VEICHT
Oggi per me è una splendida giornata. Non che le precedenti non lo siano state, anzi, devo ammettere di essermi divertito e anche parecchio. Il momento che più di tutti definirei di massima euforia, è stato quando sono entrato nella testolina di Ratri.
Dio quanto ho amato spaventarla a morte. Sentivo la sua paura come fosse reale, come se fosse sveglia.
E il ferro da stiro? Un colpo da maestro, ma mai come il dipinto in camera di Blazej raffigurante la bestiolina con la gola aperta da parte a parte. Macabro e, allo stesso tempo, un particolare perfetto per la situazione.
Devo ammettere che a volte mi sorprendo di me stesso. È Incredibile quello che riesco a fare e come riesco a rendere il tutto veritiero. Saranno tutti gli horror o thriller psicologici che ho letto in questi anni ad avermi ispirato, non lo so, fatto sta che ho ottenuto quello che volevo. Minacciarla da sveglia e poi realizzare le sue più grandi paure nel sonno.
Che Ratri se ne vada ormai è un'utopia, almeno finché non le diremo la verità. Tuttavia non ho alcuna intenzione di aspettare quel momento, perciò passerò direttamente al piano B: farla impazzire.
Ma certo!
Una pazza da rinchiudere, questo è ciò che la renderò.
Sorrido fra me e me, mentre scendo le scale, soddisfatto per aver trovato un nuovo modo di passare le nottate.
Raggiungo lo studio di Michey dove lui mi attende. Come ho detto questa per me è una splendida mattinata.
Mi avvicino alla scrivania dov'è seduto; ha lo sguardo perso davanti a sé. Non credo nemmeno si sia accorto della mia presenza.
Sorridente e raggiante, consapevole di quello che sto per ricevere, batto tre volte il palmo della mano contro la superficie in mogano, proprio sotto la figura di mio fratello, in modo da destarlo dalla questa specie di trance.«Fratello, sono qui per riscuotere.»
Michey, conscio ormai della mia presenza, muove solo gli occhi nella mi direzione, ma mantiene il corpo rigido e immobile come una statua di sale. Mi fissa con intensità, poi mi rivolge una smorfia di fastidio e, in fine, ruota tutto il corpo nella mia direzione.
«Quante volte ti ho detto di non disturbarmi mentre sto riflettendo?»
Alzo gli occhi al cielo. So che quando entra in questo stato di totale assenza dalla realtà è perché ha qualche pensiero di troppo in testa, ma non mi interessa voglio la mia dose.
«Sono qui per un motivo o non ti avrei disturbato.»
Annuisce infastidito. Si alza, va ad aprire un sportello nella sua libreria e ne tira fuori una bottiglietta da mezzo litro colma di sangue. Sento già la bocca riempirsi di saliva e, alla sola vista del mio liquido preferito, i miei occhi cambiano colore e vanno a eguagliare l'intenso rosso che contraddistingue il sangue.
Non appena me la porge sorrido, tolgo il tappo e consumo il mio pasto in pochi secondi. Passo la lingua sui denti in modo da togliere eventuali residui ematici. Michey, nel frattempo, mi fissa silente in attesa che io me ne vada. Peccato che ormai la mia corista sia stata stuzzicata e non me ne andrò finché non avrà vuotato il sacco.
«Sei nervoso fratello?» Chiedo compiaciuto. Non so perchè , ma saperlo inquieto mi procura una certa soddisfazione.
«Ho qualche preoccupazione e volevo vederci chiaro. Ora, se vuoi scusarmi, devo...»
«Quali preoccupazioni?»Sa bene che se voglio sapere qualcosa non mollerò la presa finché non avrò nutrito la mia sete di conoscenza. Perciò, conscio del fatto che non lo lascerò in pace, sospira e inizia a giocherellare con l'anello più vistoso che ha. Il gioiello in questione è quello che appartiene alla sua famiglia da tempo immemore; una volta mi raccontò di averlo ricevuto in dono da suo padre al compimento dei ventuno anni, quindi si parla di circa quattro secoli e mezzo fa. Non è mi è quindi difficile immaginare chi sia l'oggetto delle sue preoccupazioni, ma voglio sentirlo uscire dalla sua bocca.
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Non ti lascerò cadere (Prima Stesura)
FantasiaUna discendenza, un potere sconosciuto e una profezia. Una ragazza all'apparenza del tutto normale e innocua, cela dentro di sé un potere straordinario in grado di mettere fine all'esistenza dei vampiri. Ignara di tutto ciò la sua vita la porta a vi...