Capitolo 29

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Il susseguirsi delle mie orme sulla battigia le porta via l'acqua e lascia il sale senza porre troppo tempo tra l'una e l'altra per cancellare ogni traccia del mio passaggio, delle mie codarde azioni, di ogni sospiro disseminato lungo la via della quale non conosco ritorno e il sale rimargina le ferite così come la rena.  Si rovesciano le onde animose come i pensieri che si affollano e si rovescia la stilla salata dal mio viso: si tuffa nell'oceano freddo per non sentirsi sola.



 Il sale della mia inquietudine nel sale della vita del mondo...



Riempio i polmoni di aria salmastra, beandomi della brezza che scompiglia i miei capelli. Sento freddo, ma è più gelido il pesiero di averla lasciata lì dopo aver fatto l'amore con lei. Il mio passo però continua senza dubbio a muoversi in avanti e l'impetuosa sinfonia mi fa compagnia.

Mi fermo  un istante, quando l'acqua bagna i miei piedi: Cosa vuoi Poseidone? Non posso fermarmi con te adesso, devo andare via.  E un'altra onda mi bagna in risposta, così dedico a lui le mie attenzioni e lo ammiro.

Il moto ondulatorio mi viene incontro come la vita che non accetto, che non voglio, che evito... Onda respinta!

Ma lei ritorna, imperterrita.

Respinta di nuovo! Che il sale rimargini le ferite della vita!

Torna più veemente bagnandomi fin sotto il ginocchio.

Oh no, no no no Poseidone. Non mi importa quanto la vita ci provi a portarmi sulla dolce via, io ho fatto le mie scelte. Non voglio legarmi a nessuno. Non provare a dissuadermi paragonndo la meraviglia degli oceani all'amore, non ci provare.

E la schiuma porta con se un piccolo pesce che abbandona sulla riva, senz'acqua si dimena. I pesci hanno bisogno di acqua per rimanere in vita...Un po' come l'essere umano e l'amore, senza amore si muore.

Una sghembo sorriso mi nasce sulla bocca.

E quindi????

Il flutto tranquillo lo riporta al suo posto.

Vediamo se ho capito: La vita è come l'oceano, pieno di insidie sconoscute. Apparentemente ci sembra di saper vivere, di aver capito tutto ma la vita ha abissi profondi da scoprire ma non sempre dolorosi... Così come  anche il più piccolo pesce si lascia andare in balia delle acque, incurante di poter morire da un momento all'altro: vive per il piacere di vivere... Certo, l'unico modo per non vivere sarebbe morire, proprio come quel pesce agonizzante sulla riva...mhmh

Dunque tu vuoi dirmi che anche se si repingono le cose per paura, prima o poi la maestosità della vita ci travolgerà colpendo le amozioni e i sentimenti, e respingerla toglie il respiro: Bisogna respirare la bellezza dell'esistenza.


Poseidone caro, tu vivi di mare e di abissi 


mentre io, ormai, giaccio sulla vetta ove incombe la valanga...


<LAUREN! LAUREN!>

Sobbalzo guardando nella direzione dalla quale viene la sua voce, sta correndo verso di me che a quando pare non sono andata così lontano.

<LAUREN ASPETTA>

Sospiro profondamente e mi rivolgo all'oceano, maledicendolo per avermi fermata.



Miei cari, si vive senza sapere mai dove si va ma io delle mie storie ho sempre conosciuto il finale. 


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Aggiornerò a 20 stelline e 5 commenti!!!!
Siamo vicinissimi alla fine

(scusate eventuali errori)







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