44°capitolo. Continuo...

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*capitolo precedente*

Entriamo e la casa è veramente accogliente! C'è Ale in cucina che sta parlando al telefono e quando ci vede chiude subito e ci viene incontro...

La abbraccio fortissimo e ci chiede a me e a Piero
A:ragazzi che cosa vi posso offrire?
P:mi puoi dare un bicchiere d'acqua?
A:certo! Tu Anna?
Io:Anch'io grazie
Ci porge i bicchieri e ci fa vedere la casa ma poi Gian dice
G:Anna cosa dovevi dirci di così importante?
Io:Gian io e Paola verremmo con voi a Vienna e volevo che ci facesse compagnia a me e a Paola anche ale
G:troppo tardi già lo chiesto io
ridiamo tutti e Alessandra ci invita a restare a cenare da loro,io e Piero accettiamo e chiamo Paola

Io:Sore
P:sore
io:oggi non vengo a cenare ok?
P:ok a dopo
io:ciao

chiudo la chiamata e Gianluca propone di prende una pizza,chiama e la ordina.

Io e Alessandra siamo nella sua cabina-armadio che mi sta facendo vedere tutti i vestiti che il suo fidanzato gli ha comprato,mentre Piero e Gian sono sotto a parlare...quando ad un tratto sentiamo bussare alla porta ed entra Gian
g:scendete? è arrivata la pizza
annuiamo contemporaneamente e scendiamo giù.

Parliamo del più e del meno e appena finiamo di mangiare la buonissima pizza andiamo fuori a passeggiare al mare.

Io e Piero siamo mano nella mano come Gian e Ale,passeggiamo per un pò a piedi scalzi chiacchieriando del viaggio che debbamo fare domani...

Siamo seduti tutti e quattro nella sabbia mentre sentiamo avvicinarsi una macchina con una musica a tutto volume, ma questa musica è del volo! la riconosco subito è Ancora!
Ci giriamo di scatto e vedo un carretto dei gelati,salto in piedi seguita da Alessandra e saltellando davanti a i nostri fidanzati facciamo come le bambine diciamo
Io-A:ti prego, ti prego! compra il gelato!
Gian e Piero si guardano negli occhi scioccati e scoppiano a ridere a crepapelle...
io:uffaaa Piero! voglio il gelato!
inizio a ridere anch'io e lui si alza dalla sabbia,mi mette le mani a i fianchi e mi tira a se baciandomi appassionatamante.

Metto le mani a suo petto e dico facendo il musino
io:Amore voglio il galatino
scoppia a ridermi in faccia e dico
io:non c'è niente da ridere
p:e vabene!
rido come una pazza e lui mi prende per mano portandomi vicino al furgoncino dei gelati...

Ci siamo davanti ma non c'è nessuno alla guida,di colpo spunta di nuovo quel ragazzo...

o dio no! uffa ancora lui...
Piero lo riconosce subito e inizia a parlare a volume moto alto,mi giro e vedo Gian con il telefono in mano... di sicuro sta chiamiando la polizia e questa storia finisce per sempre.

Piero fa finta di niente e prendendomi la mano mi dice
P:amore andiamo ti comprerò il gelato la prossima volta
Appena finisce di dire queste parole il tizio si avvicina e grida
X:pupa dammi il tuo numero

Piero non ci vede più dalla rabbia...lascia la mia mano e si gira di scatto,si avvicina trettolosamente al ragazzo,lo afferra per il colletto e lo alza da terra dicendo
P:non è la prima volta che ti avviso di finirla! ora sono 2 le cose...o ce la smetti tu o te la faccio smettere io!
Quello sta sudando, cacando a dosso e se ne scappa a gambe levate,ma gli va male perché nella sua fuga incontra la polizia che lo porta in caserma e lo terrà lì per un bel pò.

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