CAPITOLO 20

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Agisci come se quel che fai, facesse la differenza. La fa.
 

                (William James)

Il Teatro è pieno, tutte le poltroncine di tutti e tre i piani, si sono riempite. Al ponte 6 è stata sistemata la postazione dei 3 giudici che, dotati di un pulsante rosso, potranno votare il cantante che si esibisce sul palco in quel momento e chiedere di far parte del loro team. I cantanti in gara saranno 7, tutti più o meno dilettanti, che si esibiranno su una canzone a loro scelta, presumibilmente il loro cavallo di battaglia. Verrà stilata una classifica ed il pubblico, munito di telecomando per votare, potrà alla fine incoronare il vincitore.

Benedetta e Fede sono già seduti e ci hanno tenuto i posti in seconda fila. Sono tutti elettrizzati, personalmente non credevo che tale manifestazione godesse di tanti consensi: il motivo lo avrei capito solo dopo.

Entra Riccardo, il direttore di crociera, che spiega sommariamente il gioco, passando come niente fosse dall'italiano al francese, l'inglese e lo spagnolo. Presenta i 3 giudici di gara che sono Anastasia, la direttrice artistica della nave, Mattew, un ufficiale ai comandi e Steve il primo ballerino.

Si illumina lo schermo dietro al palco e compaiono uno alla volta, il nome del cantante in gara ed il titolo della canzone scelta. Riccardo li legge, mano a mano che appaiono, ed il pubblico applaude ad ogni nomination.

Cantante n. 5 : Sig.na Alice Martini, canzone "Rolling In The Deep" di Adele.

Sbianco, non può essere, io mai e poi mai mi sarei candidata a cantare. Ho dovuto farlo su costrizione di Vittoria un paio di mesi fa, per uno spettacolo di beneficienza, portando la stessa canzone. Nonostante fosse un'esibizione parrocchiale, mi ricordo che mi tremavano le gambe. Avevo preso anche qualche lezione da un maestro di canto per rivedere alcuni passaggi, ma cantare in pubblico non è mai stata tra le mie priorità. Lavoro in un locale in cui si esibiscono diversi gruppi, mi hanno chiesto diverse volte di chiudere la serata con un pezzo cantato da me, ma ho sempre preferito stare dietro al bancone e non sopra al palco. Essere intonati è una cosa, voler essere protagoniste, con tutti gli occhi puntati addosso, è tutt'altra cosa. Ma se io ripeto, mai e poi mai mi sarei candidata, non ci metto molto a capire chi possa invece essere stato al mio posto.

«Leonardo, dimmi che tu non c'entri niente e che si tratta di un banale caso di omonimia».

«Tua sorella dice che hai talento a cantare e, dato che sappiamo noi, quanto lei sia prima della classe in tutto, se dice così, dev'essere sicuramente vero».

«Leonardo non me lo hai chiesto! Io non voglio farlo, non mi sono neanche preparata!»

«Meglio, così oltre all'autostima potrai lavorare anche sull'improvvisazione. Con la campagna pubblicitaria hai già fatto un ottimo lavoro, vedrai che conquisterai il pubblico con la tua esibizione. E poi noi siamo qui a fare il tifo per te, vedrai ti divertirai da impazzire, dopo ci ringrazierai pure».

«Voi due lo sapevate e non lo avete fermato? Ma da che parte state?! Pensavo foste miei amici!»

«Ali, lo so che potrebbe sembrare un tradimento, ma in realtà credo che lui abbia ragione: hai vissuto nell'ombra di tua sorella per troppo tempo, adesso è il momento di prendere il comando e di dimostrare quello che sai fare. Ti ho sentito cantare centinaia di volte e ti ho sempre detto che dovresti seguire il tuo talento e portarlo anche al locale. Oggi potrebbe giusto essere un inizio».

«Fede, io canto quando sono in doccia, non in un teatro con 3 mila persone che mi guardano!»

«Alice, ti sottovaluti, hanno ragione loro e poi è solo un'esibizione in un gioco organizzato in una crociera, non ti abbiamo iscritto a Sanremo! Comunque, credo che gli spettatori siano più di 5 mila».

Furto di Cuori in Alto MareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora