capitolo 15

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Devhon

Il viaggio per arrivare alla sede di Dubai è stato peggiore di quello che ho fatto partendo da Seattle.

Perché?

Perché l'ho avuta a dieci centimetri da me, e la voglia di incastrarla all’angolo dei sedile sotto gli occhi dell'autista era più forte della della voglia di respirare, per non parlare del suo profumo, dannazione! Era così accentuato, che ha riempito subito l'abitacolo, rendendo l'aria irrespirabile, ho guardato fuori dal finestrino per quasi tutto il tempo, aprendo e chiudendo il pugno della mano, e facendo lunghi respiri, evitando cosi di guardare quella cazzo di divisa che fasciava il suo corpo... quella camicia bianca, quasi trasparente che faceva intravedere il suo reggiseno di pizzo color carne e la quella gonna blu scuro cosi stretta in vita, da farmi lasciare poco all'immaginazione. In tutto completo da delle scarpe con il tacco, poco adatte ad un lavoro in ufficio, e più da una serata dopo vari gin e coca.

Ti prego Bob! Sta giù.

Ci manca solo che si metta sugli attenti e faccia il saluto al sole.

Fallo per me, sta giù, rimani fermo.

Quel completino mi ha mandato del tutto fuori di testa. Per non parlare della sua ingenuità nel fare le cose, quell'innocenza che la contraddistingue in tutto e parliamoci chiaro, la rende diversa e dannatamente sexy. A volte penso che le piaccia vedermi andare fuori di testa, ma allo stesso tempo la guardo e mi rendo conto che è davvero come sembra, genuina, semplice e dannatamente bella.

Smettila Dev! Stai mandando il motore così su di giri che quando partirai finirai per schiantarti.

Mia non ha la minima idea di quello che mi sta facendo provare, ma la parte sensata di me mi ricorda che è meglio così non voglio darle falsi illusioni ancora una volta, che io Devhon Monroe, non posso permettermi Mia Clark.

Appena arriviamo scendo e mi butto fuori dall'auto, attirando l'attenzione dei due che scopro a guardarmi in modo strano, come dargli torto, ma dovevo farlo, dovevo  respirare aria pulita, mentre lei scende e fa il giro per affiancarmi ancora una volta.
Pensi ancora che averla al tuo fianco sia una buona idea?

Taci voce!

Inutile dire che ormai il suo profumo mi è entrato dentro invadendo i miei polmoni e sento l'aroma di zucchero filato dappertutto, come se fossi entrato in un dannato negozio di caramelle.

<<Oh mio Dio!>> Esclama attirando la mia attenzione.

<<Che c'è?>> Chiedo curioso, mentre ancora tengo la testa in aria per assorbire quando più aria pulita possibile, anche perché sento bob senza ossigeno e la paura che potrebbe saltare fuori da un momento all'altro e più forte di tutto il resto.

<<Non ci posso credere! Anche questa è tua?>> Chiede stupida. Abbasso il capo e la guardo, mi viene da sorridere ma sono bravo a non farle notare nulla.

<<Si e no, visto che è stata fondata anche con i soldi dei Monroe>>. Ma lei ignora le mie parole continuando a guardare stupita la struttura.

Ma sarà tua al cento per cento dopo il matrimonio.

<<Quante ne hai? Giusto per essere sicura che in futuro non finirò a lavorare per te, di nuovo>>. Chiede.

Inevitabile 2 L'impero Del PrincipeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora