La speranza oltre l'oceano

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Dopo il viaggio in Italia ci siamo uniti tutti ancora di più, ho scoperto (come avevo immaginato) della relazione tra Matt e Laila, solo che non era quello che avevo pensato. Laila non aveva mai ingaggiato alcuna relazione con un ragazzo italiano, semplicemente aveva scoperto un lavoro in America, proprio nell'azienda della famiglia di Matt. Assurdo vero? Neanche io ci credevo quando l'ho scoperto e nemmeno loro. Laila aveva paura di dirmi che aveva avuto quest'offerta di lavoro perché temeva che avrei creduto male. Invece la trovavo un'occasione grandiosa, ma anche un'incredibile coincidenza.

"Quindi sei contenta se vengo anche io negli States?" mi aveva chiesto lei con le lacrime agli occhi quando aveva finalmente trovato il coraggio di dirmelo.

"E me lo chiedi anche?" le domandai io sorridendo. Ero super felice di poter condividere con lei quest'esperienza!

E ora che ci penso, a distanza di un mese, sono davvero incredula per tutto quello che è successo in questo non accademico. Quando ero partita a settembre temevo che non sarebbe accaduto nulla di buono e invece avevo proprio trovato la svolta della mia vita negli States e ne ero entusiasta!


Oggi siamo l'11 agosto, il mio compleanno. Ho visto che tutti confabulavano alle mie spalle nei giorni scorsi, quindi credo abbiano organizzato qualcosa. 

Sin dal nostro ritorno dall'Italia ho vissuto tra casa di Tyler e Paul e casa della famiglia Crane che mi ha gentilmente offerto la stanza degli ospiti definendola mia. Ancora non ne sono del tutto sicura ma questa famiglia mi ha accolta e fatta sentire amata come non mi capitava dai tempi in cui ero cresciuta con le suore. Davvero. Quindi un po' ero davvero tentata di accettare l'offerta di ospitarmi quando non ero in dormitorio o da Ty. 

"Giuly forza scendi!" mi chiama Nora.

"E vedi di sbrigarti, che qui aspettiamo solo te!" rancarono la dose Lana. 

Poi le sentii ridere e allontanarsi dalle scale. Sorrisi, si erano proprio trovate loro due! Così scesi le scale e andai in giardino dove vidi che avevano preparato i palloncini con il numero venti con sotto i regali e poi cose da mangiare. Tutti erano vestiti eleganti e si stavano facendo complimenti a vicenda, oppure stavano ridendo per qualche motivo a me sconosciuto. Rimasi ad osservarli per qualche secondo senza che loro mi notassero e sorrisi con tutto il cuore. 

Chi l'avrebbe mai detto che avrei trovato la mia speranza proprio oltre l'oceano?




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