Capitolo 31

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Devhon

Tutto insieme...

Che cazzo, sta succedendo? Perché Mia è salita in quell'auto, ma sopratutto lui cosa ci faceva qui?
Prendo il telefono e incomincio a chiamarla. Lo faccio svariate volte, finché sconfitto, mi arrendo. Sta decidendo di ignorare le mie telefonate, ha capito tutto, ha letto il terrore nei miei occhi, ha percepito l'istante esatto in cui il mio incubo ha preso forma. Stefany e Mia nello stesso posto.
Sento ancora il cuore martellare, e involontariamente sento i miei nervi saltare come molle.
La mente mi sta borbandando di domande, come se io potessi rispondere ad alcune.
Continuo a smanettare con il telefono e mettendo l'orgoglio da parte, chiamo Logan, ma parte subito la segreteria e incomincio a perdere la testa, quasi pronto a devastare il mio stesso palazzo. Sento la rabbia salire, non ho più il controllo della situazione, mi sta sfuggendo tutto di mano e io non posso fare niente. Ma la cosa che più mi sta devastando la mente, è la scena di Mia che sale in auto di Logan, come se stesse scappando da me e si stesse rifugiando in lui.

Mi sono per caso perso qualcosa?

Sembra che tutto stia giocando contro di me. Sto perdendo del tutto Mia, mentre la serpe velenosa si presenta qui e si scontra con lei, e tutto questo finisce con me che rimango a guardare come il mio migliore amico/fratello si porti via la mia donna.

La tua donna?

L'ho pensato davvero! Sapevo che se l'avrei chiamata per nome troppe volte mi sarei abituato all'idea, e devo dire che questa idea non mi dispiace per nulla.
Mi volto verso Stefany e la trovo con uno specchietto da trucco in mano, mentre si ammira e tocca il suo labbro con la punta dell'indice, con quelle unghie laccate di viola chiaro e un anello che le circonda il dito.

<<Che cazzo ci fai tu qui?>> Le chiedo avvicinandomi a lei.
Ma lei continua a guardarsi, senza rispondermi.
Mi sta ignorando?
E senza pensarci due volte mi avvicino velocemente a lei scaraventando quello specchietto a terra. Il vetro si frantuma sparpagliandosi sul marciapiede.

<<Ma sei diventato matto? Porta sfiga rompere gli specchi, non lo sapevi?>> Urla guardando il suo giocattolino sparso a terra.
<<Non può andare peggio di così>>. Le dico a denti stretti.
<<Ora parla! Ti ho fatto una domanda ed esigo una risposta>>.
<<Sai quanto costa una specchietto così?>>
<<No, ma potrei vedere dal mio estratto conto,  ora parla>>. Le intimo ancora.

<<Stavo guardando le mie labbra, sai la tua "amichetta" mi ha sbattuto una porta in faccia>>. Dice mimando con delle virgolette il nomignolo affibbiato a Mia.

<<È una mia dipendente, e per quello che ha fatto le aumenterò lo stipendio>>. Dico soddisfatto.

<<Ma davvero? Una tua dipendente?>> Dice mettendo le mani sui fianchi.
Ha capito...
<<Dimmi perchè sei qui?>> Le chiedo cercando di cambiare discorso.

<<Mi manda tuo padre>>. Dice

Mio padre?

<<Dev non rimuginarci troppo su, sai che abbiamo una festa di fidanzamento, e diciamo che non ha accettato un no come risposta>>. Lei sa che non ho via d'uscita, sa che non posso permettermi nulla e le piace vedermi all'angolo e senza via d'uscita.
Maledetta.
<<Pensi davvero che solo perchè mio padre ha deciso di mandarti qui, io sia disposto ad organizzare
questa farsa?>> 

<<Disposto o no, caro Devhon Monroe, il fidanzamento si farà comunque>>. Dice alzando in ghigno.

<<Andiamo!>> Ordino salendo nella macchina che già mi attende. Lei senza farselo ripetere fa il giro e aspetta che le venga aperta la porta. Perché queste cose prima non le notavo?
<<Sali! Non ti farò aprire la porta da mio autista>>. Lei stizzita si apre la porta per poi sbatterla così forte da farmi fischiare le orecchie.

Inevitabile 2 L'impero Del PrincipeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora