RATRI
Al mio risveglio ci metto qualche secondo prima di rendermi conto di non essere piu a casa mia, ma nella villa degli Andrews.
La luce del sole filtra lieve dalle persiane della porta finestra. Non so che ore siano, ma di sicuro non è l'alba, il sole deve essere già alto da un pezzo.
Mi stiracchio, sbadiglio e poi mi alzo per andare ad aprire le tapparelle e uscire sul balcone per fumare una sigaretta. L'aria è fresca, ma è ancora piacevole nonostante l'autunno sia alle porte. Mi appoggio con i gomiti alla ringhiera di marmo mentre mi godo la mia droga mattutina e contemplo la vista sul retro della casa. Uno dei sentieri sterrati, che avevo visto dal cancello, conduce all'interno del bosco e attraversa per intero il parco dietro casa. Solo un breve tratto è pavimentato, ovvero quello che conduce a un pergolato in pietra sormontato da una cupola in ferro, che scorgo in mezzo ad una moltitudine di cespugli e arbusti.
Penso proprio che alla prima occasione andrò a vederlo da vicino e spero che ci sia una panchina. Riesco già a immaginarmi sotto quel gazebo, in primavera, con un buon libro.
Sorrido all'idea. Questa casa è uno spettacolo sotto ogni punto di vista e spero davvero che le cose vadano bene con gli Andrews perchè vivere qui è davvero un sogno.A proposito di sogni, però, mi torna con veemenza in mente quello che ho fatto la scorsa notte.
Ho visto i miei genitori e ogni volta è una sofferenza sognarli per svegliarmi poi con la consapevolezza che non ci sono più. Ormai ci ho quasi fatto l'abitudine, anche se alla morte delle persone care non ci si abitua mai . Quel dolore e quel vuoto non si dimenticano e ti accompagnano per tutta la vita. Anche nei momenti in cui sei più felice, provi quella tristezza e un leggero senso di colpa si insinua tra i tuoi pensieri soprattutto nel momento in cui, nel sentirti appagato dalla vita, rammenti che, coloro che sono morti, di questa felicità non ne potranno più godere .Quello che però davvero mi ha destabilizzato è stato sognare il terzo fratello. L'ho visto una sola volta proprio come gli altri, eppure è l'unico che ho sognato.
Forse sarà stato il modo in cui si è presentato, così sfacciato e prepotente a essermi rimasto impresso. Mi dava davvero sui nervi che rimanesse li nonostante fossi seminuda. Mi ha fatto sentire a disagio, soprattutto quando, con il suo atteggiamento arrogante, ha precisato che questa stanza non è davvero mia.
Però c'è un'altra cosa che di certo mi ha indotto a sognarlo. È bello, così come i suoi fratelli, ma non so... ha qualcosa in più.
Uscita dal bagno me lo sono trovata davanti e per un solo attimo ho pensato di essere morta anche io e di essermi svegliata in paradiso.
Se fosse rimasto zitto sarebbe sembrato un angelo.
I capelli folti e biondi, tanto chiari da sembrare quasi bianchi, erano di una lunghezza media. Una ciocca ribelle gli cadeva sugli occhi... quelli mi hanno davvero incantata. Una tonalità di verde che non avevo mai visto, attraversata da una sfumatura gialla che li rendeva luminosi.
Per un secondo mi hanno ricordato il bosco in estate: quando il sole illumina le foglie degli arbusti e queste diventano più chiare e lucenti come se brillassero.
Quelle due perle mi scrutavano da cima a fondo e, anche se avevo l'accappatoio addosso, mi sono sentita nuda sotto il suo sguardo.
Sulle labbra carnose e rosee aveva un sorrisetto malizioso.
In quel momento avrei voluto solo tirargli uno schiaffo per il suo modo tanto sfrontato, ma adesso se mi soffermo a pensarci, mi rendo conto di quanto fosse attraente con quei lineamenti forti, squadrati e allo stesso tempo armonici e delicati. Non avevo mai visto qualcuno di più bello.
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Non ti lascerò cadere (Prima Stesura)
FantasyUna discendenza, un potere sconosciuto e una profezia. Una ragazza all'apparenza del tutto normale e innocua, cela dentro di sé un potere straordinario in grado di mettere fine all'esistenza dei vampiri. Ignara di tutto ciò la sua vita la porta a vi...