Seven minutes in Heaven

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Vado dalle ragazze, racconto loro quello che mi ha detto Tyler e poi decido di andare a prendermi qualcosa da bere. Devo rilassare i nervi e non badare a quello che mi dice lui.

Dopo aver bevuto un po' di vodka alla pesca mi butto nella mischia con le ragazze per ballare. Mi muovo sensualmente, seguendo la musica. Voglio dimenticare tutto quello che ho attorno a me, voglio sentirmi libera. Continuo a ballare per un po', poi chiedo alle ragazze se possiamo fare una pausa e quando lo dico i ragazzi ci trascinano fuori dove un gruppetto di loro amici sta giocando a "Seven minutes in Heaven". 

"Oddio" mormoro ridacchiando.

Il tempo passa e mentre si attendono i sette minuti di ogni coppia, tutti parlano tra di loro. Io, ad esempio, ho appena conosciuto un altro ragazzo italiano che viene da un paesino del Veneto. Così, per un po', parliamo anche in italiano. Poi ci rimettiamo a discorrere in inglese. Il tempo passa e non mi accorgo neanche subito che anche Tyler si è inserito nel gioco. Così, quando l'ultima coppia esce dallo stanzino degli attrezzi che c'è qui vicino a noi, una ragazza che gestisce il gioco estrae due nomi e dice: "Tyler e Giulia".

Il mio cuore salta un battito. Il mio sguardo cerca subito quello delle ragazze e poi quello di Tyler. Lui si è già alzato e mi sta aspettando. Io mi alzo, mi sistemo il vestito ed entro in questo stanzino, Tyler entra dopo di me e chiude la porta dietro di sé. 

Il silenzio cala tra noi. Io mi appoggio a uno scaffale, lui invece rimane in piedi. Si guarda attorno e piano piano vedo che si avvicina a me. Così, sospiro. Lui mi guarda.

"Perché mi guardi sempre?" sbotto irritata.

"Perché sei la ragazza più pura e bella che io abbia mai visto" sussurra guardandomi negli occhi. 

Io mi sciolgo, ma cerco di mantenere la calma.

"Scommetto che lo dici ad ogni ragazza prima di portartela a letto" gli dico con un filo di disprezzo.

"No!" esclama lui prendendomi il viso con il mento per portarlo ai suoi occhi, "Non dico mai niente. Accetto quello che anche a loro va bene. Non le illudo" continua.

Io sospiro ancora. Questa vicinanza mi sta uccidendo.

"Te lo devo dire. Questo vestito è magnifico, ti sta perfettamente e so che non lo dovrei dire o che non dovrei guardare, ma quello scollatura è così invitante..." sussurra mentre lo sguardo gli cade lì nuovamente. Sento che il suo corpo ormai è attaccato al mio, ne sento il calore, la morbidezza e sento il suo profumo. Inebriante, delicato, mi ricorda tanto la cannella misto vaniglia.

"Te l'ho fatto venire duro, vero?" gli chiedo, stupendomi così tanto di me stessa che se potessi mi tirerei uno schiaffo.

Tyler all'inizio mi guarda stupito, poi ammette: "Oh Dio si, non sai quanto".

Rimango stupita, non pensavo così tanto. E questa sua risposta non fa che alimentare la mia voglia di baciarlo, di sentirlo vicino a me. Così lo guardo, intensamente e gli fisso le labbra. 

"Non voglio farti del male Ly" sussurra accarezzandomi una guancia.

"Non lo stai facendo" gli sussurro a mia volta. Quanto lo voglio, oddio.

"Non voglio illuderti" continua guardandomi preoccupato.

"Non lo stai facendo" continuo. Ora direi qualsiasi cosa pur di poterlo baciare. E lui sembra leggermi nel pensiero, infatti si fionda sulle mie labbra e io non posso fare a meno di gemere sommessamente. Mi tira a sé e ora davvero posso sentire il lieve rigonfiamento sui suoi pantaloni. Voglio di più. Lui si appoggia sopra un tavolino lì nel ripostiglio e io mi siedo sopra di lui a cavalcioni. Fionda le sue labbra sul mio collo, ancora una volta e non posso non gemere a voce più alta.

"I tuoi gemiti sono i più belli che io abbia mai sentito" mi dice guardandomi negli occhi.

"Tu sei la cosa più bella che io abbia mai visto invece" gli rispondo sommessamente. Lo so che sono sottona in questo momento, ma è vero, è così fottutamente sexy. 

Poi riprendiamo a baciarci, le nostre labbra si rincorrono, le lingue si intrecciano e i nostri respiri affannati sono l'unico rumore che sentiamo. Io inizio a muovere il mio bacino su di lui e lo sento sospirare il mio nome. 

"Ly così mi fai impazzire" sospira sulle mie labbra prima di inserire piano piano una mano verso il seno e una sul sedere e io non posso non sospirare un "Tyler" a bassa voce.

Una voce, però, interrompe le nostre effusioni. Ci rimettiamo a posto e con più calma possibile usciamo e ci andiamo a sedere dov'eravamo prima, anche se io mi sento ancora tutta accaldata e non soddisfatta e quindi decido di andare a bere un po' d'acqua nei bagni. Nora e Lana mi accompagnano mentre i ragazzi rimangono assieme. Una volta giunte in bagno mi rinfresco le tempie e i polsi con dell'acqua fredda. Il mio cuore galoppa ancora nel petto se il mio pensiero a va quello che è successo poco fa con Tyler. 

"Giuly" mi richiama Nora.

"Sembri sconvolta" aggiunge Lana

Io sospiro e racconto cosa è successo, compresa la mia uscita sulla durezza del suo membro, della quale mi vergogno parecchio a ripensarci. Nora e Lana ascoltano in silenzio, ma le loro facce sono piuttosto esplicative. 

"Oh mio Dio!" esclama Nora ridendo, "Giuly altro che vita da suora qua" continua sorpresa.

"Mi sa che qui sta uscendo la vera essenza della nostra cara amica!" aggiunge Lana con un ghigno divertito.

Io sospiro e sorrido lievemente. Mi sento frastornata. Tra l'alcool e il bacio di Tyler non ci sto capendo più nulla. Le ragazze mi incitano a bere un po' d'acqua e io le assecondo volentieri. Poi, dopo un po', torniamo fuori dove i ragazzi stanno ancora giocando. Io dico loro che sono piuttosto stanca e che mi piacerebbe tornare in dormitorio. Mi scuso, ma mi sento davvero esausta.

"Ti accompagniamo allora" esorta Paul seguito da Matt e dalle ragazze.

"Lo faccio io" li interrompe Tyler.

Tutti si guardano perplessi. Io li saluto, li ringrazio e comincio a camminare, anche se la mia testa è piuttosto in subbuglio. Tyler si affianca subito a me e mi sorregge. Camminiamo in silenzio, poi, quando nota che fatico a muovere bene le gambe, mi prende a cavalcioni sulla sua schiena. 

"Non avrei dovuto baciarti" mi dice nel silenzio.

"Ormai il danno è fatto" ammetto.

Tyler sbuffa. 

"Cos'hai da sbuffare" lo rimprovero infastidita. 

"Non riesco a capire come fare con te. Sei così diversa dalle altre ragazze, che mi spaventi" ammette sussurrando.

Io ridacchio divertita. Nella mia breve vita mi hanno detto tante cose, ma questa proprio mi mancava.

"Io ti spavento?" gli domando ridacchiando ancora.

"Si, perchè tu non mi chiedi quello che voglio le altre. Tu mi sfidi. Ma io non sono come tu vorresti" continua.

"E sentiamo. Come ti vorrei?" gli domando.

"Tu vorresti che io fossi buono con te, che io fossi qui solo per te, ma io non sono in grado di gestire i sentimenti. Questa cosa tra noi, deve finire" continua più deciso.

"Lo stai dicendo più per te o più per me?" gli chiedo curiosa.

Lui mi fa scendere e solo ora noto che siamo al dormitorio.

"Per entrambi. Si, è vero, su di me hai un'effetto assurdo. Appena ti vedo vorrei baciarti, vorrei poterti toccare e sentire i tuoi gemiti che dicono il mio nome, ma questa è solo attrazione fisica. La dobbiamo fermare prima che ti distrugga" mi dice lui guardandomi negli occhi.

Io sospiro, ma annuisco. Capisco cosa intende e sono d'accordo. Voglio di più di semplice attrazione fisica per me.

"Ci siamo appena conosciuti, mi sei molto simpatica e sento che potremmo essere davvero buoni amici. Per questo dobbiamo troncare questa cosa, sei molto importante per me, anche se ci conosciamo solo da una settimana" ammette accarezzandomi la guancia.

Annuisco e mi sciolgo. Gli dico che va bene e poi lui mi accompagna alla mia stanza. Mi cambio velocemente, mi strucco e mi metto subito a dormire. Non ho neanche il tempo di pensare a quello che ci siamo detti, ma sono sicura che lo farò domani e anche nei prossimi giorni. 

La speranza oltre l'oceanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora