Ieri mi sono addormentata davvero esausta dopo aver sistemato tutti i vestiti e gli altri oggetti vari che avevo deciso di portare con me negli States. Poi verso sera mi hanno chiamato con Whatsapp le suore, o meglio, mi ha chiamata Laila, ma siamo rimaste circa un'ora a parlare. Ho mostrato loro la stanza, il dormitorio e ho promesso che oggi avrei mandato loro tante foto.
Ora è di nuovo mattina, siamo alla fine di settembre, ma fa ancora piuttosto caldo. Mi sono alzata presto e ho deciso di andare alla caffetteria dell'università dove servono la colazione. Nel mentre mi studierò un po' la mappa del campus. Mi vesto osservando fuori dalla finestra, c'è molto silenzio, solo il fruscio delle fronde degli alberi e il rumore attutito della città che non dorme mai.
Esco dal dormitorio dopo aver chiuso a chiave la mia stanza e mi dirigo verso la caffetteria, che è a due passi da dove sono partita. Entro e un buon profumo di caffè mi avvolge.
"Buongiorno" mi saluta allegramente una ragazza.
"Ciao" le rispondo mentre mi guardo intorno incuriosita.
"Sei una matricola, vero?" mi chiede sorridendo teneramente.
"Si, è davvero così evidente eh?" le domando retoricamente ridacchiando.
"Si, ma non ti preoccupare, vedrai che cambierà tutto nel giro di qualche settimana" mi rassicura sorridendo.
Io annuisco, poi mi faccio spiegare come funziona e cosa posso prendere. Faccio con calma, non solo perchè non c'è nessuno, ma anche perchè voglio capire bene come fare nei prossimi giorni e non sembrare un marziano sulla Terra. Dopo circa dieci minuti mi siedo sul bancone e la ragazza davanti a me comincia a raccontarmi un po' del campus, delle attività e poi scopro che anche lei frequenta l'università e che ha trovato questo lavoro circa due anni fa.
"Comunque piacere, mi chiamo Hazel" mi dice ad un certo punto.
"Piacere mio, Giulia" le dico pronunciando in italiano il mio nome.
"Oddio sei italiana!" esclama entusiasta.
Annuisco sorridendo, mentre lei super felice mi sorride e poi mi dice: "Mi sa che mi dovrai insegnare un bel po' di cose sai? C'è un ragazzo italiano del mio corso che mi piace da un anno ormai e mi piacerebbe colpirlo con qualche parola di italiano o anche un po' di conoscenze generali"
Io le sorrido e poi le dico: "Non ti preoccupare, verrò qui tutti i giorni con una nuova parola e ti aiuterò a fare colpo su di lui".
Hazel mi ringrazia mentre la saluto. Ora devo andare in segreteria.
Dopo circa un'ora e mezza ho finito di firmare documenti e ho preso lo scatolone con alcuni dei materiali che mi saranno utili per lo studio. Poi mi dirigo nuovamente al mio dormitorio per appoggiare tutto. Una volta dentro apro e scopro, che non solo c'è materiale di cancelleria e qualche libro universitario, ma anche la felpa grigia con la scritta viola dell'università. Faccio un salto e rido contenta. Scatto una foto di me con la felpa e la mando subito a Laila. Guardo l'ora, sono le undici. Posso partire e andare alla scoperta di New York.
Dopo aver studiato la piantina decido di andare a piedi a vedere Central Park, anche se so che non riuscirò a vederlo tutto. Per un po' mi perdo tra il verde e la numerosa folla di cittadini che camminano di qua e di là. Poi passo brevemente per l'Upper East Side (che tutti i fan di Gossip Girl sicuramente conoscono) e infine decido di andare al ponte di Brooklyn. Ci vado a piedi anche se mi ci vuole circa un'ora, ma oggi ho tempo e voglio godermi bene la città.
Dopo essere arrivata nella famosa strada che tra i due edifici mostra una parte del ponte, scatto una foto e la mando a Laila. Poi, siccome il mio stomaco gorgoglia, decido di andare a mangiare qualcosa. Noto un carrello con del cibo da strada e decido di fermarmi a provarlo, augurandomi di non avere dolori di stomaco o qualcosa di peggio!
Passeggio ancora un po', poi verso le tre del pomeriggio mi riavvio al campus.
Quando rientro controllo l'ora e sono già le quattro, me la sono presa comoda!
Vado a lavarmi nel bagno che c'è infondo al corridoio e faccio con calma, so che nessuno ha fretta di entrare. Poi mi rivesto, vado a mangiare in mensa dove incontro Hazel e ci mettiamo a parlare fino a quasi le nove di sera. Infine entrambe ci dirigiamo verso le nostre stanze e ci salutiamo.
Scrivo a Laila e le racconto un po' il resto della mia giornata, di Hazel, della mensa e tutto. Le confesso che mi manca il cibo italiano, il mio letto e la loro compagnia costante. Lei mi incoraggia, mi dice che questa sensazione durerà per poco. Poi mi parla della sua uscita con il ragazzo che le piace e infine ci salutiamo.
La mia prima giornata a New York è stata fantastica, ma ammetto che nonostante l'eccitazione iniziale mi sento un po' strana, un po' agitata e anche fuori luogo. Ma non voglio scoraggiarmi, sono curiosa di sapere cosa il futuro ha in serbo per me!
STAI LEGGENDO
La speranza oltre l'oceano
RomantikGiulia, una ragazza italiana di 20 anni, parte per il college NYU in seguito alla vincita di un'importante borsa di studio. Oltre a coronare il suo sogno di un'esperienza negli States, incontrerà nuovi amici e un ragazzo davvero mozzafiato che le fa...