"Ryan? Oh.."
"Era piuttosto triste, credo di sapere il perché." mi spiegò lui.
"Già. Gli ho parlato a cena, mi sento così in colpa Blake." sospirai guardando in basso. Lui mi sollevò il mento.
"Ella non hai fatto niente di male. Sei stata onesta e non devi fartene una colpa. Mai. Gli passerà." gli diedi un altro bacio.
"Grazie Blake. Ora torna da lui, ti starà cercando."
"Ehm non proprio in realtà. È appena andato via con una biondina." Disse grattandosi la nuca.
"Oh. Va bene. Io però devo tornare dalle ragazze, vieni con me? Vorrei presentarti le mie nuove amiche."
Lui annuì e uscimmo dal bagno mano nella mano, diretti verso la zona in cui avevo lasciato le ragazze."Ella ci hai messo un secolo!" Si lamentò Diana ridandomi il drink. Poi guardò alle mie spalle con un sorrisetto.
"Sei ufficialmente perdonata." Le diedi una leggera gomitata sorridendo.
"Ragazze lui è Blake, Blake loro sono Jessica e Diana. Anne e Michelle le conosci già."
"Piacere." Disse Diana stringendogli la mano. Strinse anche quella di Jess poi mi avvolse in un abbraccio.
"Andiamo a ballare?" Mi sussurrò all'orecchio.
"Ragazze balliamo?" Chiesi io. Loro annuirono, finimmo di bere i nostri drink e poi andammo in pista. Le ragazze ballavano tra loro mentre io e Blake ballammo insieme.
Mi muovevo sensualmente, sfiorandogli i punti sensibili "per sbaglio". Il suo sguardo era infernale. Mi voleva, lo sentivo, lo vedevo. E lo volevo anch'io. Mi mancava il suo corpo, la sua pelle calda sulla mia.
Lo baciai. Un bacio diverso dagli altri, non c'era traccia della solita dolcezza, era fame, passione. Incastrammo i nostri sguardi e restammo a fissarci per minuti interminabili."Voglio andare via." gli sussurrai all'orecchio.
"Credevo non me l'avresti mai chiesto." Mi rispose.
Salutammo le mie amiche che con sorrisetti furbi ci cacciarono quasi a calci. Avevo chiesto loro se fossero dispiaciute e quasi mi spinsero via. Le adoravo.
Andammo in macchina."Andiamo da me?" Disse lui.
"Mmm...preferirei da me. Domani devo andare a lavoro."Lui annuì e poi partì. Dopo che parcheggiò, entrammo nel palazzo baciandoci. Continuammo e baciarci nell'ascensore, fermandomi solo per poter aprire la porta di casa. Quando fu aperta mi sollevò prendendomi in braccio e chiuse la porta dietro di sè sorreggendomi con un solo braccio.
Ricominciammo a baciarci intensamente, salendo le scale sempre tra le sue braccia. Gli riusciva così bene portarmi in braccio, come se fossi una piuma. Appena la porta di camera mia fu aperta, i vestiti iniziarono a volare via. La sua camicia, il mio vestito, i suoi pantaloni e infine l'intimo. Mi lanciò sul letto, atterrai ridacchiando e subito fu di nuovo sulle mie labbra.
Ci unimmo nuovamente, sembrava passata una vita dall'ultima volta. Era come tornare a casa. I nostri corpi sudati rimasero incollati tutta la notte, tra gemiti e sospiri. Ci fermammo quando sentimmo rientrare le ragazze, stanchi ma felici. Ci addormentammo insieme, abbracciati, cullati dai battiti dei nostri cuori.La mattina dopo mi alzai alle 8 e 30, Blake era disteso di fianco a me, con un braccio ad avvolgermi e stringermi vicino. Gli accarezzai il viso dolcemente, piano per non svegliarlo. Percorsi la linea della sua mascella e mi avvicinai per dargli un bacino. Sentii il braccio irrigidirsi e stringermi ancora di più.
"Buongiorno. " disse con un sorriso, ad occhi chiusi.
Lo baciai di nuovo, stavolta fui ricambiata e accarezzata a mia volta."Buongiorno. " risposi, vedendogli finalmente aprire gli occhi.
"Che bel risveglio. Vorrei svegliarmi così ogni giorno." mormorò lui, facendomi sorridere.
Rimanemmo a coccolarci per un altro po' poi decisi di alzarmi."Devo fare una doccia."
"Vuoi compagnia?"
"Si."
Presi un asciugamano grande abbastanza, l'accappatoio e poi entrammo insieme nella doccia, sufficientemente grande da far stare entrambi comodi. Ci insaponammo a vicenda, tra baci e "coccole" e dopo mezz'ora, ci asciugammo. Presi i vestiti della giornata mentre lui rimetteva i suoi della sera precedente.
Indossai un leggins nero, una felpa leggermente lunga e le mie amate nike dunk a stivaletto.
Avevo voglia di stare comoda. Legai I capelli in una coda alta e mi truccai leggermente."Sei bellissima." Disse lui abbracciandomi da dietro e ispirando il profumo dal mio collo.
"Grazie. Andiamo a fare colazione?"
Lui annuì e scendemmo in cucina.Mentre preparavo i pancake, ci raggiunsero Anne e Michelle.
"Buongiorno." Dissero in coro sorridenti.
Preparai i pancake per tutti e infine mi accomodai anch'io vicino a Blake per mangiare.
"Come è andata la serata dopo che siamo andati via?" Chiesi alle ragazze.
"Ci siamo divertite un mondo, Jessica e Diana sono davvero forti siamo felici di averle conosciute." rispose Michelle.
"Michelle ha ballato con Seth."
"Anne!" La rimproverò.
"Seth...Seth?" chiese Blake.
"Si, Seth Seth." Rispose Anne ridacchiando mentre Michelle diventò rossa.
"Seth è in gamba Michelle, se ti piace non temere, è un ragazzo molto serio." aggiunse Blake, provocando un sorriso alla mia amica.
Michelle e Seth. Mi piaceva la coppia."Anne e tu?" chiesi per distogliere l'attenzione da Michelle. Lei mi ringraziò con uno sguardo.
"Anne ha passato la serata a fissare Jack, Jack fissava lei ma nessuno dei due ha avuto il coraggio di farsi avanti." Disse michelle ridacchiando, vendicandosi.
"Michelle! No, non è vero io non lo guardavo." Rispose lei infastidita.
"Si si certo Anne, ci crediamo." La schernì ancora Michelle.
"Ok ok basta, non voglio assistere ad una rissa." dissi io, scoppiando a ridere e trascinando tutti a ridere insieme a me.
Mi sentivo piena e felice, amavo le mie amiche, avevo accanto un uomo meraviglioso e le nostre vite a New York, stavano lentamente prendendo forma.Blake mi accompagnò al ristorante e mi riempì di baci prima di andare via.
Entrai a cambiarmi felice, con un sorriso finalmente sentito dal profondo.
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Dreaming In New York City
RomanceTre migliori amiche partono per l'avventura della loro vita. Il sogno nel cassetto: New York City. Sogni che si avverano, amori, nuove amicizie. Ella è una ragazza semplice, di buona famiglia, che vive in un piccolo paesino del Michigan. Figlia un...