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Ma come ha potuto farmi questo, io credevo che si fidasse di me, ma come al mio solito mi sbagliavo. Esco velocemente dalla casa e me ne voglio andate via il piu velocemente possibile e stare lontani a tutti, era meglio che non facevo sta cazzata, ma oramai è troppo tardi e devo pagare le conseguenze. Mi dirigo fuori di casa e c'è un vento freddo e forte e io come al solito inizio ad avere freddo e mi copro con la mia giacchetta fino al collo e inizio a camminare molto velocemente, vedo una vetrina e mi vedo il mio riflesso, troppo magro. I miei capelli sono un biondo spento, la mia pelle è molto consumata e i miei occhi sono spenti e ho le occhiaie, me ne vado velocemente e non ci voglio pensare come sono ridotto...
Cammino verso a una meta, che non so neanche io quale sia... ho voglia solo di camminare senza pensarci due volte e accendo il mio Iphone 6 plus e vedo tredici messaggi di Maya e venticinque chiamate perse da sconosciuto, faccio spallucce e blocconil telefono e me lo metto in tasca e continuo a camminare abbasso lo sguardo tanto nessuno mi considera e non lo farà nessuno. Mai. Io sono nessuno. Mi sono chiuso in me stesso apposta e non voglio aprirmi più con nessuno. Mi fermo ad un fioraio e compro tre mazzi di fiori, un mazzo con le margherite, un altro con i tulipani bianchi e le altre con le rose. Pago il fioraio e lo saluto cordialmente, inizio di nuovo a camminare con la testa bassa e questa volta mi metto le cuffie e mi ascolto una canzone qualsiasi, più che altro non sento più i rumori della città e delle persone che ridono, parlano. Almeno mi ascolto la mia musica tranquillo e mi faccio gli affari miei. Sono in una stada sterrata e inizio a camminare e spingo il cancello e sento un silenzio tombale, nessun uccellino che fischietta, mi meyto il cappuccio e mi tolgo una cuffia e continuo a camminare tra lapidi di tutte queste persone che sono morte, certe volte mi faccio questa domanda: come ci si sente a essere morti?
Io questa domanda me la faccio tutti i giorni, vorrei provarci, sentirmi il corpo freddo, sentire il cuore che inzia a battere piano, sentirti debole. Adesso non ci voglio pensare e vedo le due lapidi e mi avvicino e mi inginocchio e guardo le foto vedo che loro almeno sono sorridenti e io non sorrido da quando loro non ci sono più metto i tre mazzi nelle loro lapidi e i miei occhi sono pizzicanti e inizio a piangere, mi mancano da morire. Mi manca la mia mamma e il mio fratellone. Pulisco le loro foto e gli do un bacio sempre a loro due e abbraccio le lapidi e continuo a piangere. Mi fa male non averli più qui a sentirli e ad abbracciarli, mi fa male.

-perché non sono io al vostro posto? Almeno eravate più felici di me, vi facevate una bellissima vita.-

Nessuna risposta e continuo a lacrimare e stare male, inizio ad alzarmi e sento una mano sulla mia spalla e io mi immobilizzo, sento il suo fiato sul mio collo e io ho paura.

-O Bill, mi manchi. Vieni.-

-NO!!!!-

Appena dico quella risposta sento che lui mi stringe un braccio attorno al collo e io inizio a divincolarmi, ma non ci riesco e le mie lacrime iniziano a scendere di più e sento le due risate, poi vedo lei e gli passa un fazzoletto e io ho già capito cosa vuole farmi e io cerco di liberarmi, ma mi blocca le mani e lei mi mette il fazzoletto sulla mia bocca e sul mio naso e trattengo il respiro, lui cerca di farmi male, ma voglio trattenermi.. non voglio finire di nuovo nelle sue mani, mi stringe il collo con una mano e Maya ha sempre il fazzoletto premuto sulla mia bocca e la guardo tristemente e lei mi guarda e inizia anche lei a piangere.
Non ce la faccio più a trattenere il fiato e mio padre per quel lo considero io, continua a stringermi la mia gola e io inizioa respirare e i miei occhi si fanno più pesanti e sento Maya per l'ultima volta prima che chiudo del tutto gli occhi.

-Scusa Bill, mi dispiace-

Ecco il buio.

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