Siamo mano nella mano che passeggiano vicini e chiacchieriamo tranquillamente.
Certe volte mi sento come rinato e felice, oppure quando ti senti pieno e completo con la persona che ami, io ho tante emozioni nel mio corpo che mi è mancato sentirli nel mio corpo.Continuiamo a camminare, alzo il viso e sento una goccia fredda cadermi sul viso, è troppa fredda per essere pioggia.
Guardo Maya che guarda la pista di pattinaggio meravigliata e io le sorrido e la porto senza dire una parola.
-Cosa vuoi fare Bill?-
Io pago i biglietti per prendere i pattini e mi giro verso di lei e la bacio velocemente.
-Quanto porti di numero?-
Lei mi guarda stupita e dubbiosa, mi sorride a trentadue denti e si mette a ridere. Si gira e alza la scarpa e guardo il numero e anniuisco, vado dal ragazzo che dà i pattini.
-Che numero?-
Mi sorride cordialmente, e mi giro verso Maya e le sorrido.
-42 e 39, grazie.-
Mi porge i due paia di pattini e le faccio il segno di raggiungemi e si mette a ridere.
Ci mettiamo i pattini e le chiedo la mano per avvicinarsi con lei alla pista. Da quanto tempo che non pattino, mi è mancato scivolare nel ghiaccio e divertirmi.
-Bill, non dovevi.-
- Maya stai buona. Ho visto che faccia avevi quando guardavi la pista e adesso ci vieni con me.-
Mi sorride e ci teniamo per mano e appena appoggia il piede inizia a pattinare come le ballerine, è bellissima, i suoi capelli che le ricadono sulle spalle la fanno sentire magnifica.
La raggiungo e le prendo i fianchi e la prendo in braccio e giriamo insieme, scende e si mette davanti a me, le accarezzo la guancia e inziamo a pattinare attorno alla pista. Siamo solo noi due e il resto non esiste. Sono innamorato come cinque anni, facciamo pirouette e volteggiamo come se fossimo piume, pattiniamo lentamente e lei fa un casché molto aggraziante e io la aiuto. Si rialza e mi sorride e si allontana da me e si esibisce solamente lei, io la guardo che volteggia e fa esprimere i suoi sentimenti tramite il pattinaggio. Si riavvicina e riniziamo a pattinare in sincronia a fare esprimere il nostro amore alle persone e a noi stessi.
Appena finisce la musica sento le persone applaudire e fischiare e urlare, noi sorridiamo e guardo la ragazza e mi avvicino e ci baciamo passionatamente.
Ci togliamo i pattini e stiamo seduti per riprenderci. Mi sento stanco ed emozionato, stare con lei e passare un pomeriggio così è bellissimo, in più con Maya è bellissimo.
-Bill, non so come ringraziarti.-
Mi avvicino a lei e la guardo intensamente negli occhi e lei abbassa la testa e io con due dita le alzo il viso e io riducono la nostra distanza e appoggio la mia fronte alla sua e le accarezzo una guancia e mi sorride.
-Non mi devi ringraziare, l'ho fatto per noi.-
Appoggio le mie labbra delicatamente e le chiedo l'accesso con la lingua e lei me lo concede. Amo baciarla, amo essere con lei. Mi sento molto felice.
Ci alziamo e andiamo a cercare un bar perché ci vuole una bella cioccolata calda per riscaldarci. Ho abbastanza freddo e anche lei trema, ci copriamo tutti e due con la sciarpa e sia io che lei ci tiriamo fuori una sigaretta e ce la fumiamo tranquillamente.
-In questi cinque anni, me ne ero andata in America....-
Si blocca e respira velocemente, io la fermo e la abbraccio e le tengo strette le mani, per far si che continua.
- E mi sono data in prostituzione, l'ho dovuto per continuare a vivere e in questi anni oltre alla prostituzione, mi drogavo di robe pesanti e ho rischiato di morire ben tre volte di overdosi. Lo so sono una puttana, ogni giorno andavo a letto con uno per dimenticarti, ma non ci riuscivo. Nessuno era in grado di farmi trasmettere l'amore come lo facevi tu. Io ogni sera uscivo e andavo in ogni parte per drogarmi o scopare con qualcuno, perché mi sentivo persa senza di te.-
Mi sento bruciare gli occhi per far uscire le lacrime, lei abbassa la testa e io la incoraggio di continuare la sua storia.
-Un giorno un ragazzo che penso si chiami Tom, oddio era uguale a te. Era venuto a scoparmi, lo dovevo soddisfare, mi aveva minacciato. E questa minaccia mi ha fatto rivenire la voglia di ritornare da te.-
-Che minaccia era?-
Lei si mette a piangere e io la consolo, mi fa male vederla triste. Si calma e annuisce per rispondere la mia domanda che le ho chiesto
-Che non mi rifaceva mai più vedere nostra figlia.-
-Aspetta, in che senso? Non era morta?!-
-No, tuo fratello me l'ha portata via.-
-Quando e perché!-
-Quando eri in coma e perché ero io la causa di tutto. E devo soddisfare i suoi bisogni per nostra figlia.-
-E dov'è adesso Hope?-
-In una casa famiglia. Ha fatto in modo anche che la possono adottare. Ti rendi conto che fratello di merda hai!!- urla dalla disperazione
Io mi allontano da lei, inizio a correre verso la macchina. Lo vado ad ammazzare di botte quel pezzo di merda. Sento Maya che urla il mio nome e non mi interessa adesso. Ho bisogno della mia bambina. Cazzo che vita di merda che ho. Perché scopro le cose dopo molto tempo. Ho l'incazzatura oltre al limite. Io gli faccio capire a quel pezzo di merda che ha sbagliato persona, adesso non sa neanche chi si è messo contro. Ecco perché faceva il distaccato o mi leccava il culo. Mi viene voglia di urlare e picchiare tutti.
Arrivo e busso violentemente la porta, mi viene ad aprire proprio lui, gli sferrò un pugno e lo faccio cadere per terra.
-Dove cazzo è mia figlia!-
-Oramai è troppo tardi. È stata adottata.-
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Feel It All
Fanfictionquesta è una storia totalmente diversa che ha come il protagonista solo Bill... poi pian piano si aggiungono tutti.. spero che vi piacerà