VEICHT
Mi dirigo verso la sua camera.
Non sento alcun rumore, provo a bussare, ma nessuno mi risponde. Presumo che sia in bagno. La porta non è chiusa a chiave, quindi decido di entrare e di aspettarla qui. Nel frattempo curioso in giro. Ha sistemato già tutte le sue cose, pare abbia intenzione di rimanere a lungo.
Non ha fatto i conti con il sottoscritto.Sento la porta del bagno aprirsi. Non pensavo di trovarla così: è in accappatoio. Rimango un attimo interdetto, ma non posso mostrarle il mio imbarazzo, perciò do sfogo alla mia strafottenza.
«Guarda, guarda, che cosa abbiamo qui? Buonasera nuova arrivata.»
Si gira di scatto, spalanca gli occhi per lo spavento e stringe l'asciugamano contro il suo corpo.
Come avevo già notato ha la pelle molto bianca, se arrossisse, potrebbe diventare un problema.«Chi diavolo sei tu e cosa ci fai nella mia stanza?»
È sulla difensiva e la capirei se non fosse che la vera intrusa è lei.
Mi fa venire voglia di giocare, giusto per testare il suo carattere e la sua pazienza.«Volendo essere precisi, qua dentro di tuo c'è ben poco, in ogni caso pensavo che Michey ti avesse messo al corrente che fossimo in tre.»
Mi fissa, so che, per forza di cose, è rimasta affascinata da me. Infatti quando il mio sguardo si fa più intenso, abbassa il suo imbarazzata. Sento il suo sangue fare una rapida corsa verso le sue guance. Si mette male per me, ma me la sono cercata quindi devo sforzarmi di non farci caso.
Ho il pieno controllo di me per il momento.
«Esci!» Mi dice imperativa, ma senza guardarmi .
«Per favore.» Si affretta ad aggiungere e questa volta alza un poco la testa.
La sua voce trema ed è quasi un sussurro. Le sorrido e le rispondo con fare canzonatorio.«E perché mai dovrei farlo? Sono venuto a presentarmi, dovresti essere più gentile!»
Alle mie parole, il suo imbarazzo viene spazzato via e sostituito dal fastidio. L'ho fatta arrabbiare e non posso usare i miei poteri, quindi qualsiasi sia la sua reazione dovrò prenderla così com'è.
«Bel modo di presentarti! Entrare di soppiatto nella mia camera e rimanere lì anche se non sono vestita.»
Cerco di non ridere, ma è davvero carino il suo modo tutto impettito di parlarmi. Se solo sapesse che cosa sono davvero. Se ne starebbe buona e zitta, oppure scapperebbe a gambe levate. Ma non lo sa, quindi pensa di potermi parlare come le pare e va bene, purchè non superi un certo limite, non ho un temperamento docile, nè ho molta pazienza. Non ho ancora finito con lei e il mio divertimento è all'apice.
«In effetti ti preferirei nuda, ma dato che ci tieni tanto a tenere addosso quell'affare, fa pure, non mi infastidisce.»
Alzo le spalle con nonchalance e lei mi guarda sbalordita, forse si chiede se scherzo, o se faccio sul serio. Beh, diciamolo, nuda farebbe tutto un altro effetto.
«Che cosa vuoi?» Quasi mi urla contro mentre incrocia le braccia al petto, ma fa molta attenzione a stringere la presa contro l'asciugamano.
«Nulla, volevo conoscere l'ospite dato che Michey ha parlato molto di te.»
«Bene, mi hai conosciuta, ora puoi andartene!»È seria, ma la voce tradisce la sua agitazione.
«Ma non mi hai nemmeno detto come ti chiami.»
È irritata, lo capisco da come serra la mascella. Si avvicina a me a grandi falcate, mi supera e spalanca la porta.
«Ratri, e ora fuori!»
Mi volto nella sua direzione, ha il braccio teso a indicarmi la porta. Mi avvicino. È bassina, la supero di almeno una spanna. Sono a pochi centimetri da lei, sostiene il mio sguardo anche se sento il suo respiro farsi irregolare e il cuore pompare più veloce il sangue.
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Non ti lascerò cadere (Prima Stesura)
FantasíaUna discendenza, un potere sconosciuto e una profezia. Una ragazza all'apparenza del tutto normale e innocua, cela dentro di sé un potere straordinario in grado di mettere fine all'esistenza dei vampiri. Ignara di tutto ciò la sua vita la porta a vi...