CAPITOLO 23

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L'Amore è composto da un'unica anima che abita due corpi.          (Aristotele)

«Alice sei scorretta».

«Può darsi, ma adoro torturarti».

«Ci metto due secondi a capovolgerti e a cambiare i ruoli».

«Lo so, ma in fondo ti piace lasciarmi il comando».

«Questo è vero».

Sono ancora sopra di lui, gli tengo le mani bloccate dietro alla testa e continuo a baciarlo, leccarlo e morderlo. Ad ogni mio movimento sopra di lui, corrisponde un suo gemito di piacere. Mi sfilo la giacca e gli blocco nuovamente le mani dietro alla testa. Gli sfioro il viso con il mio seno, contenuto in un top attillato color argento. Faccio un secondo passaggio, ma questa volta lui reagisce.

«Ma è altrettanto vero che non vedo l'ora di darlo a te, il tormento».

Mi capovolge e sale lui sopra di me. Prende le mie braccia e me le porta esattamente dove io tenevo le sue, con la differenza che a lui basta una sola mano per tenermele ferme. Anche il resto del corpo non ha molto spazio d'azione, lui è fisicamente superiore, non ho speranze di contrastarlo.

Adesso è lui a baciarmi e darmi il tormento. La sua mano libera scorre sopra le mie labbra, poi scende giù sul collo e sul lato del seno. Istintivamente gemo e mi mordo le labbra. Si avvicina al mio orecchio e prima me lo lecca e poi mi sussurra lentamente.

«Punto sensibile il tuo seno a quanto pare, e pensare che sono solo passato di lato».

Riprende la mano e questa volta la passa prima in centro al mio seno e poi si mette a giocare con il mio capezzolo destro. Gemo di nuovo ad ogni suo passaggio e mi inarco istintivamente.

«Leonardo andiamo in cabina da te».

«Condivido la cabina con Ludovico, bravo ragazzo, ma precisino convulsivo come tua sorella. Non mi sembra una buona idea».

«Allora andiamo da me, se siamo fortunati Benedetta si è fermata da Fede».

«Un giorno mi spiegherai meglio il tuo rapporto con Federico, non mi piace come ti guarda».

«Sei geloso di lui?»

«Non sono geloso, ma da quando ti conosco lui è sempre appresso a te, in palestra, a prendere il sole, in discoteca, alle escursioni. Preferirei sapere se hai avuto una storia con lui».

«Questa a casa mia si chiama gelosia!»

«Va bene, lascia stare, come non detto».

«Leonardo guardami: è il mio migliore amico, praticamente è come un fratello per me. Faccio un sacco di cose con lui, ma nessuna di quelle che pensi tu. No, non ci sono mai stata assieme. Mi ha vista in pigiama, probabilmente anche in intimo, abbiamo dormito assieme tante volte, ma nient'altro, ok?»

«Ok, grazie, ma adesso dobbiamo assolutamente recuperare. Questa cosa che lui ti ha vista in intimo ed io no, non va per niente bene».

Sorride e mi prende la mano, recupero al volo la giacca e scendiamo di due ponti per prendere l'ascensore. Usciamo al ponte 11, percorriamo il lungo corridoio ed entriamo nella mia cabina.

E' vuota. Per sicurezza chiudo dall'interno in modo da bloccarne l'apertura.

Leonardo si avvicina e mi stringe.

«Alice cosa c'è?»

«Niente, a proposito stai bene in jeans, sembri più giovane, è tutta la sera che volevo dirtelo».

«Alice guardami. Alice! Hai cambiato idea, vero?»

«Scusa, sono un po' confusa, tu mi piaci molto. Un attimo fa, ti sarei saltata addosso senza pensarci, ma poi abbiamo parlato, tu mi hai confidato della tua famiglia, io della mia e adesso sono nel panico. Prima sarebbe stato solo sesso, ma adesso .. »

«Adesso cosa? Finisci la frase».

«Lascia stare è solo una stupidaggine».

«Non è affatto una stupidaggine. Alice, per favore, finisci la frase».

«Beh, è difficile da spiegare, ma adesso, se tu te ne andassi, ti porteresti via con te i miei segreti, le mie fragilità, le mie paure. Non sarebbe più solo sesso. Non sarebbe più la storia di una sera. Stanotte ci siamo lasciati andare alle confidenze più intime, ancora più intime del sesso. Un corpo lo dimentichi, lo sostituisci, ma tutto questo no. Ed io non sono pronta, in una relazione non sono mai arrivata ad un'intimità tale, finora era solo sesso. E adesso, qui con te, nel momento stesso in cui ho realizzato tutto questo, mi ha preso il panico».

«Alice, è la cosa più bella che mi abbia mai detto una donna. Ascolta, so esattamente cosa intendi, anche per me in passato è stato tutto più facile, più superficiale. Non sono bravo con i sentimenti e neanche con le parole. Ma posso dirti che mi piaci e anche molto. Non sono mai stato così bene in compagnia di una donna come con te in questi giorni. Sono attratto da te, sia mentalmente che fisicamente, e tu lo sai. Viviamocela giorno per giorno Alice, vediamo come va, ok? Senza regole e senza piani, come siamo noi d'altronde. Istintivi e passionali. Mai avrei detto sentimentali, ma evidentemente la vita è una continua sorpresa. Che ne pensi?»

«Se per te va bene, io ci sto, giorno per giorno».

«Vieni qui fatti abbracciare».

«Leonardo non dormirai qui, vero?»

«Alice non ti farei dormire. Condivido tutto quello che hai detto e credo sia giusto prenderci un po' di tempo. Ma sono un uomo, sono attratto da te e tu sei pericolosamente bella ed incredibilmente sexy; se vedessi il tuo intimo, non ti durerebbe addosso più di una decina di secondi».

«Ok, ci vediamo domani, vieni con noi a Palermo?»

«Domani dovrò lavorare, sarò in collegamento con i ragazzi per sistemare la tua presentazione. Siamo oramai prossimi alla scadenza. Ma, sia chiaro, voglio assolutamente vederti per cena».

«Ai tuoi ordini».

Spazio Kiki ❤️❤️❤️❤️❤️

Io li adoro. Ma che sia un po' di parte?!?
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