Mancava poco all'atterraggio a Mosca, Blake dormiva con la testa poggiata al mio petto. Mentre gli accarezzavo i capelli la mia mente si perse nel ricostruire quella giornata. Le guance presero fuoco quando ripensai al suo ufficio e a quanto amassi fare l'amore con lui.
Eravamo poi andati a goderci un ottimo pranzo a base di pesce al Marea e avevo dovuto affrontare il dispiacere dei miei colleghi. Perfino Sabrina sembrava dispiaciuta ma ero certa che non era dispiacere il suo, piuttosto dispiaciuta nel vedere quel bellissimo uomo che era il mio ragazzo.
Ero certa che morisse d'invidia, non poteva sentire la mia mancanza se non aveva mai sopportato la mia presenza.Non da meno furono le facce di Anne e Michelle che passavano ogni minuto dall'entusiasmo alla tristezza.
"Come faremo senza di te, torna presto." Mi dissero con l'espressione affranta.
Mi ero portata anche il mio manoscritto, decisa a finirlo durante questo viaggio se ne avessi avuto il tempo.Blake mosse leggermente la testa con un mugolio tenero. Sembrava dispiaciuto per essersi svegliato.
"Siamo atterrati?'
"Manca poco."
"Bene, allora abbiamo tempo per..." fece un sorriso malizioso e non me lo feci ripetere due volte.
Ci intrufolammo nella cabina del suo jet privato, tuffandoci sul piccolo letto.Le mani corsero a spogliarci a vicenda, ma prima che potessimo andare oltre, un avviso del capitano, dall'altoparlante, ci informava che eravamo pronti all'atterraggio.
Ci rivestimmo in fretta e furia, ridendo come due ragazzini beccati nei corridoi della scuola. Riuscimmo appena in tempo a sederci prima che l'aereo iniziasse la sua discesa.
•••••
Ero totalmente senza parole mentre studiavo ogni angolo della nostra stanza d'albergo. Albergo....era una dannata reggia!
Non era una stanza era praticamente un appartamento, all'ultimo piano, con una vista spettacolare sul centro di Mosca.Vi era una grande camera da letto matrimoniale, super elegante con tocchi di classico a smorzarne la modernità, come i mobili dall'aspetto antico. Il bagno era anch'esso enorme, dotato di doccia con sauna, vasca idromassaggio e specchi ovunque. Era tutto così dannatamente grande e lussuoso da farmi sentire a disagio.
"Blake è tutto così..." Non riuscivo a trovare le parole ma lui sembrò leggere le mie emozioni.
"..bello quando sei con me?" ridacchiò.
"Scemo." Dissi tirandogli un pugno scherzoso sul braccio.
"Ely, vieni, abbracciami." Mi strinsi a lui.
"Ho il timore di spaventarti, che tu possa scappare e lasciarmi." Disse affondando il naso tra i miei capelli, poi continuò.
"Mi ero abituato all'idea di essere solo, di rimanere solo. Non ho mai amato, non sapevo nemmeno cosa significasse quando tutto si incentra su una sola persona. La tua migliore amica, la tua migliore amante, qualcuno che tiene a te realmente per quello che sei e non per quello che possiedi. Non sapevo cosa significasse prima di te, prima che mi versassi addosso quel caffè.
So che tu sei una donna forte, determinata e testarda, che sei una persona onesta che vuole farcela da sola. E anch'io volevo farcela da solo. Ma ora ho te e non voglio più farcela da solo. Voglio te nella mia vita, in tutti i modi possibili e spero che la vita accanto a me non ti spaventi." Disse lui tutto d'un fiato per poi stringermi più forte."Non mi spaventa Blake, io...ti amo. Ho solo paura che un giorno tu ti accorga che c'è di meglio in giro, ci sono orde di modelle che farebbero a botte per te e io non posso..."
"Peccato che per passare la vita insieme a qualcuno la bellezza non sia nemmeno ai primi posti delle qualità necessarie. Anche il fatto che mi parli delle tue paure, è una cosa più importante della bellezza. E poi tu per me sei una musa, una dea, la mia piccola ninfa. Sei bellissima Ella, davvero tanto anche se non te ne rendi conto."
Mi aveva totalmente spiazzata, non avevo davvero più nessun motivo per frignare. Le sue parole erano così rassicuranti da lasciarmi per qualche minuto in silenzio.
Alzai la testa dal suo petto e lo guardai negli occhi. Potevo sentire i miei pizzicare, umidi, carichi di emozioni.
Senza aggiungere altro, presi il suo volto tra le mani e gustai le sue morbide labbra, baciandolo con un amore mai provato prima. Ogni cellula del mio corpo lo stava baciando. Il suo sapore mi dava alla testa come se fosse droga."Amo come mi fai sentire." dissi dopo essermi staccata.
"Se potessi ti farei entrare dentro di me, per farti capire come tu fai sentire me."
Rimanemmo abbracciati per un tempo indefinito, minuti, ore? Non ne avevo idea. Tutto spariva quando ero tra le sue braccia, inclusa la cognizione del tempo.
"El, adesso ci conviene riposare, domani sarà una lunga giornata."
Mi spogliai rapidamente rimanendo in intimo. Il suo sorrisetto mi faceva impazzire.
"Sicuro di voler andare a dormire? Vai pure, io mi faccio prima una doccia." dissi sorridendo a mia volta, prendendo l'intimo pulito dalla tasca avanti della valigia per poi fiondarmi in bagno, lasciando la porta socchiusa.
Poggiai sul mobile l'intimo per poi entrare nell'enorme doccia. Aprii l'acqua a temperatura media, per poi perdermi sotto il getto dei numerosi soffioni presenti.
Stavo quasi per perdere le speranze, quando Blake entrò sotto la doccia insieme a me.
"Eccoti." sussurrai prima di avvolgergli le braccia al collo, facendo aderire i nostri corpi nudi.
Non potevo farne a meno, il suo fisico scolpito riusciva in qualsiasi momento a farmi sentire l'eccitazione. Che fosse nudo o vestito poco cambiava, riuscivo solo a pensare a fare l'amore ogni volta che era nei dintorni, ma anche quando non lo era. Ero semplicemente ossessionata dal fare l'amore con lui.
E appena le sue mani mi sollevarono da terra, mi persi nelle sue labbra, nel suo corpo, in noi.
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Dreaming In New York City
RomanceTre migliori amiche partono per l'avventura della loro vita. Il sogno nel cassetto: New York City. Sogni che si avverano, amori, nuove amicizie. Ella è una ragazza semplice, di buona famiglia, che vive in un piccolo paesino del Michigan. Figlia un...