Capitolo 6

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<Apri la porta Lauren!> mi comanda dopo un numero indeterminato ma molto alto di volte. Sarà più di un'ora che sta lì fuori a bussare senza ricevere risposte in cambio<Lo so che sei sveglia! Non comportarti come una bambina e apri questa dannata porta! Non smetterò e lo sai. Apri!>Voglio soltanto starmene a letto senza pensare <Bene, fino ad ora sono stata paziente ma ho un limite> apre la porta ed io dallo spavento cado dal letto<Oddio ti sei fatta male?> si affretta a venire verso di me

<Non toccarmi> sospiro mettendomi in piedi. Forse ho esagerato con il vino<Non ti ho dato il permesso di entrare>

<Me lo sono presa> i miei occhi torvi parlano per me<Perchè non volevi aprire?>

<Perchè voglio riposare>

<Oltre ad esere ubriaca sei pure bugiarda>

<Non sono ubriaca semmai alticcia, usiamo i termini appropriati> ruota gli occhi e mi siede accanto<Voglio dormire>

<Mi hai evitata tutta la sera>

<Eri in ottima compagnia. Una compagnia, per la mia intelligenza, tediosa. Ma come si dice: chi si accontenta gode> scuote la testa in disaccordo

<Volevo la tua compagnia>

<Io no> sospira seccata dal mio modo di rispondere 

<Fino a qualche ora fa mi baciavi ed ora che ti prende?> chiede adirata

<Non mi prende niente. Perchè non te ne torni da lui?!> cerca di decifrare il mio cambio d'umore

<Dio Lauren, non farti tirare le cose con le pinze. Per una santa volta dille!>

<Non ho nulla da dirti Camila o devo inventarle?>

<E' una bugia! Sei nervosa con me, perchè?>

Le dita ballerine afferrano una sigaretta come una nave si affida alla sua ancora e con fatica l'accendo. Non so se il tremolio dipenda dalla quantità di alcool che mi circola nel sangue o da qualcos'altro. Lei apre la finestra infischiandosene dell'aria freddissima che entra. Inspiro ed espiro la morte affinchè questa donna non abbia potere, non sappia, non riporti alla mente... Ma le mie intenzioni vanificano quando avvolge con le sue dita le mie e stringe. 


Nelle mie burrasche

lei è la mia quiete...


<Ti infastidisce il mio rapporto con lui?>


...oh se solo sapessi quanto male fa la paura di  non sentirsi all'altezza,

di sentirsi inadatta alla vita...


<Io e te non siamo niente> metto in chiaro senza il benché minimo indugio e lei abbassa la testa e dopo qualche minuto, con una punta d'amarezza ,sussurra senza guardarmi

<Non lo siamo mai state no!? Altrimenti non saresti scappata e sparita nel nulla cinque anni fa>


Scappo dall'irremeabile sentimento

giunto già al candido,

in spirito...


Inspiro ed espiro lentamente per non privarmi di quell'ultimo briciolo di calma che mi è rimasta.

Un Legàme PericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora