Capitolo 7

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<E' così che è andata davvero> nego con la testa perchè non le credo. Io non avrei mai detto quelle cose soprattutto dopo quello che avevamo fatto la notte precedente. Non avrei mai potuto, sarei rimasta zitta piuttosto<Non mi credi?> sospiro chiudendo gli occhi lasciandomi andare sul letto abbattuta da tutto questo<Lauren, guardami negli occhi> sento il materasso abbassarsi segno che si è seduta accanto a me<Lauren> 


Spesso il mio sguardo è il vuoto che sento.

Senza tentare veruno modo

niuno tizio colmare

eccetto d'altro vuoto:

tutto è fuoco fatuo...


<Le tue sono false affermazioni Camila e non mi lascerò ingannare>

<Come puoi dire una cosa del genere! E' questa la verità!>

<No. No Camila, non posso crederti. Non posso credere a quello che mi dici! Mi ha spiazzata la flemma con la quale hai conversato con tua madre. Tu che per me non riuscivi a fingere disinteresse quando a legarci era solo un'amicizia...>

<Ho dovuto e l'ho fatto per noi->

<Per te>

<Per noi Lauren>

<Non siamo mai state un "noi">

<Ancora! Balle! Lo siamo state sin da subito solo che ci abbiamo messo un po' per capirlo e tu lo sai benissimo, non dire il contrario soltanto perchè sei ferita> 

<E tu ci hai messo un instante per distruggere tutto>

<Ti ho cercata dopo ma tu sei sparita nel nulla senza una parola. Mi hai fatto credere di essere...morta>

<E cosa avrei dovuto dirti?! "Ciao Camila me ne vado perchè mi hai ferita nella maniera peggiore?" Ma ragiona sulle cose!>

<Ci ragiono al contrario tuo Lauren e avrei preferito discuterne faccia a faccia e poi, come sapevamo fare solo noi, chiarire prima di prendere decisioni. Ma tu scappi sempre e soprattutto, questo non giustifica il tuo "modus operandi"> quasi mi schernisce,  anche in passato ha sempre ritenuto scorretto il mio comportamento in determinate situazioni:sparire.


...Il riparo della mia eclissi...


<Non ricominciare. Sei abile a far apparire le cose secondo la tua convenienza ma io non sono tua madre...>

<Non sai dialogare senza offendere?>

<A onor del vero vorrei schiaffeggiarti>

<Detesti la violenza> ricorda

<Ringraziami per questo> un titubante sospiro echeggia nella calma che si è creata. 

Fidarsi degli altri equivale a regalare ciò che di più importante si ha: il cuore. Forse non è un caso che si usi questa esperessione. Il cuore, nel senso figurato e non è il fulcro del tutto: Organo che costituisce il centro motore dell'apparato circolatorio e della propulsione del sangue nei vari organi ed è l'organo principale "dell'apparato sentimentale" che in base ai battiti si espande per poi illustrarci la sfumatura...  Più il cuore si espande più la fiducia che si avverte è tanta, più fiducia si perde più il cuore si spegne...


...Il cuore è la parte corporea dello spirito...


La fiducia è un tesoro da offrire con cautela; essa rappresenta l'aspetto più bello di un'amicizia e il legame più forte in una relazione amorosa, laddove ci sia una connessione talmente speciale da non sentire il bisogno di sapere tutto dell'altra persona. D'altra parte è fondamentale affinché nasca e si sviluppi l'intimità.                                                                                                                

Vi parlo di un nervo emotivo che aiuta lo sviluppo del nostro atteggiamento nella società, su questo la sociologia e la fisiologia spiegano che per l'uomo la fiducia ha un ruolo più centrale e significativo rispetto al resto degli animali. Le altre creature viventi fanno affidamento nei propri simili per istinto. L'uomo molto spesso si fida in modo consapevole, a volte riflettendo e selezionando in base alle proprie esprienze, altre volte no.


Consacrata alla dea Afrodite ho fatto del mio cuore un albero ma il disinganno mi ha  ornato d'infinito autunno...


Le avevo dato il mio cuore malgrado le punizioni, che hanno vanificato, smentito le aspettative e il disagio morale provato per stupide speranze,  ormai passate nel tempo ma non dentro me. Ma con lei ho voluto rischiare anche l'ultimo brandello ancora pulsante e ho sbagliato. Ora non posso darle più nulla, non ho nulla da darle se non la mia rabbia, la mia paura, il mio vuoto.


<Non scappare da me Laur> questo è il suo modo di chiedermi di restare

<Io non scappo, mi ribello alla sofferenza>  questo è il mio modo di dirle...Cari lettori,nell'introduzione vi ho scritto che sarei stata sfuggente nei miei segreti e così non finirò la frase. Scrivetela voi l'ultima parola, ricordate soltanto: Nei panni degli altri con il proprio sentire.


...Si, mi ribello alla sofferenza...

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