Capitolo 9°

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Devhon

Ho passato la notte insonne aspettando una sua risposta, ma inutile dire che di risposte non ne sono arrivate, e con lo stomaco in subbuglio esco dall'appartamento e raggiungo la DAP.
Se Mia avrà accettato la proposta di Dafne, non devo assolutamente rischiare di incrociarla.

Arrivo alla mia auto, che già mi attende, puntuale come sempre.
In tutto questo frangente, mi sono dimenticato di Logan, dopo la mia sfuriata di ieri non l'ho più sentito.

Devo vedere come sta.
Digito il suo numero e porto il telefono all'orecchio, squilla ma lui non risponde.

Non è mai successa una cosa simile, c'è qualcosa che non va.
Sembra che abbia trovato la scusa perfetta per allontanarsi.

Perché mai avrebbe dovuto farlo?
Sei paranoico.

Quando si tratta di Mia di lui non posso fidarmi, so che le piace, lo conosco molto bene e non  si arrende facilmente, qualcosa mi porta a pensare che la discussione dell'altro giorno sia stata solo un capriccio, un modo per potersi allontanare e fare quello che che tanto lo tormenta da mesi.
Scopare Mia.
Spero non sia così, perché solo il pensiero mi fa ribollire il sangue.
Q

uindi chiamo Patrik per capire se sa qualcosa.
<<Che c'è?>> simpatico come sempre.

<<Hai sentito Log?>> Gli chiedo.
<<No, perché?>> Mi domanda senza alcun interesse, ma giusto per cortesia.
Pat è così, sembra che non gli interessi nulla al mondo, sempre scorbutico e lunatico.

Un Monroe.

Riattacco e poso il telefono sul sedile di fianco a me, semmai vorrà, saprà dove trovarmi.

Raggiungo l'edificio e arrivo nel mio ufficio. Di Dafne nessuna traccia, segno che forse, ma dico forse, Mia avrà accettato. Sorrido come un idiota e entro sedendomi dietro la mia enorme scrivania, non passa molto tempo quando sento un grand chiacchiericcio nel corridoio.

Ma cos'è? Sembra un mercato!

<<Ma che cazzo succede?>> Dico da solo, mi alzo ed esco dall'ufficio, vedo due delle mie dipendenti a mani aperte che urlano.

<<Signorina senza appuntamento non può vedere il signor Monroe>> .
<<Levati, bionda!>> Urla la voce.

<<Che succede?>> Dico attirando l'attenzione delle donne, ma non fanno in tempo a spiegarmi nulla che da dietro le spalle, tra spintoni e grandi paroloni alle mie impiegate, esce una testa rossa.

<<Era ora cazzo!>> Urla sorpassando le donne.

Ellie?

<<Per parlare con te cosa devo fare?>> Dice scontrosa ed entrando nel mio ufficio, come se sapesse la strada.
Io rimango immobile a capire che diavolo fare.
Che ci fa lei qui?
Alzo la mano per mandare via le donne in attesa di una mia predica, e entro anch'io.
Non ho tempo per loro, ora devo occuparmi di una pazza.

<<Che intenzioni hai Monroe?>> Dice sbattendo la sua borsa sulla mia scrivania.

<<Ciao anche a te Ellie, come stai?>> Dico sarcastico, chiudendo la porta dietro di me.

Inevitabile 2 L'impero Del PrincipeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora