RATRI
La prima settimana all'università è stata davvero piacevole, sono riuscita ad ambientarmi con facilità ed è tutto merito di Alanora e Blazej. Mi sono creata una bella routine. Purtroppo io e Al non abbiamo lezioni in comune, tuttavia al mattino ci incontriamo in caffetteria per caricarci di caffeina prima di affrontare le rispettive lezioni. In seguito ci rivediamo per il pranzo che è diventato sacro per noi.
Lei mi ha aggiornata di tutti i gossip che ci sono in Ateneo, le varie ship che si sono create negli anni e mi ha raggugliata da chi stare alla larga. Nome in cima alla lista? Veicht.
Certo come se fosse facile! Ci vivo insieme evitarlo è un po' impossibile. Però devo dire che nell'ultima settimana non mi ha dato chissà quali problemi. Certo a casa è quello che mi riempie la cesta di vestiti, perlopiù già puliti e lo so che lo fa solo per infastidirmi, ma io non gli do modo di dire niente. Li lavo, li stiro, li piego e glieli lascio in lavanderia.
Col cavolo che rimetto piede nella sua stanza!Però all'università non l'ho ancora incrociato. So che viene e so che frequentiamo due corsi ben distinti, quindi penso che sia normale non vederlo in maniera assidua, ma mi fa specie non vederlo mai nemmeno a pranzo.
La caffetteria tra mezzogiorno e le due di pomeriggio è sempre stracolma di studenti eppure lui non c'è mai.
Ora che ci penso meglio, però, non mi pare di aver visto mai nemmeno Blazej a pranzo. Di solito lo raggiungo in biblioteca nel tardo pomeriggio perchè torniamo a casa insieme e ormai anche questa nostra piccola routine è consolidata, eppure non riesco a ricordare nemmeno una volta in cui sia entrato in caffetteria.
È molto strano. Possibile che a nessuno dei due a un certo orario venga fame?
Oh, insomma Ratri. Saranno un po' affari loro se non vogliono mangiare in Ateneo.
Eppure più ci penso, più questa domanda mi martella nella testa, tanto più che nemmeno a casa si siedono mai a tavola. Quindi, non mangiano a casa non mangiano alla caffetteria, dove mangiano?
Mi sento un po' sciocca a farmi certe preoccupazioni, sembro la "nonnina" ansiosa. Scaccio dalla testa questa orripilante immagine di me stessa con i capelli bianchi cotonati intenta a seguire i fratelli Andrews per casa, minacciandoli con un mestolo al grido di: "AVETE MANGIATO?"
Controllo l'orario, fra dieci minuti ho la prima lezione di storia contemporanea. Approfitto di questi pochi minuti per andare in bagno.
Non appena entro però sento subito un vociferare fatto di risatine provenire da uno dei cubicoli e, non appena ci passo davanti, la porta di questo si spalanca rivelando i due "amanti focosi".
Veicht leggermente spettinato e i primi due bottoni della camicia aperta, mi guarda tutto compiaciuto. Mentre la ragazza, che secondo me deve avere "l'ormone impazzito", rimane avvinghiata a lui come una cozza e continua a ridere e depositare baci sul suo petto nonostante il loro tête-à-tête non sia più privato.
«Allora è vero che sei una spiona, bestiolina.» Mi dice lui mentre con le braccia sorregge la sua conquista che a me sembra del tutto fuori di testa perchè continua a ridere e aggrapparsi alla sua camicia mentre cerca le sue attenzioni.
«No, volevo solo andare in bagno, ma anche le mie vie urinarie sono rimaste raccapricciate da questa scena.»
Il mio sarcasmo lo smuove. Sposta di lato la ragazza ed esce dal cunicolo, si sistema la camicia e si piazza di fronte a me che d'istinto faccio ben tre passi indietro. Prima che però apra quella sua boccaccia per dire una suo sciochezza o chissà quale volgarità, lo anticipo.
«Perfavore, di alla tua dolce metà di non baciarti la camicia bianca con quel rossetto rosso. Sono difficili da smacchiare e si da il caso che sia io a fare il tuo bucato.»
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Non ti lascerò cadere (Prima Stesura)
FantasíaUna discendenza, un potere sconosciuto e una profezia. Una ragazza all'apparenza del tutto normale e innocua, cela dentro di sé un potere straordinario in grado di mettere fine all'esistenza dei vampiri. Ignara di tutto ciò la sua vita la porta a vi...