Mia
Esco da quell'ufficio con il cuore in gola e raggiungo l'aria aperta, finalmente respiro. Dafne mi parla, ma io non sento nulla, sono rimasta lì, dentro con lui, con quella canzone che continua a ronzarmi in testa e restia a torturare la mia anima.
<<Mia, ma che succede?>>
<<Ti prego andiamo via>>. Riesco a dire prima che un singhiozzo spezzi la mia voce.
<<Certo, andiamo>>. Dice prendendo la mia mano e raggiungendo un taxi dall'altra parte della strada.☆☆☆
Arrivo alla mia camera e mi butto sul letto.
Che diavolo mi è venuto in mente?
Perché ho scelto di andare via? Avrei potuto godere di quel poco che mi offriva e invece l'orgoglio ha parlato e messo da parte ciò che volevo veramente dire.
In realtà le parole di Ellie hanno preso il sopravvento.
Ma quello che più mi infastidisce in tutto questo, è la consapevolezza delle mie scelte che mi portano comunque a star male, come se mi piacesse provare questo dolore. Mi pento di tener testa e mi crogiolo nel medesimo dolore.Non so mai cosa fare.
Le sue parole, le sue labbra il suo odore, è stato una tortura allontanarmi da lui. Ho sentito il cuore frantumarsi ancora una volta, non so che nome dare a tutto questo, il mio è solo un amore non ricambiato. Lui è troppo importante per avere veri interessi nei miei confronti.
Sospiro e mi costringo a non versare nessuna lacrima. Devo essere forte.
Anche se devo ammettere di aver preso coscienza di una cosa che più mi ha spaventata, e non poco. La consapevolezza di voler rimanere lì, nonostante tutto. Perché con lui non sono mai lucida, non ragiono e mi lascio andare come se le sue parole fossero note musicali, e io una ballerina di danza classica. E so che avrei ceduto da lì a poco, e anche se odio e detesto ammettere perfino a me stessa, sarei stata felice di concedermi a lui ancora una volta, con le spalle a quella porta, mentre una sua mano restava ancora avvolta intorno al mio collo.
Sentivo il sangue ribollire, come il fuoco sotto forma di lava incandescente, disteso lì, pronto a salire, partendo dalle mie caviglie e piano piano avrei lasciato che quel calore mi divorasse. Sentivo il vuoto allo stomaco e il cuore martellare e l'utero contrarsi come se fosse sincronizzato con il respiro di Devhon, eppure non volevo che quella sensazione finisse.
Se solo non avessi appena fatto la scelta di chiudere definitivamente questa storia...
Oddio ma che mi salta in mente?Ho voglia di urlare al mondo intero, ho voglia di dire quello che provo, ma risulterebbe comunque inutile. Per me non cambierebbe niente.
<<Ho fatto la scelta giusta, ho fatto la scelta giusta>>. Mi ripeto da sola nel vuoto della stanza, strizzando gli occhi e cercando di allontanare quell'insana e malsana voglia di attraversare il corridoio bussare alla sua porta e toccare ancora quell'angolo di paradiso.
Non pensarci Mia.
Mi alzo dal letto, come se fossi un burattino mosso da fili invisibili e mi appoggio con la testa alla porta. Chiudo gli occhi e cerco di concentrarmi su qualsiasi cosa possa portarmi a capire se lui potrebbe già essere rientrato, e giocando di fantasia me lo immagino seduto sul letto, con la mano tra i capelli, con la fronte corrucciata che pensa a quello che abbiamo fatto, che pensa a me.
Smettila Mia!
Scaccio la voce e cerco di concentrare addirittura l'olfatto, come se così facendo possa sentire il suo odore, o solo il suo passaggio, quella scia che lascia il segno.
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Inevitabile 2 L'impero Del Principe
ChickLit🔞🔥🔞 Tra Mia e Devhon è qualcosa di davvero inspiegabile, qualcuno lo chiamerebbe circolo vizioso, ma in realtà è qualcosa a cui loro non sanno dare nome, e solo vivendo lo si può comprendere davvero. Una ragazza di montagna con nessuna esperienza...