Devhon
Questa parte potevo decisamente evitarla, ma che dire, questa ragazzina di montagna, mi manda davvero fuori di testa, e non è per niente un bene. Devo allontanarla e mettere in chiaro la nostra posizione, altrimenti finirà peggio di come è finita l'ultima volta.
Sembra che ogni cosa che diciamo, o facciamo, venga sempre riferita ai giorni passati in Trout Lake.
Sembrano così lontani, eppure, eppure non è passato poi così tanto tempo. Le vecchie ferite che ricoprono il mio corpo, ne sono la prova vivente, e quelle nuove che ornano le mie nocche, mi ricordano che niente è cambiato, se non peggiorato. Purtroppo non posso negare che lei, questa sirena incantatrice, ignora totalmente il suo potere. Lei non sa quali istinti smuove in me, e sinceramente preferisco che continui ad ignorare la situazione.Finalmente arriviamo, Levis, il mio autista, si ferma davanti all'entrata, e il cocchiere dell'hotel apre gentilmente la mia portiera, mentre il mio autista prova a fare il suo lavoro con Mia, inutile dire che è già fuori e si guarda intorno come se vedesse il mondo per la prima volta, un pó come Alice nel paese delle meraviglie.
<<Bentornato signor Monroe. È sempre un piacere rivederla>>.
<<È un piacere anche per me>>. Rispondo camminando verso le grandi porte.
Mia mi segue, fermandosi di tanto in tanto per guardare la bellezza del posto.<<Mio Dio! Questo è...>> Dice senza finire la frase sbalordita.<<Questo è... stupendo>>. Conclude.
<<Non hai ancora visto niente>>. Ribatto avvicinandomi alla reception.
<<Signor Monroe!>> La voce del direttore mi fa voltare, e come sempre nel suo elegante completo blu, dal fazzoletto argentato, gli stessi toni del suo hotel, si avvicina sorridendo e allungando già la mano.
<<Che bello averla di nuovo qui>>.
<<Sai che amo questo posto, ed è un piacere alloggiare qui>>.
<<Dopo quello che ha fatto per me saperla qui è un vero onore>>.
<<Sempre troppo gentile, Trevis>> Ribatto.
<<La suite imperiale è già pronta>>.
Sorrido e mi volto verso Mia.
Ed eccola lì che mi guarda come se fossi un alieno.
I suoi occhi sono sbarrati e posso dire che leggo dell'imbarazzo nel suo atteggiamento; si tocca i capelli, incastra il labbro inferiore tra i denti e le sue guance si tingono con quella leggera sfumatura rossa, atteggiamenti che si contraddistinguono anche nel caos più totale.
<<Trevis!>> Lo chiamo attirando la sua attenzione, intento a dare ordini precisi per il mio alloggio, come se il principe fosse tornato alla tenuta reale.
<<Lei è Mia Clark>>. Decido di presentarla, anche per rompere questo suo imbarazzo.
<<Salve signorina sono Trevis, il direttore dell'hotel. Di solito non conosco le accompagnatrici del signor Monroe, ma se ha deciso di presentarla, deve aver fatto davvero colpo>>. Ed ecco che Mia da un leggero colorito rosso, sembra quasi prendere fuoco.
Devo anche dire che le parole di Trevis non erano affatto previste e hanno spiazzato anche me.
<<Trevis no! È solo la mia contabile personale>>. Cerco di precisare.
Alle mie parole, qualcosa in Mia cambia, i suoi occhi sembrano avere un velo di delusione
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Inevitabile 2 L'impero Del Principe
ChickLit🔞🔥🔞 Tra Mia e Devhon è qualcosa di davvero inspiegabile, qualcuno lo chiamerebbe circolo vizioso, ma in realtà è qualcosa a cui loro non sanno dare nome, e solo vivendo lo si può comprendere davvero. Una ragazza di montagna con nessuna esperienza...