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Di nuovo sono qui, dentro davanti a un signore che si chiamano psicologo e dice che lui mi aiuta.. ma non so se sono sicuro che lo faccia. Mi chiedo solo il perche lo faccio, non so neanche che ci faccio qui..

-Bill, benvenuto. Sono il dottor Smith, ma chiamami Albert, se no mi sento vecchio- io non rido neanche e lo guardo in modo di chiedergli 'ma sta scherzando? Spero di no'..

-Bill, mi vuoi parlare di te e perche sei qui?-

Ma perché devo parlagli della mia vita privata...

-Sono qui per cosa? Per parlare dei cazzi miei.. no grazie..-

Lui rimane sorpreso della mia risposta, non mi sta dicendo niente e mi prendo una sigaretta e lui mi inizia a guardarmi male, io non lo calcolo nemmeno.. decido io di fumare decido io della mia cazzo di vita che ho..

Manca mezz'ora ma sembra che manca un' eternitá, decido di andare dalla finestra e per sbaglio mi si alza il manico della mia maglia e lui le nota..

-Bill, che ti é successo? Sai puoi dirmelo io mantengo il tuo segreto.. fidati di me-

- Io... non... posso... parlarne... mi dispiace.. non...- scoppio a piangere e mi metto in un angolo che mi abbraccio le gambe e mi guardo le  scarpe e mi vengono tutte le brutte immagini.. lui che mi alza le mani, lui mi urla in faccia, lui che mi picchia con la frusta.. lui che mi umilia davanti ai suoi amici ubriaconi... lui mi ha rivinato la vita da ben 9 anni.. esattamente nove anni da quando i miei si sono separati e da quando mi hanno portato via il mio fratello, lui solo lui che mi capiva come stavo.. solo Tom mi capiva.. con uno sguardo capiva che mi succedeva.. mio padre, se si puo definirlo, quando ha scoperto che mi sentivo con lui, ha iniziato ad abusarmi, anzi tutti i giorni mi abusa e io mi sento sempre uno schifo

-Bill, senti possiamo essere amici.. se sempre vuoi... -


Amo_I_Tokio_Hotel_

Corretto: 18/02/2016

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