Capitolo 16

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Se la notte assottiglia il pensiero, la mia precedente ha dimunuito la forza dell'istinto e ha lasciato prevalere il senno nella sua sfaccettatura più acre. E così sono tornata nei miei panni intrisi di estraneità verso tutto ciò che non concerne me stessa...L'irrazionalità nella quale a me solamente è concesso di conoscere l'intensità dei sentimenti, giace stremata ai miei piedi, muta e senza speme.  Insomma, la razionalità la si può definire come la capacità di scegliere tra più alternative ciò che permette il massimo profitto personale con la minima perdita. Le emozioni e i sentimenti oggi per me sono degli intrusi che intralciano le mie scelte di vita.


Dunque, lontano da me stia il cuore seppur non di anni luce ma nel tempo da bipede non abbia che strascichi di facoltà...


La risposta che ho dato alla ragazza poc'anzi fondamentalmente è una bugia. Inutile negare che, volente o nolente, abbia smosso qualcosa la sua presenza nelle mie giornate e quello che è successo l'ho voluto. 


Iugulare l'ardore, immantinente!


La sua presenza è un continuo stimolo a compiere qualcosa che non si dovrebbe e così come quando ci siamo conosciute e ciò che insieme abbiamo vissuto continua a tentarmi. Come l'esempio banale delle calamite, per intenderci. Ma tra due giorni tutto tornerà come prima. Quando l'asta al termine giungerà ognuna riprenderà il proprio percorso di vita.



Lungi dalla perpetua bruma

il vitale nocciolo

in fiore...


<Laur pensavamo che alla fine non ci avresti raggiunti. Normani ci ha spiegato che non hai riposato benissimo>

<Amo le mostre d'arte> funziona per far cadere l'argomento

<Si...certo> sorride Joel forse un po' in imbarazzo per la mia risposta fredda<Oh Camila, ti avevamo persa>

<S-si scusate mi sono persa nella contemplazione di questi capolavori> 

<Bene. Anche Peter è affascinato da tutto questo, potete continuare insieme> l'intromissione della madre la fa sobbalzare un po' e rivolgere gli occhi sul ragazzo in questione, che la osserva incantato<Avete molte passioni in comune se non ricordo male ,l'arte è una di questa> 

<E' vero Mila, ricordi le nostre giornate d'inverno quando ci rifugiavamo in questi eventi?>

<Si> risponde soltanto la bruna

<Continuiamo?> ci sprona a terminare questo principio di una futile conversazione tra i due. Acconsentiamo all'unisono e ci fermiamo di fronte ad un'altra grande opera<Tu mi devi delle spiegazioni> mi bisbiglia accanto Mani.

"La persistenza della memoria" di Salvador Dalì.

L'opera mostra il paesaggio di Port Lligat durante l'alba, dominato da un cielo dalle sfumature gialli e celesti. Il paesaggio è deserto e privo di vegetazione, l'unica cosa che notiamo sono tre orologi dalla consistenza liquefatta.Per questo il dipinto è anche conosciuto con il nome di orologi molli. A sinistra notiamo un parallelepipedo con sopra appoggiato un orologio: su di esso si è posata una mosca, la quale crea una lunga ombra verso le dodici, la metà inferiore pende mollemente. Accanto notiamo l'unico orologio solido color arancio, con sopra alcune formiche nere, che sembrano divorarlo, quasi ad indicare l'estinzione di un tempo cronologico. Dal momento che il tempo è inafferrabile, non può essere scandito da un oggetto fisico. Nel bordo posteriore vi è un esile tronco di olivo che si alza verso il cielo e sostiene un orologio che pende verso il basso. Il primo simbolo di pace e prosperità qui si trova spoglio e senza frutti come se rappresentasse la desolazione. Sul terreno troviamo una strana forma: alcuni pensano si tratti del profilo sinistro del pittore stesso con l'occhio chiuso, le lunghe ciglia e la lingua in fuori. Sopra di essa giace un altro orologio molle.


<Quanta verità in questa immagine>

<Hai ragione amore mio. E' di Dalì uno dei miei dipinti preferiti. Mi fa pensare al tempo che condivideremo insieme, a tutte le cose che faremo, al fatto che ti amerò per sempre fino alla fine dei miei giorni e perchè no, anche dopo. Perchè voglio che il tempo con te sia eterno. Ti amo.> 

Quando affermo che l'amore faccia  perdere il buon senso, l'equilibrio, la lucidità mentale...insomma rimbambisce, beh, non ho tutti i torti.

<Il tempo e l'inconscio> riflette Dinah con superiorità quasi a voler scoprire le vere riflessioni da fare di fronte a questo quadro

<Hai detto giusto piccola Freud> ricevendo un solare riso in cambio il che mi porta ad osservare la mia amica e l'altra con curiosità. La polinesiana sposta una ciocca dei suoi capelli scoprendo il leggero rossore delle sue gote.  Sono attonita. L'altra morde il suo labbro repentinamente, probabilmente un gesto istintivo. Sono sconvolta. <Dalì se non erro era sensibile all'influsso di Sigmund> come se fosse suo padre proprio

<Esatto. Per questo gli orologi deformati vogliono raffigurare il tempo nella sua dimensione psicologica>

<Perchè ognuno ha la sua percezione. E secondo me per chi ha il piacere di passarlo in tua compagnia può affermare di aver vissuto il tempo più bello di tutta la sua vita>

Io, Boh!

<E' un covo di degenerate> un maligno mormorio con l'intento di offendere mi giunge all'orecchio dalla donna più grande che viene subito redarguita dal suo sposo. 

Se sapesse signora mia quello che abbiamo fatto io e sua figlia mentre lei dormiva beatamente...

<Anche passare del tempo con te dev'essere splendido>  

<Allora dopo esci a bere qualcosa con me?>

<Ci posso pensare?>

<No. Puoi solo accettare> manifestano all'unisono una spontanea reazione di contentezza nella melodia delle loro voci...


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Aggiornerò a 10 stelline e 3 commenti!

(scusate eventuali errori)























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