ma lui è nel gruppo di basket con voi?" chiedo poi, perché chiedere di una ragazza a distanza di un mese, fa un po' pensare. Perché non chiedere subito di lei (o di me in questo caso)?

"No no, lui fa parte della squadra di baseball" mi spiega Kyle.

Annuisco pensierosa. 

"Ci uscirai?" mi chiede Tyler di punto in bianco. 

"Non lo so, forse si. Vedremo" gli rispondo semplicemente. Oh che adesso non voglia anche controllare la mia vita sentimentale eh! Ha voluto lui che troncassimo quello che c'era tra noi.

A questa risposta Tyler si scurisce in volto, onestamente mi dispiace, però alla fine l'ha voluto lui. Io non voglio fare nulla di romantico, né di sentimentale con questo ragazzo, perché in mente ho solo Tyler e per ora non posso farci nulla. Devo aspettare che passi.









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