88°capitolo. Dov'è finito piero?

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Quattro mesi dopo...

Sono passati quattro mesi e manca davvero poco alla nascita dei miei due gemelli. Siamo agli sgoccioli e in questa settimana mi posso aspettare di tutto, anche perché i dolori sono più forti e frequenti.

Io e Piero ci siamo sposati due mesi fa e ora viviamo insieme nella nuova casa.

Alessandra ha partorito una settimana fa un bellissimo bambino che ha deciso di dare il nome del padre di Gian, Ercole.

Paola e ignazio sono andati a vivere in una casa tutta loro lasciando la casa dove abitavamo ai nostri genitori che ormai non partono per lavoro quasi mai.

Bhe posso dire che sta andando tutto per il meglio, Letizia non si è fatta più viva e alla fine si è scoperto che era incinta di quel tizio che mi perseguitava...

Machele ogni tanto chiama per sapere come stiamo ma ormai si è trasferito in convento e non vuole sentire ragioni per uscire.

Oggi sono a casa sola, Piero con i ragazzi sono andati a fare le prove e io starò fino a pomeriggio in questa casa tutta sola.

Decido di sedermi nel divano e vedermi un film,accendo la TV e sprofondo tra i cuscini.

Mi godo il film e ad un tratto suona il mio iphone,lo prendo e vedo che è un messaggio di Piero...

P:amore,sò che dovrei essere già a casa,ma ritardo un pò. Un bacio, ti amo
A leggere le ultime parole sul mio viso nasce un sorriso che niente e nessuno mi potrà mai levare...

Ogni singolo giorno appena svegliati mi ricorda sempre quanto amore mi da e che non smetterà mai di starmi vicino,è una perla questo ragazzo!

Gli rispondo e vado a farmi una doccia rilassante, per scaricare le tensioni.

Ormai il pancione è enorme e mi viene difficile camminare, ma mi faccio forza e penso a quanto potranno essere belli quando nasceranno.

Appena uscita dalla doccia avvolgo un asciugamano attorno il corpo e di colpo sento una forte fitta al basso ventre,ma non le dò peso pensando che è una delle solite.

Mi metto un vestitino e scendo giù in cucina, i miei occhi cadono sull'ora e vedendo che sono già le 20:00 il sangue mi gela nelle vene, solo il pensiero che Piero doveva essere qua alle 16:00 e ancora non torna mi fa salire l'ansia e inizio ad agitarmi.

Chiamo subito Piero ma non risponde, riprovo a chiamare ma nulla, riprovo, riprovo fino a quando mi dice che il telefono è spento.

A questo punto mi scatta una crisi di panico,il primo pensiero è ignazio che chiamo e dopo poco risponde

I:bedda
Il mio respiro è affannato e il cuore batte all'impazzata
I:Ignà, grazie al cielo! Piero è lì con te? Ti prego dimmi di si!
I:calmati,respira...
Faccio quello che ha detto e dico
Io:allora?
I:no, se ne andato più o meno un ora fa, ma perché non è tornato?

Sento le gambe tremare, le lacrime mi inondano gli occhi e il cuore che batte così forte che sembra uscire dal petto, inizio a respirare disperatamente e dico tra le lacrime
Io:Ignà non mi sento bene,ti prego vieni!
I:arrivo! Tranquilla, tieni duro!

Chiude la chiamata e resto immobile, le gambe cedono e mi sdraio a terra con i dolori alla pancia atroci.

Dopo pochissimo sento suonare alla porta, ma non ho la forza di alzarmi ed urlo dal dolore.

Ignazio ^
Ho appena chiuso la chiamata con Anna e sta davvero male, prendo le chiavi ed urlo a Paola preoccupato
Io:amore andiamo,Anna sta male. Corre verso di me e andiamo in macchina,cerco di guidare il più forte possibile ed arrivare lì in un batter d'occhio.

Siamo appena arrivati, dico a Paola di aspettare in macchina e io scendo, suono il campanello ma non Anna non viene ad aprire e di colpo sento un urlo provenire da proprio dietro la porta.

Mi faccio indietro e dò un calcio alla porta aprendosi, trovo la mia amica sdraiata a terra che urla tenendosi la pancia. Capisco subito che è arrivata l'ora di diventare zio quindi la sollevo e metto un suo braccio attorno il mio collo andando verso la macchina.

La faccio sedere e andiamo verso l'ospedale.

Sono impensiero per piero, dove sarà mai a quest'ora?

Prima di andarsene ha detto che andava a dritto a casa, quindi non oso pensare che sia successo perché se no divento peggio di Anna.

Rivolgo uno sguardo frettoloso a Paola e dico
Io:Paola prova a chiamare piero
Annuisce e cerca subito il telefono, fa partire la chiamata e mette il vivavoce.

Squilla ma non risponde nessuno e quella maledetta segreteria telefonica si fa risentire ancora una volta.

Anna grida più forte e dice
A:non ce la faccio più, sta per nascere.
Inizia a piangere e dice
A:voglio piero!
Paola si volta verso di me e mi guarda con un espressione disperata e dico
I:amica mia, tranquilla, resisti siamo arrivati.
Faccio segno a Paola di riprovare a chiamare ma...

Ciao a tutti, eccoci qua, questo è il penultimo capitolo. Vi ringrazio infinitavante per tutte le visualizzazioni e i mi piace.
La storia spero che non è stata noiosa, un bacio e al prossimo e ultimo capitolo...

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