28.

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Sento mancarmi il fiato, la vedo completamente diversa, totalmente diversa. Si gira appena sente che la chiamo, mi guarda con i suoi occhioni azzurri che mi sono mancati tantissimo, mi è mancata un casino, ogni notte piangevo per lei, per noi .  Mi sorride e il suo sorriso mi fa sciogliere tutto, d'altro canto le sorrido anche io mentre le mie lacrime scendono sulle mie guance.

-Bill.- la sua voce, fredda come il suo comportamento, annuisco per conto mio.

- Che mai se qui?- Inizio a fare anche io il freddo.

Lei mi guarda sopresa dalla mia domanda, io incrocio le braccia. Mi sento felice e triste allo stesso motivo. Lei. Perchè lei è ritornata? Oppure come ha saputo che io ero qui ? Perchè dopo cinque anni è ritornta da me?  Cosa vuole da me?  Ho troppe domande in testa che ho intezione di farle, è ancora in piedi davanti al camino accesa, non si è ancora tolta la giacca.

- Perchè?- le chiedo solamente, lei mi guarda con gli occhi lucidi.

- Perchè mi manchi.-

Vedo mia madre arrivare e ci sorride tranquillamente, prende della roba sul divano e poi ci guarda. Io e Maya ci guardiamo. C'è imbarazzo in questa stanza, lei abbassa lo sguardo e io guardo il legno bruciare nel camino. Mi sento in completo imbarazzo e triste.

- Volete qualcosa?- ci chiede gentilmente mia madre, io non rispondo.

- No, grazie. Io avevo intenzione di andare ora.- prende la borsa e mi guarda.

- Sicura? non vuoi restare per cena Maya?- chiede insistente mia madre, vedo che la ragazza mi guarda, aspettando che io risponda.

- Mamma, deve andare.- rispondo freddamente.

Decido di andarmene in camera, rivederla mi fa star male, le lascio qui in sala da sole, voglio starmene da solo in questo momento. Ho bisogno di stare con i miei pensieri, non ho voglia di stare ancora in quella stanza, mi fa male. Salgo le scale velocemente e mi chiudo in camera, mi corico sul letto e inizio a piangere. In questo momento ho una confusione in testa che me la sento scoppiare.

Perché mi mancavi.

Perché mi mancavi.

Perché mi mancavi.

Penso solo a quella frase. Me lo aveva detto freddamente, sento ancora i suoi occhi addosso. Non riesco a togliermi dalla mente il suo sguardo, diciamo la verità. Non posso dirmeticarla. Lei è la madre di nostra figlia, lei è la ragazza di cui mi sono innamorato, di cui sono andata a letto con lei e sono ancora adesso innamorato di lei. Mi manca da morire. Mi alzo dal letto e mi inizio a cambiare velocemente la maglia, i pantaloni e le scarpe.

-Ehi, che fai?- entra mio fratello.

-Niente.-

- Ho visto che è entrata Maya..- appena la nomina fa lo sguardo di disgusto.

-Allora?-

- Senti Bill.. Lei non ti merita- mi dice cautamente appoggia una mano sulla mia spalla. - L'ho capito quando eri all'ospedale.-

Lo interrompo subito, perchè mi da fastidio che mi fanno ricordare quei momenti.

- Senti. È la mia cazzo di vita, decido io che cosa devo fare-

- Stai calmo ok?-

Me ne vado dalla camera lasciandolo li da solo, ultimamente sto rispondendo malamente a tutti. Dopo tutto mi fanno ricordare che cosa mi è successo, non ne voglio piú sapere.

-Bill dove vai?- mi chiede allarmata mia madre.

- Senti mamma ho 27 anni. Vado a casa mia.-

- Non ci vai.-

-Cosa?!- non ci credo che mia madre mi sta proibendo di farmi uscire - Adesso mi proibisci pure di uscire!!-

- Perchè tu vai dalla tua sgualdrina-

- Non la insultare hai capito!-

- Ti ricordi cosa ti ha fatto?-

- Senti mamma, non mi interessa!- mi avvicino alla porta e la vedo che mi tiene il braccio - Lasciami-

-Lei ti porta solo guai.-

Feel It All Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora