Tutto a un tratto si spalanca la porta e la mia amica, quella dall'immoderato comportamento, entra mentre mi sto preparando per raggiungere gli altri a colazione.
<Avete fatto sesso? Ti è piaciuto? Bella la sorpresa? Cos'hai provato?-> le cose essenziali sempre al primo posto...
<Oh! Prima di tutto abbassa la voce e secondo di tutto non sono affari tuoi! Ineducata...>infilo il pantalone bianco con delle sottili strisce blu<Esistono delle espressioni che possono essere formali, di cortesia, di familiarità che si usano per salutare e fanno parte della buona educazione, sai?> sistemo la camicia candida nel pantalone, che sbuffo sopra la cintura lasciandola aperta fin sotto il raggiseno in pizzo
<UFF! Ciao amica, avete fatto sesso?> il solito sorriso da commediante
<Ti interessa così tanto?>
<Abbastanza> risponde con fermezza intimandomi con gli occhi a non perdere tempo e arrivare al dunque
<Come mai?> il suo sospiro manifesta noia e impazienza
<Dai Lauren! Camila e Dinah si stanno raccontando tutto e tu sei sempre la solita rompipalle>
<Sei invadente> sussurro mentre spruzzo il mio profumo preferito e guardo il suo riflesso allo specchio, ruota gli occhi scimmiettando come una bambina
<Daiiiiiiiii!>
<Abbiamo condiviso la tenerezza, il cielo e la luna>
<E un po' di infuocata passione?> l'occhiolino esprime tutta la sia volontà di essere maliziosa
<Normani!>
<Mmmm credo sia un si... Non riuscite a resistervi. State insieme?>
<No. Assolutamente, torna coi piedi al suolo Normani>
<Non hai provato nulla? Oltre ad un piacere fisico intendo>
<Ti prego, devo risolvere tutto prima nella mia testa per poterne parlare...> annuisce<Che dicevi prima? Camila cosa stava raccontando a Dinah?>
<Beh mi sembra ovvio tesoro, la sua notte con te. Dinah è così fortunata, mentre io...> sospira tristemente guardandomi amareggiata< ...devo rassegnarmi, purtroppo sei così>
<Idiota> la spingo facendola cadere per poi ridere della sua confusione <Alzati, veloce! Sei tu che devi raccontarmi un po' di cose>
<Ahia! Mi sono fatta male!>
<E vabbè, tutto passa. Allora?>
<Cosa?>
<La questione Normani e Dinah?>
<Si, entrambi due bellissimi nomi. Devo essere sincera, non per vantarmi...>
<Non ci provare, questo metodo con me non funziona. La verità Mani> chiude gli occhi sorridendo
<Mi piace Dinah. Piaccio a Dinah. Mi sono fatta Dinah. Dinah si è fatta me> mi trattengo dal ridere
<Quindi vi "fate" a vicenda?> le domando con serità , come se stessimo parlando di un argomento degno della massima considerazione
<Si si> risponde nella stessa maniera <Ora andiamo>
<No, aspetta. Voglio sapere Mani>
<Sei invadente Lauren, impara a rispettare la privacy altrui> allibita sto per risponderla quando bussano alla porta
<Falsa, ne riparleremo> le assicuro< Avanti>
<Hey> fa capolino la bruna, con la quale ho passato la notte, col suo luccicante e tenero sorriso tipico di lei quando è leggermente in imbarazzo
<Hey> curvo le labbra di rimando
<Bene bene, la iena si è già fatta addomesticare> incrocia le braccia guardandomi mentre una sonora risata esplode nella camera, da parte di Camila e Dinah. Guardo la prima con un pizzico di severità ma in risposta tira fuori la lingua in una smorfia divertente < Hai già perso la tua dignità. E sei anche bordeaux, mamma mia ma che effetto ha su di t->>
<Esci! Immediatamente> ridono tutte e tre adesso <Fuori!>
<Va bene va bene, vi lasciamo sole ma non fate tardi. Ricordatevi che sono tutti giù che ci aspettano>
<Si Normani, vi raggiungiamo subito> detto questo le nostre amiche escono dalla camera, qualche sussurro e qualche risata udibile anche con la porta ormai chiusa.
Si avvicina lentamente, il sorriso ancora sulle labbra quando mi tringe le braccia in vita accoccolandosi sul mio petto.
<Mi sei mancata> poggio le mie labbra tra i suoi capelli e la stringo a me <Avevo proprio bisogno di questo...voglio questo, voglio te>
<Dobbiamo andare Camz...>
<Già...ma posso avere un bacio?>
<Ho bisogno di pensarci...> annuisce sciogliendo l'abbraccio ma non le permetto di voltarsi, la tiro verso di me e la bacio <Ci ho pensato> sorrido ammirando il suo
<Ancora uno>
<Soltanto uno eh> e realizzo il nostro desiderio.
Stiamo per raggiungere gli altri quando squilla il mio cellulare: lavoro; devo rispondere così Camila mi lascia sola e raggiunge gli altri.
***
Sono passati trenta minuti, spero sia rimasto qualcosa per me. Il mio stomaco brontola di continuo ed effettivamente ho molta fame e bisogno di un caffè. Mentre mi appresto a scendere le scale sento, fra le solite voci, una nuova...nuova tra quelle. E infatti quando arrivo a metà della scalinata, che da una buona visuale della sala, la scena che mi si palesa davanti arresta il mio passo.
<Sono da sempre innamorato di te. Ho cercato di autoconvincermi che fossimo solo amici ma non è così Camila, perché io sono innamorato di te. Tutto quello che hai sempre fatto per me: ti sei presa cura di me e io l'ho fatto con te. Ricordi i nostri momenti? Quante cose abbiamo condiviso... Abbiamo instaurato un legame profondo. Non voglio più fingere: ti amo. Ti amo. Oggi sono qui perché non posso starti lontano e voglio chiederti una cosa: Camila mi vuoi sposare?> sono tuttti sorpresi...tranne sua madre che sicuramente c'entra qualcosa in tutta questa sceneggiata
Lui si inginocchia aprendo la piccola scatola rossa.
Scendo, lentamente per non disturbare ma i suoi occhi si alzano improvvisamente e mi guarda. Non so se sia più spaventata da me o dalla proposta...
Lui,che non riesce a spezzare questa connessione si volta e...
<Michelle?> quasi mi domanda: è passato troppo tempo
<Vi conoscete?>
<Chris> apatica
<È mia sorella> sussurra incerto
La madre di Camila penso stia per morire, gli altri sono allibiti. Il ragazzo, ormai in piedi, con i suoi occhioni mi scruta dalla testa ai piedi. Sono anni che non ci vediamo né sentiamo.
<Mi dispiace aver rovinato questo momento magico continuare pure...e congratulazioni> sorrido ed esco di scena:
A capo alto e cuore saldo...
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(Scusate eventuali errori)