Capitolo 26

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Il lieve tocco delle nostre mani,che tracciano sentieri di desiderio sui corpi infiammati, si unisce all'incontro tenero delle lingue che, una nella bocca dell'altra, si stuzzicano senza fretta per godere appieno dell'unione unica del nostro sapore.

 Labbra nelle labbra e respiro nel respiro.

 Un bacio è portavoce di quello che verrà ed io sono ben consapevole che questo sia il preludio di un rapporto sessuale; sono incapace in questo momento di vulnerabilità di insorgere contro il mio istinto.

La sua lingua comincia ad alternare movimenti lenti a movimenti più avidi, premendo il suo corpo sul mio quanto più possibile. Poi le bocche si separano un po', sfiorandosi di tanto in tanto, aspettano impazienti di toccarsi ancora e mentre si guardano trema la carne gonfia, imperlata di saliva,sotto il fiato caldo e ansante che scandisce il suono del cardiopalmo.

E un bacio tira l'altro...

I suoi denti mordicchiano, con gentilezza, il mio labbro inferiore e la voglia di farla mia mi fa stringere i suoi glutei sodi mentre sollevo il mio bacino.

 Un bramoso lamento sospende l'armonia e un fremito nell'udire il suo canto mi pervade ogni fibra, sospiro guardandola dritta negli occhi...

E come l'iride, ora, la carne è senza veli. 

Trema il mio corpo quando la lena colpisce il collo, sensibile da sempre, mentre madide ci sfreghiamo l'una contro l'altra...

<Il collo rimane sempre il tuo punto debole Lolo> 

...e comincia a scrivere il suo desiderio su di esso, dolcemente e lentamente, ricopre ogni millimetro alternando il tocco umettato con scie tracciate dalla punta della lingua, che adesso vogliosa è punto esclamativo alle forti sensazioni. 

Questo mi fa impazzire.

<Mia> è così lieve la sua voce che non sono sicura di aver sentito bene

Scivola su di me, ostinata e costante, come l'onda che si frange sulla battigia mi bagna il monte e apro le gambe per darle migliore accesso alla mia intimità, calda e gonfia, che brama di sentire la sua. 

La lunga chioma bruna le nasconde il viso, con non poca fatica cerco di raccoglierla e tenerla su mentre le sue attenzione scendono sul mio seno i cui capezzoli sono turgidi come i suoi, quasi fanno male. Non perde tempo e avvolge le sua labbra attorno ad uno di essi, leccandolo, succhiandolo e mordendolo...

Ansimo.

Divarico ancora un po' le gambe per incontrare il suo clitoride: alzo il bacino accompagnando le sue spinte quando il suo organo erettile preme sul mio. Una scarica di eccitazione si libera in un gemito unisono.

<Sono così duri, mi piace l'effetto che ho su di te>

<E' lo stesso effetto che ho io> una delle mie mani va al suo seno per confermare le mie parole e lo stingo tra le dita facendola gemere forte

<Mmm vuoi farmi male?> mi stuzzica ed io sorrido<Vuole stare nella tua bocca... così passa il fastidio> fermiamo il nostro movimento e sporgendosi in avanti sfiora il mio labbro con il capezzolo che prontamente stringo con delicatezza. Mi prendo cura del suo seno con maestria, prima uno e poi l'altro alleviando la sua eccitazione<Cazzo, quante volte ho immaginato la tua bocca sui miei capezzoli>

<Sai, c'è altro che vorrei assaporare...> mordo il suo labbro

<Mh cosa?>

<Non lo sai?>sfioro il suo naso con il mio

<Non ne ho idea. Dimmelo.> 




continua...

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