ALANORA
Il viaggio in macchina con mio padre risulta lento e silenzioso. Questa serata mi ha scossa, non posso negarlo. Provo un profondo dispiacere riguardo a ciò che è successo a Ratri, ma i pensieri sono tutti concentrati sul vampiro, sull'assassino.
Quando Veicht è entrato nella villa in quelle condizioni e con quell'aspetto, non mi ci è voluto molto per capire che cosa avesse fatto. Non conosco i dettagli e non voglio nemmeno saperli, mi basta sapere che ha ucciso, di nuovo, e questa volta sono certa che non se ne penta nemmeno un po'.
Non posso negare che mi abbia spaventata, né sono sicura mi abituerò mai all'idea che il fratello - seppur simbolico - del ragazzo di cui sono innamorata, sia un killer spietato e senza scrupoli. Ho cercato di capirlo, ho cercato di superare questo scoglio e di empatizzare per la questione di Emma, ma non ci riesco a passarci sopra.
Quando mi si è avvicinato ero impietrita, terrorizzata all'idea che potesse farmi del male o anche solo che mi toccasse con quelle mani brulicanti di sangue umano.
A pochi metri da casa, Daniel rallenta e accosta. Lo guardo confusa.
«Ally, so che per te dev'essere stato uno shock, ma ho bisogno che tu faccia finta di niente con tua madre. È tardissimo e sono certo pretenderà una spiegazione... »
«Nonostante quello che hai visto, quello che ha fatto, tu vuoi continuare a coprire Veicht e i suoi crimini?»Abbassa gli occhi. Il volante sembra diventato piuttosto interessante per lui, lo accarezza senza però darmi delle risposte.
«Papà... » Lo richiamo.
Ho bisogno che mi dia delle motivazioni, perché questa volta non è stato un incidente, Veicht ha scelto consciamente cosa fare.
«È complicato... Al... lo faccio... più per Michey che per Veicht stesso, insomma... ha ucciso comunque uno stupratore, non un santo...»
Scuoto la testa, stento a credere che quest'uomo sia mio padre.
«Lo giustifichi? La tua amicizia con Michey giustifica i delitti di suo fratello? Papà, ma che cazzo dici?!» Gli urlo in faccia e non m'importa se gli manco di rispetto, è inconcepibile per me quello che sta facendo.
«Alanora! Continuo a essere tuo padre, vorrei ricordarti.»
«Un padre che per tutta la vita mi ha lasciata educare da una madre che odia quelle creature e che da un momento all'altro, invece, mi chiede di capirle. Beh, io non capisco loro, tanto quanto tu hai difficoltà a capire me!»Mi sfogo con lui, perché è qui, perché è l'unico con cui posso farlo e perché vorrei davvero che cercasse di capire.
Passa una mano sul volto sul quale leggo un profondo sconforto. Si toglie gli occhiali e strofina le palpebre con il pollice e l'indice.
«Io ti capisco invece, molto più di quanto tu non creda, figlia mia, sono sincero. Ed è proprio per questo che devi prendere una decisione definitiva. In fondo al tuo cuore sai cosa vuoi.»
Sto per ribattere, ma m'interrompe.
«Non sono stupido. Ho visto come ti guardava Blażej e, soprattutto, ho visto com'è venuto in tua difesa.»
Deglutisco, il viso bollente tra rabbia e imbarazzo che fanno a gara a chi lo rende più purpureo. Qualsiasi parola io volessi pronunciare muore nella gola, finendo per inacidire lo stomaco.
«Non ti giudico, Ally, ma per quanto docile, nobile o qualsiasi aggettivo positivo tu voglia affibbiargli, Blazej è un vampiro, devi accettare la sua natura e... anche altre cose che per te saranno difficili, ma necessarie se vuoi continuare la vostra, uhm... relazione?»
«Ci stiamo solo frequentando, non è successo niente.» Mi affretto a chiarire in un moto di imbarazzo.
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Non ti lascerò cadere (Prima Stesura)
FantasiaUna discendenza, un potere sconosciuto e una profezia. Una ragazza all'apparenza del tutto normale e innocua, cela dentro di sé un potere straordinario in grado di mettere fine all'esistenza dei vampiri. Ignara di tutto ciò la sua vita la porta a vi...