Domenica mattina, Kate si sveglia alla luce del sole che inonda la sua stanza, con il diario ancora aperto appoggiato sul letto e la penna finita chissà dove sul pavimento. Il forte mal di testa, la nausea e quel senso di rimbambimento devono essere i postumi della sbornia, deduce. Prende il diario e rilegge l'ultima cosa scritta; le viene da ridere. L'alcol l'aveva mandata proprio fuori di testa. Si rende conto di aver lasciato l'ultima riga a metà... chissà cosa avrebbe voluto scrivere. Probabilmente "penso che domani sarò esausta", o qualcosa del genere. Scuote il capo, chiude il libriccino rosso e lo posa sul comodino, sbadigliando. E' una bella giornata, il cielo è sereno e la temperatura è piuttosto alta; Kate è di buon umore. Non ricorda molto della serata precedente, ma sa che è un altro dei molteplici effetti dell'alcol.
Quando scende in cucina, ancora in pigiama e a piedi scalzi, trova suo fratello seduto al tavolo a fare colazione.
<<Buongiorno>> saluta Kate.
<<'Giorno>>
<<Dove sono mamma e papà?>>
<<Sono appena usciti, tornano fra poco>>
<<Dove sono andati?>>
<<A fare un giro, credo. E' una bellissima giornata>>
<<Già, proprio bella.>> ammette Kate, sorseggiando del caffé. Fred la guarda con sospetto.
<<Sei di buon umore stamattina>> osserva. Kate annuisce, sorridente.
<<Deduco che con Jonathan sia andata alla grande>>
<<Suppongo di sì>>
<<Che vuol dire "suppongo"?>>
<<Che non me lo ricordo molto bene...>>
Fred riflette, poi scoppia a ridere.
<<Ho capito. Troppo alcol, eh?>>
<<Ne sai qualcosa?>>
<<Eccome>>
Anche Kate ride, immaginandosi il fratello ubriaco come lo era lei la sera prima e, almeno rifacendosi alle poche cose che rammenta, è un'immagine alquanto comica.
Stando a ciò che ha scritto nel diario, una certezza ce l'ha: Jonathan non l'ha baciata, e lei non deve averla presa troppo bene. Perché non l'ha fatto?
"Maledetto alcol, se solo mi ricordassi com'è andata..." pensa, riesaminando più e più volte le immagini frammentate che le scorrono in testa, ma non approda a nulla di nuovo.
Quello stesso pomeriggio, il cellulare di Kate vibra inaspettatamente, mentre Kate è sdraiata sul letto a leggere un libro. Un brivido la scuote mentre la parola più bella dell'universo si fa strada nella sua mente: Jonathan.
Si alza immediatamente dal letto, senza curarsi di infilare un segnalibro tra le pagine a cui è arrivata, e si fionda sul comodino a leggere il messaggio appena ricevuto.
"Buongiorno. Come ti senti oggi?"
Aveva ragione: è da parte di Jonathan. Le ha scritto. Significa che l'ha pensata. Significa che si preoccupa per lei. Con aria sognante, risponde:
"Buongiorno a te. Meglio, a parte il mal di testa e la nausea"
La risposta del ragazzo arriva quasi immediatamente.
"Chiamasi doposbornia"
Kate sorride.
"Non ricordo quasi niente di ieri sera."
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L'inganno dell'apparenza
RomantikKate detesta il suo liceo, le persone che lo frequentano e, forse più di tutto, detesta se stessa. Probabilmente quest'odio rivolto verso il proprio carattere e il proprio aspetto fisico è alimentato dai continui scherzi crudeli che la povera ragazz...